martedì 19 gennaio 2016

Milano, " La Belle Epoque. La Parigi di Boldini, De Nittis, Zandomeneghi "








La mostra "La Belle Époque. La Parigi di Boldini, De Nittis e Zandomeneghi" presso la Galleria
 GamManzoni di Milano è un'occasione speciale per ripercorrere una delle fasi più affascinanti della storia, della cultura e dell'arte dell'Ottocento, attraverso 28 opere di collezione privata. Noi l'abbiamo visitata nel mese di dicembre durante il nostro fine settimana meneghino e , naturalmente, non posso non ricordarla qui.








La "Belle Époque" è uno dei periodi più affascinanti della storia d'Europa. Con questa espressione si fa riferimento a una realtà storica, quella a cavallo tra Otto e Novecento, segnata da una serie di scoperte e invenzioni tecniche e mediche, come l'illuminazione elettrica, la radio, l'automobile, il cinema, la pastorizzazione, il vaccino per il colera, che contribuirono a un netto miglioramento delle condizioni di vita e al conseguente diffondersi di un senso di ottimismo.









Emblema di questo periodo, massima espressione del positivismo ottocentesco, divenne la vita vivace e frenetica delle capitali europee, tra tutte Parigi, dove in campo artistico ebbe luogo l'esperienza pittorica dell'Impressionismo. A immortalare la cultura e la società dell'epoca furono, oltre agli artisti francesi, tre assoluti protagonisti della pittura italiana dell'Ottocento, che si trasferirono nella capitale francese dopo un contatto con i Macchiaioli, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi.









A loro, i cosiddetti Italiens à Paris, la Galleria Gammanzoni di Milano dedica una splendida mostra che offre l'occasione di conoscere l'opera anche di altri artisti italiani presenti a Parigi negli stessi anni come Vittorio Matteo Corcos, Antonio Mancini ed Edoardo Tofano. Ampio spazio è dedicato a Giuseppe De Nittis, abile nel ritrarre da un lato la vita dell'alta borghesia cittadina, come testimoniano le tele Flirtation e Passeggiata con cagnolino, dall'altra la maestosità delle piazze e dei viali parigini. Federico Zandomeneghi è documentato da una serie di oli e pastelli che indagano, sui modi di Renoir, la vita privata femminile, tema caro anche a Giovanni Boldini, di cui spiccano in mostra eccellenti esempi della sua attività di ritrattista.







































( Immagini dal web )
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14 commenti:

  1. Cara Antonella, tutte bellissime queste immagini di opere di un tempo.
    Ciao e buona settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Grazie Tomaso, una mostra veramente bella ed interessante.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. I quadri che ci proponi son tutti molto belli, Boldini è stato un grande pittore di donne. Non sapevo che a Milano ci fosse anche questa mostra. Un saluto

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    1. Ciao Mirtillo, sì alla Gam Manzoni di Milano, una piccola mostra che è un vero gioiellino...se ce la fai ancora vai a vederla, ne vale la pena.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Ho visto la mostra. D'altra parte abito a Milano, sarebbe stato un peccato perderla. Immersi in queste visioni, par di essere in un'età magica, ricca di bellezza e di armonia, l'età dell'oro. Ottime le considerazioni del tuo post.
    P.S. - Ultimamente sono molto presa con una consulenza, difatti pubblico sempre più raramente. Per questo non riesco ad essere presente presso i blog amici come un tempo.

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    1. Ciao Ambra, felice di rivederti, purtroppo, ma è giusto che sia così, ogni tanto la vita ha il sopravvento sul blog. Anch'io per parecchio sono stata una presenza saltuaria, adesso spero di riuscire a dedicare un po' più di tempo a queste pagine. La mostra è davvero bella e come giustamente sottolinei sembra di essere immersi in un età dell'oro dove, ovunque guardi, vedi solo bellezza.
      Buon proseguimento per il tuo lavoro e buona giornata.
      Antonella

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  4. Bellissima questa galleria di opere che ci proponi,con ricchezza di informazioni.
    Bellissime !!
    Grazie Anto.
    Un abbraccio.
    Dani

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  5. Speriamo possano organizzarla anche dalle mie parti: sarebbe un appuntamento imperdibile, questa mostra.
    Un sorriso per la giornata.
    ^__^

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    1. Ciao, sì, varrebbe la pena vederla...spero che in qualche città vicino a te la organizzino.
      Felice giornata.
      Antonella

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  6. C'è una differenza sostanziale tra uno che sa disegnare o dipingere e un'artista
    e francamente Boldini...
    e mi vien da dire che la belle epoque che siamo abituati a vedere
    non è la stessa che le classi operaie vivevano
    per questo apprezzo molto di più i Macchiaioli che non gli impressionisti
    che rappresentavano una società borghese.
    Resta il fatto che te sei sempre brava a proporre queste cose
    e io le leggo sempre con vero piacere.

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    1. Ciao Massimo, che dire? hai ragione...però, il motivo per cui mi piace Boldini ( mi piace, non è che io lo ammiri come un Caravaggio! ) e soprattutto mi piace la Belle Epoque è proprio questo...un mondo che aleggia un po' al di sopra del mondo dove la gente comune vive, dove sembra che niente e nessuno venga sfiorato dalle vicissitudini del quotidiano o forse dove il quotidiano resta mascherato...certo, anche a mio parere, i Macchiaioli sono un'altra cosa, rappresentano " l'altra faccia della medaglia", credo più vicina al tuo sentire ( ma non così lontana dal mio ).
      Poi quando sono a Milano per " vedere arte " cerco, davvero, di vedere il più possibile e quando torno qui cerco di approfondire quello che ho visto e dopo di che ne scrivo qualche cosa.
      Grazie di essere passato, a presto.
      Antonella

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  7. Ho visto lo scorso anno la mostra di Boldini a Forlì e mi è piaciuta tantissimo. Ho riconosciuto alcune sue opere tra le immagini, dev'essere proprio una bella mostra anche questa

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    1. Ciao Silvia, mi pare di ricordare un tuo post dove scrivevi di questa mostra. Sì, anche a me è piaciuto...sicuramente non è il tipo di pittura che preferisco ma le " sue signore " mi affascinano.
      Un abbraccio.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")