Con il Corriere della sera è uscito oggi il quarto volume della collana "I classici del pensiero libero- latini e greci" e questa volta si parla di Epicuro con "Lettere sulla fisica, sul cielo e sulla felicità", la prefazione è di Giulio Giorello.
" Dal naufragio quasi completo della vastissima produzione di Epicuro si sono salvate, tra i pochi altri scritti, tre Lettere. Indirizzate ad altrettanti amici ma in realtà destinate alla diffusione più ampia possibile, le Lettere contengono una sintesi chiara ed essenziale di determinati aspetti del pensiero filosofico.
Dalla costituzione fisica dell'universo come aggregazione di atomi sempre in movimento, all'astronomia, all'etica, Epicuro è interessato a ogni campo del sapere perchè solo la conoscenza della verità in tutti i suoi aspetti può aiutare l'uomo a vivere privo di paure infondate e di desideri ingannevoli e tormentosi."
"Epicuro, originario di Samo, e quindi cittadino ateniese, non è tanto un metafisico quanto un fisico. Non si chiede perchè ci sia qualcosa invece che nulla, ma muove dalla constatazione dei corpi materiali ( e noi stessi siamo per prima cosa corpi) per capire come questi vengano ad esistere o cessino di farlo.
(dalla prefazione di G.Giorello)
Pagine
Bisogna aver vissuto e filosofeggiato a lungo per imparare a dovere la scienza di tormentarsi squisitamente ( I. Nievo )
sabato 10 marzo 2012
venerdì 9 marzo 2012
11 settembre
giovedì 8 marzo 2012
Sofocle/ la rivolta contro il destino
Terza uscita per " i classici del pensiero libero/ latini e greci" e c'è di scena Sofocle
che mi piace tantissimo, infatti mi sono precipitata in edicola e poi mi sono messa a leggere
l'Antigone e ho smesso solo quando l'ho finita. Bisognava proprio rispolverarli questi grandi!
La prefazione del volume è di Eva Cantarella.
"Composte nella II metà del V secolo a.C., le tragedie del ciclo di Edipo mettono in scena, in forme di straordinaria suggestione, una delle più alte e dolenti rappresentazioni del destino umano.
Edipo, assurto con Sofocle a simbolo universale, è il paradigma più famoso dell'eterno dissidio tra libertà
e necessità, tra colpa e fato.
Giunto al potere grazie alla propria intelligenza, Edipo è costretto, attraverso una forzata e convulsa indagine
retrospettiva, a scoprire che il suo passato è una lunga sequenza di orrori e delitti, e a riconoscere la drammatica verità delle ultime desolate parole del Coro " Non dire felice uomo mortale, prima che abbia varcato il termine della vita senza aver patito dolore".
" Sono molte altre, accanto a quella tra leggi scritte e non scritte, le opposizioni rappresentate dallo scontro tra Antigone e Creonte: uomo/donna, giovane/vecchio, individuo/società, vivo/morto, essere umano/divinità.
Ma a far rivivere il mito nel tempo e a moltiplicare le sue riproposizioni è la tensione che si verifica ogniqualvolta nel tempo, e ovunque nel mondo, l'applicazione della regola di diritto si scontra con una realtà sociale e una valutazione che non ne riconoscono il fondamento etico.
Stanno in questo, appunto, la sua eternità e la sua attualità
( dalla prefazione di E.Cantarella)
mercoledì 7 marzo 2012
La donna nell'arte
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Raffaello Ritratto di donna ( La Velata ) |
A tutte le donne.
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Raffaello Ritratto di giovane donna (La Fornarina) |
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Raffaello Dama con il liocorno |
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Artemisia Gentileschi Autoritratto |
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Artemisia Gentileschi Cleopatra |
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Cagnacci Ratto d'Europa |
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Luca Giordano Susanna e i vecchioni |
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Vermeer Lattaia |
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Vermeer Ragazza col turbante |
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Renoir Marie-Therese Durand-Ruel che cuce |
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Alfred Stevens Ricordi e rimpianti |
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Degas Ballerine nella classe di danza |
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Henri de Toulouse-Lautrec Attesa |
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Renoir La lettera |
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Gianni Boldini Attraversando la strada |
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Renoir Il palco a teatro ( Al concerto ) |
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Renoir Ragazza con il ventaglio |
martedì 6 marzo 2012
Gioia
"Vi sono dei secondi, non più di cinque o sei per volta, in cui sentite ad un tratto
la presenza dell'armonia eterna perfettamente raggiunta.
E' una cosa non terrena; non voglio dire che sia celeste, ma che l'uomo,
nella sua forma terrena, non la può sopportare.
Bisogna o trasformarsi fisicamente o morire. E' una sensazione
netta e inequivocabile. Come se a un tratto sentiste tutta la natura
e ad un tratto diceste: sì è vero.
Dio, quando creava il mondo, alla fine di ogni giornata
della creazione diceva: "Sì, è vero, è bene".
Non è...commozione, è soltanto, così, gioia."
(F.Dostoevskij)
lunedì 5 marzo 2012
Emily Dickinson
"C'è un vuoto nel dolore:
Non si può ricordare
Quando iniziò, se giorno
Ne fu mai libero.
Esso è il proprio futuro
E i suoi infiniti regni
Contengono il passato,
Illuminato a scorgere
Nuove età di dolore.
(E.Dickinson)
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Piemontesità

" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")