martedì 27 ottobre 2015

Downton Abbey, anche ai Lord tocca lavorare







Se da un lato Barack Obama va pazzo per gli intrighi della Casa Bianca raccontati nella serie Hause of Cards, nella vecchia Europa, in Gran Bretagna, la Regina Elisabetta II non perde una puntata di Dawnton Abbey, la superba saga che dipinge il mondo dei nobili inglesi e dei camerieri al loro servizio, una della serie più apprezzare di sempre.









Addirittura pare che Sua Maestà si diletti a scovare le inesattezze storiche ( poche in realtà ) presenti nel
racconto nato dalla penna delle scrittore Julian Fellowes.








Su La5 da domenica 18 ottobre sta andando inonda la quinta stagione, a pochi giorni dalla messa in onda in 
Gran Bretagna della sesta e - pur troppo - ultima.









La storia della nobile famiglia Crawley e della sua nutrita servitù, talvolta più conservatrice e rigida degli stessi " padroni ", è arrivata al 1924.









Nel Regno Unito si è appena eletto un Governo Laburista e il mondo sta cambiando in modo minaccioso
( per alcuni ) e inesorabile: le donne lavorano, i nobile pure, l'aristocrazia ha sempre meno possibilità
economiche per conservare un personale abbondante.









" Vivere senza un maggiordomo? Senza valletto, senza qualcuno che mi veste: inaccettabile"
lamenta l'anziana Lady Violet ( la strepitosa Maggie Smith ), colei che farà più fatica ad accettare
la modernità.



















Lady Violet avrà, finalmente, un corteggiatore tutto per lei, un nobile russo che fu il suo
primo amore e che ancora avvampa per l'ottuagenaria nobildonna ( ma non voglio svelare troppo ).
























Lady Violet e suo figlio, il capofamiglia Robert ( Hugh Bonneville ), sono i personaggi più legati
alla tradizione, per loro è difficile adattarsi ai tempi.
























La moglie di Robert, Cora ( Elizabet Mc Govern ), forse perchè ha sangue americano nelle
vene, invece si evolve, desidera essere considerata per le proprie opinioni e non solo perchè
è " la moglie di".























Cambia anche colei che è un po' il cuore di Dawnton Abbey, Lady Mary ( Michelle Dockery ): all'inizio
 dura e scostante , dopo la morte dell'amato marito Matthew si adatta, si dà da fare, si ritaglia un impiego
nella tenuta ma fatica ancora a trovare un uomo all'altezza con cui risposarsi ( anche se non
disdegna le scappatelle, cosa non del tutto appropriata per l'epoca ).









Mary è forse il personaggio più interessante di tutti ( anche se non il più simpatico ).
E' quello più moderno, non solo perchè ad un certo punto opta per un taglio corto che getta scompiglio
in famiglia. Forse perchè, tutto sommato, essere single non le dispiace.






















Cambiano anche i domestici, la " sguattera " Dasy si mette a studiare matematica e sogna un
futuro indipendente, l'integerrimo maggiordomo Carson addirittura si innamora.
























 Non cambia molto, purtroppo, la sorte della bruttina Lady Edith, sorella di Mary:
l'uomo che ama sparisce nel nulla, lei resta incinta e la sfortuna la tormenta. Personalmente mi piace,
la vita le è avversa ma lei ci prova....










A Dawnton Abbey irrompe il nazismo ai suoi albori: si scopre che dietro alla sparizione di 
Gregson, l'amante di Edith, appunto, c'era il famigerato Putsch di Monaco, il tentativo
fallito di colpo di Stato organizzato e attuato da Adolf Hitler assieme ad altri leader del Kampfbund.























Le cose vanno meglio per Lady Rose, un personaggio che piano piano ha conquistato un 
peso maggiore all'interno della storia: giovane, ribelle, un po' svampita, è cresciuta a Londra e la
campagna le sta stretta. Ma anche lei cambia, sono successe tante cose, non ha più la smania
di vivere a Londra, vive serenamente e tranquilla, pensa agli altri e si impegna nel sociale.
E poi si innamora....










