sabato 10 marzo 2012

Epicuro/ l'arte di vivere bene

Con il Corriere della sera è uscito oggi il quarto volume della collana "I classici del pensiero libero- latini e greci" e questa volta si parla di Epicuro con "Lettere sulla fisica, sul cielo e sulla felicità", la prefazione è di Giulio Giorello.

" Dal naufragio quasi completo della vastissima produzione di Epicuro si sono salvate, tra i pochi altri scritti, tre Lettere. Indirizzate ad altrettanti amici ma in realtà destinate alla diffusione più ampia possibile, le Lettere contengono una sintesi chiara ed essenziale di determinati aspetti del pensiero filosofico.
Dalla costituzione fisica dell'universo come aggregazione di atomi sempre in movimento, all'astronomia, all'etica, Epicuro è interessato a ogni campo del sapere perchè solo la conoscenza della verità in tutti i suoi aspetti può aiutare l'uomo a vivere privo di paure infondate e di desideri ingannevoli e tormentosi."

"Epicuro, originario di Samo, e quindi cittadino ateniese, non è tanto un metafisico quanto un fisico. Non si chiede perchè ci sia qualcosa invece che nulla, ma muove dalla constatazione dei corpi materiali ( e noi stessi siamo per prima cosa corpi) per capire come questi vengano ad esistere o cessino di farlo.
(dalla prefazione di G.Giorello)

venerdì 9 marzo 2012

11 settembre



Questa mattina ho avuto una lunga telefonata con una mia amica e mi è piaciuta molto una sua riflessione relativamente a scelte, anche molto dolorose,  che a volte, nostro malgrado, ci troviamo obbligati a fare  e che alla fine condizionano tutto il resto della nostra vita. E c'è un giorno, un'ora precisa in cui questo accade, e da quel momento  niente potrà più essere come prima, nel bene e nel male, tutto cambia per sempre. Ebbene lei ha definito questo momento "11 settembre di una vita". Il momento terribile in cui nella tua vita irrompe qualche cosa di assolutamente sconosciuto ed inaspettato che fa crollare tutte le certezze che hai sempre avuto e che ti obbliga a decidere subito, immediatamente, che cosa fare, e tu decidi e da quell'unica decisione tutto il corso della tua vita cambia, ogni piccola cosa che ti succede alla fine è sempre una conseguenza di quella decisione ,è sempre la tua torre gemella che è crollata. Io ho trovato molto forte questa immagine, questa devastazione che avviene dentro un'anima, e l'ho trovata molto vera...nelle nostre vite sempre, prima o poi, arriva il momento in cui l'impensabile accade, in cui dobbiamo affrontare un viaggio  nel nostro inferno, ma alla fine credo che quello che conta non sia la caduta ma il modo in cui ci rialziamo e rimettiamo insieme i pezzi dopo il crollo.

Esistenza



" Io esisto,
ma esisterei se non ci fossi
anche tu?"
(P.Eluard)

giovedì 8 marzo 2012

Sofocle/ la rivolta contro il destino



Terza uscita  per " i classici del pensiero libero/ latini e greci" e c'è di scena Sofocle
che mi piace tantissimo, infatti mi sono precipitata in edicola e poi mi sono messa a leggere
l'Antigone e ho smesso solo quando l'ho finita. Bisognava proprio rispolverarli questi grandi!
La prefazione del volume è di  Eva Cantarella.


"Composte nella II metà del V secolo a.C., le tragedie del ciclo di Edipo mettono in scena, in forme di straordinaria suggestione, una delle più alte e dolenti rappresentazioni del destino umano.
Edipo, assurto con Sofocle a simbolo universale, è il paradigma più famoso dell'eterno dissidio tra libertà
e necessità, tra colpa e fato.
Giunto al potere grazie alla propria intelligenza, Edipo è costretto, attraverso una forzata e convulsa indagine 
retrospettiva, a scoprire che il suo passato è una lunga sequenza di orrori e delitti, e a riconoscere la drammatica verità delle ultime desolate parole del Coro " Non dire felice uomo mortale, prima che abbia varcato il termine della vita senza aver patito dolore".


" Sono molte altre, accanto a quella tra leggi scritte e non scritte, le opposizioni rappresentate dallo scontro tra Antigone e Creonte: uomo/donna, giovane/vecchio, individuo/società, vivo/morto, essere umano/divinità.
Ma a far rivivere il mito nel tempo e a moltiplicare le sue riproposizioni è la tensione che si verifica ogniqualvolta nel tempo, e ovunque nel mondo, l'applicazione della regola di diritto si scontra con una realtà sociale e una valutazione che non ne riconoscono il fondamento etico.
Stanno in questo, appunto, la sua eternità e la sua attualità
( dalla prefazione di E.Cantarella)


mercoledì 7 marzo 2012

La donna nell'arte

.
Raffaello  Ritratto di donna  ( La Velata )
 08 marzo 2012

A tutte le donne.
Raffaello  Ritratto di giovane donna  (La Fornarina)

Raffaello  Dama con il liocorno
Artemisia Gentileschi  Autoritratto

Artemisia Gentileschi  Cleopatra

Cagnacci  Ratto d'Europa
Luca Giordano  Susanna e i vecchioni
Vermeer   Lattaia
Vermeer  Ragazza col turbante

Renoir  Marie-Therese Durand-Ruel che cuce
Alfred  Stevens  Ricordi e rimpianti
Degas  Ballerine nella classe di danza
Henri de Toulouse-Lautrec   Attesa
Renoir    La lettera
Gianni Boldini  Attraversando la strada

Renoir    Il palco a teatro ( Al concerto )

Renoir    Ragazza con il ventaglio







martedì 6 marzo 2012

Gioia



"Vi sono dei secondi, non più di cinque o sei per volta, in cui sentite ad un tratto
la presenza dell'armonia eterna perfettamente raggiunta.
E' una cosa non terrena; non voglio dire che sia celeste, ma che l'uomo,
nella sua forma terrena, non la può sopportare.
Bisogna o trasformarsi fisicamente o morire. E' una sensazione 
netta e inequivocabile. Come se a un tratto sentiste tutta la natura
e ad un tratto diceste: sì è vero.
Dio, quando creava il mondo, alla fine di ogni  giornata
della creazione diceva: "Sì, è vero, è bene".
Non è...commozione, è soltanto, così, gioia."
(F.Dostoevskij)

lunedì 5 marzo 2012

Emily Dickinson



"C'è un vuoto nel dolore:
Non si può ricordare
Quando iniziò, se giorno
Ne fu mai libero.
Esso è il proprio futuro
E i suoi infiniti regni
Contengono il passato, 
Illuminato a scorgere 
Nuove età di dolore.
(E.Dickinson)

Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")