mercoledì 6 dicembre 2017

Un film sotto l'albero:Gli eroi del Natale, presepe in grazia di Dio






Vincerà il rifiuto anche dei più recalcitranti a lasciarsi sedurre dalle mielose offerte natalizie. E' uscito il 30 novembre nelle sale italiane Gli eroi del Natale, ed è come respirare una strana aria nuova: ammarbati e storditi dalle conseguenze mondiali del caso Weinstein, ci sembra quasi impossibile che a Hollywood abbiano prodotto una piccola preziosa confezione di così grande poesia.








Il regista è il giovane Timothy Reckart, i disegnatori, che hanno il tratto morbido e simpatico, tendente al curvilineo, sono gli stessi di Hotel Transilvania, piccolo grande capolavoro dell'animazione.








E se in quel caso era la vampiretta innamorata di un umano ad avere irresistibili occhi azzurri, qui è la dolce Maria di Nazareth ad esibire lo stesso sguardo, evidenziato da lunghi boccoli..








Ma la storia della nascita del figlio di Dio è riscritta in un ottica assolutamente inedita, cioè il punto di vista degli animali, ad uso, consumo e godimento di spettatori grandi e piccini.
Animali che non solo diventano parlanti in perfetto stile Esopo, ma interagiscono con gli umani e sono decisivi affinchè non venga impedita la nascita di Gesù.








La storia inizia lungo gli interminabili deserti assassini dell'antica Persia, ci sono i tre Re Magi, che seguono la luce della stella per arrivare alla famosa stalla ( sapevano già tutto da millenni ) .










Ma a intradurci nell'argomento sono i tre cammelli che li trasportano: anzi, variante in nome delle pari opportunità, una è una cammella ( o cammellessa? Bisognerebbe chiedere alla Boldrini), si chiama Debora ed è l'unica a fare l'ipotesi giusta, la regale compagnia sta andando  in visita omaggio per una nascita eccezionale e non ad una festa di compleanno come ipotizzano i colleghi gobbuti.








E mentre il trio passa da Erode ( la corte del perfido sovrano sterminatore di bambini è raccontata attraverso le zanne di due ferocissimi cani da combattimento ).








Intanto in una linda casetta di Nazareth, troviamo la coppia di neosposi Maria e Giuseppe, lui sotto choc per aver appena saputo di essere il padre adottivo del figlio di Dio. Roba non da poco!









Intanto da una stalla vicina è fugito dalle persecuzioni di un cattivissimo padrone ( somigliante a Mangiafuoco ) l'asinello Bo, in compagnia della petulante colomba Dave, e finisce proprio nel giardino di Maria e Giuseppe.








Grande fortuna perchè sarà lui a fiutare le intenzioni di Erode deciso ad impedire la nascita del bambino ( La profezia diceva che il pargolo divino avrebbe messo fine al suo regno) e ad aiutare la giovane coppia a salvarsi sulla via di Betlemme, dove deve recarsi per ottemperare al censimento richiesto dall'imperatore Augusto.








Occasione per smentire ogni stupido luogo comune sugli animali: l'asino Bo è più intelligente degli umani, la colomba non è solo un ottuso volatile pacifista, ma una tipa determinata, e la pecora Ruth, che aiuta Bo nella difficile fuga, è la più coraggiosa di tutti.
Alla faccia del famigerato " Sei una pecora ! "





( Immagini dal web )

5 commenti:

  1. Cara Antonella, mi piacciono da morire questi cartoni animati, vedendoli sorrido come fossi unbambino.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Ciao Antonella. In questi giorni sto avendo non pochi problemi perchè mi sono fratturata un piede, la guarigione sarà un pò lunga e non credo che potrò andare a vedere questo film , che mi interessa molto , proprio perchè i protagonisti sono animali che dimostrano la loro forza e intelligenza. Un caro saluto

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  3. Cara Antonella, dopo aver letto il tuo post mi è venuta voglia di vedere questo film, domani mando a quel paese le pulizie di casa e me ne vado al cinema!
    Un abbraccio.

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  4. Non ho avuto ancora il tempo per vederlo e mi auguro di poterlo fare al più presto!

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")