L'amore, il potere, i costumi, le battute folgoranti di Lady Violet ( " Un vero inglese non si permetterebbe
mai di morire a casa di ospiti ", disse nella prima stagione ) fanno di Dawnton lo show non americano
più candidato nella storia degli Emmy Awards, una serie unica.









Certo, mi pare che il ritmo delle prime stagioni sia lontano.
Qualcuno la chiama soap opera.
Forse, ma di altissimo livello!










( Immagini dal web )





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16 commenti:

  1. piace anche a me questa serie, che seguo volentieri, anzi ho seguito in streaming già la sesta serie... :D

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    1. Ciao Renata, quindi tu sei già molto avanti...A me piace tanto, mi piace la storia che racconta, mi piacciono le ambientazioni, gli abiti ( in particolare i capellini ), mi piace la raffinatezza e il gusto nelle apparecchiature della tavola....mi piacciono i componenti del personale di servizio, più conservatori dei Lord... e mi spiace che ormai volga al termine.
      Ciao, un abbraccio.
      Antonella

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  2. Cara Antonella, ho passato in rassegna tutte queste belle foto, mi sono chiesto!
    Ma l'Inghilterra è ancora così! oppure sono solo cose del passato, Regno Unito!
    Ciao e buona serata cara amica.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, temo proprio che ormai tutto questo appartenga al passato...peccato quest'eleganza mi piace molto.
      Ti auguro un felice pomeriggio.
      Antonella

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  3. Che bel tuffo nel passato!Mi piacciono i costumi,le case,le epoche!Bacioni a te!Rosetta

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    1. Ciao Rosetta, lo immaginavo che anche tu fossi attratta da questo insieme di cose. In questa serie l'eleganza è davvero tanta...peccato che oggi non sia più così.
      Un bacione.
      Antonella

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  4. Che meraviglia questo tuo interessante post, sei grande cara Antonella!
    Un abbraccio da Beatris

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    1. Grazie Beatris, era un po' che mi ripromettevo di scrivere qualche cosa su questa " serie " e ora l'inizio della quinta stagione me ne ha fornito l'occasione.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  5. Io non me ne sono mai persa una puntata, dalla prima stagione! Mi piace tantissimo, soprattutto mi piace vedere le situazioni dall'altro lato della porta di panno verde, cioè dalla stanza della servitù. E comunque non è vero che i nobili non lavorano, a volte Cora è stressatissima dalle sue incombenze, soprattutto quando deve organizzare pranzi con ospiti, roba da esaurimento nervoso... Povera donna, a volte mi chiedo come faccia!

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    1. Ciao Silvia, anch'io non ne ho mai persa una puntata, lo trovo strepitoso per ambientazione, costumi, stile...
      In quanto a Cora è vero, povera donna, però io farei cambio con lei...Al di là di queste battute anche a me piace vedere le situazioni oltre la porta verde.
      A presto.
      Antonella

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  6. Ciao Antonella. Non ricordavo più quanto kilometrici fossero i tuoi post :)
    L'ho letto come una volta fino in fondo però e pur non conoscendo la serie devo dire che è ben recensita.
    Se poi anche la Regina la segue, vuol dire che è ben fatta.

    Un saluto.
    Ciao

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    1. Ciao Pino, che bello rivederti, mi fa molto piacere. Già. i miei post sono sempre lunghissimi perciò ti ringrazio di averlo letto tutto anche senza conoscere la serie.
      Ti lascio un caro saluto, a presto.
      Antonella

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  7. I nobili che lavorano, nulla è più come prima.

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  8. Superbi i costumi, le ambientazioni, le descrizioni, la storia. Purtroppo sono riuscita solo a vederne dei pezzi qua e là, ma le puntate che ho perso sono in maggioranza. Peccato.

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    1. Sì, peccato. Secondo me è una serie bellissima, apprezzo particolarmente la cura dei particolari nelle ambientazioni e negli abiti...splendidi.
      Ti auguro una felice serata.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")