mercoledì 21 ottobre 2015

Expo porta in tavola anche l'arte





L'arte è il nutrimento dell'anima. In una esposizione universale in cui il tema principale è 
collegato al cibo e alle tecnologie alimentari del futuro, era impossibile tralasciare l'arte.
E' proprio lei che invece di soddisfare i palati, sazia gli occhi e la mente e apre nuovi orizzonti.
Proprio per questo motivo all'interno dell'Expo milanese, si possono ammirare decine di opere, 
da sculture a dipinti, che da semplici decorazioni diventano una nuova formula di nutrimento.
Più spirituale.Ed ecco quindi un itinerario speciale che vi accompagnerà passo a passo nelle bellezze artistiche ospitate da Expo, quelle più nascoste e che esulano dalla mostra " I Tesori d'Italia " curata da 
Vittorio Sgarbi, ambasciatore delle Belle Arti in questa esposizione.























Accedendo al sito espositivo da Ovest ( dagli ingressi di Rho Fiera  o Triulza ) si viene immediatamente
accolti da una parata di statue ispirate ai ritratti di Giuseppe Arcimboldo che rappresentano in forma
antropomorfa i lavori e i prodotti tipici della tradizione italiana. Sono i  Guardiani del cibo, realizzati
dallo scenografo tre volte premio OscarDante Ferretti. Sono loro ad aprire la raccolto di opere d'arte
di Expo

























Pochi passi più in là davanti all'imponente struttura del media center che ricorda le montagne
di Tatooine ( il pianeta semi desertico raccontato in Star Wars ) si trova Il Seme dell'Altissimo,
la scultura realizzata da Emilio Isgrò, simbolo della vita e della speranza per lo sviluppo dell'umanità
La scultura rappresenta un seme d'arancia ingrandito 1,5 miliardi di volte ed è visto come un'icona
universale del nutrimento.
























Ancora Dante Ferretti ci accompagna per tutto il Decumano con otto installazioni speciali:
bancarelle che diventano il punto d'incontro tra i contadini e le persone che proprio per questo 
ricordano quelle di un mercato e che offrono i prodotti tipici italiani e mostrano proprio quella faccia
del nostroPaese che si fa vanto delle proprie produzioni agricole.


















All'inizio del Decumano, nel padiglione Caritas, potrete invece ammirare Energia, l'opera
realizzata nel 1973 dall'artista tedesco Wolf Vostell e che rappresenta una carcassa
di una Cadillac riempita di fucili mitragliatori contornata da sfilatini di pane avvolti in carta di giornale.























Poco più in là, sulle scalinate dell'area espositiva della Veneranda Fabbrica del Duomo, perdete
qualche istante davanti alla copia della Madonnina di Giorgia Ciani, realizzata in scala 1:1, alta 4,6 metri e ricoperta da 4750 fogli d'oro.
























All'esterno dei locali di Eataly, invece, scattate una foto a La Quadriga di Francesco Messina,
il complesso di statue equine pensate per l'Expo di Roma del 1942, mai svoltai a causa della guerra.























Poco più avanti, invece, l'imperdibile Macchina di Santa Rosa, il simbolo della processione
che ogni anno fin dal Medi Evo si svolge a Viterbo è l'unica statua trasportata e ricostruita interamente
per Expo.



















Gli appassionati di dipinti, invece, non potranno perdersi Le Officine di Porta Romana
di Umberto Boccioni, ospite all'interno del padiglione waterstone di Banca Intesa.


















L'Ultima cena del Tintoretto all'interno degli spazi espositivi della
Santa Sede
























La Vucciria di Renato Gottuso e









Genio Futurista di Giacomo Balla, conservati all'interno di Palazzo Italia.













Spiritualità allo stato puro nel padiglione Messico dove la scultura Arbor Nodriza ( l'albero
della Vita ) di Daniel Lezama occupa un'intera parete per raccontare il miracolo azteco secondo
il quale, dopo la vita terrena, esisteva un giardino fiorito dominato da un albero dai cui rami
sgorgava il latte.



















Il viaggio nell'arte non può che concludersi in Piazza Italia, al centro del sito espositivo, dove
svettano le quattro Ali di Daniel Libeskind. Le techno sculture, apprezzabili più al calar del sole,
offrono deliziosi giochi di luci e rappresentano " le ali di un volatile e quindi il volo della mente "





( Fonte Marianna Baroli, Libero del 17 luglio 2015)
( Fotografie dal web )

5 commenti:

  1. Come hai scritto tu, l'arte è il nutrimento dell'anima!
    Bellissimo post, come sempre interessante!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris

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    1. Ciao Beatris, l'arte, come il bello, nutre l'anima e la mente e anche questo nutrimento è importantissimo per poter vivere.
      Un grande abbraccio.
      Antonella

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  2. Cara Antonella, è una carrellata di foto veramente stupende, complimenti.
    Tomaso

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    1. Grazie Tomaso, sempre gentile!
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. L'Italia è rocca di un patrimonio artistico unico al mondo, peccato che molte opere cadono a pezzi e nessuno fa niente per salvarle.
    Salutoni a presto.

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")