mercoledì 1 novembre 2017

Elogio della nostalgia





E' il sentimento di perdita per eccellenza. Esso, a differenza del''amore, non passa mai. E' per sempre.
Non ci libera domani.








Anzi, il più delle volte, nascosto nel fondo oscuro di noi stessi, diventa più forte, cresce, ci fa sentire un nodo in gola. Ci soffoca. Non ci da scampo, incatenandoci ad un passato che non potremo più cambiare, ripercorrere, vivere.








Qualche tragediografo greco diceva che il rimpianto non si possa evitare;: l'esistenza ci pone davanti le sue strade, prenderne una è escluderne un'altra, e non potremo che chiederci che cosa ne sarebbe stato di noi se avessimo fatto la scelta opposta.








Tutti noi affermiamo: meglio rimorsi che rimpianti" . Il senso di colpa si sopporta , soprattutto se la coscienza è debole. Il peso del rimpianto invece è insostenibile. Forse perchè la vita è una sola. Se fossero due potremmo dire "Ok, al prossimo giro. ". Ma indietro non si torna, " Ogni lasciata è persa " quante volte me l'ha ripetuto anche la mamma, della cui immagine si nutre il mio rimpianto più grande.







Esso è una voragine in cui precipito in certi attimi, quando vorrei poter fare un tuffo nel passato.
E so che tanti altri rimpianti sono dietro l'angolo, ancora ieri, avrei potuto dire alcune parole..., non le ho dette. Posso contrastarli solo vivendo, parlando, facendo, seguendo il cuore, perchè esso, anche quando ci porta sull'errata strada, ci fa giungere a destinazione. E' una canaglia!.








Ma per fortuna, per quanto io sia retrospettiva non lo sono quanto Guido Gozzano che dedicò una delle sue poesie a Carlotta, amica di sua nonna Speranza quando quest'ultima era adolescente. Di lei il poeta rivede una vecchia foto e se ne innamora perdutamente " Carlotta! Nome non fine ma dolce! Che come le essenze resusciti le diligenze, lo scialle, le crinoline...Amica di nonna ...Ti fisso nell'albo con tanta tristezza, ov'è di tuo pugno la data; ventotto di giugno del milleottocentocinquanta. Stai come rapita in un cantico: lo sguardo al cielo profondo e l'indice al labbro...Quel giorno - malinconia! - vestivi un abito rosa per farti - novissima cosa! - ritrarre in fotografia...O amica di nonna! Ove sei o sala che - forse - potrei amare, amare d'amore ?".








Al rimpianto non basta farci piangere una volta, strizzarci lo stomaco un giorno o due. Esso vuole farci piangere senza fine e, perfino nel momento del trapasso, dopo decenni che ci ha camminato accanto non ci abbandona. Sta lì impalato. Ci fissa per dirci " Oramai è tardi bello mio! "








" No, niente di niente, io non rimpiango niente. Nè il bene nè tutto il male che mi è stato fatto. E' stato tutto saldato, spazzato via, dimenticato, Me ne frego del passato" cantava la francese Edith Piaf.
Certo è facile non rammaricarsi a vita di ciò che ci è stato fatto. Più difficile è non rimuginare su ciò che abbiamo compiuto. Un giorno ho visto un uomo commuoversi nell'ascoltare una canzone d'amore. Immaginai che quella musica gli avesse riportato a galla nella memoria il ricordo di una donna per lui importante.








Restai stupita quando raccontò che stava pensando a un pomeriggio in macchina con amici, tantissimi anni addietro, quando una ragazza, con la quale aveva scambiato solo poche parole ed intensi sguardi, gli aveva sfiorato una mano. mentre tutti gli altri erano distratti, ed infine, gliel'aveva stretta disperatamente. Tra loro non vi fu neanche un solo bacio. Egli però, che non l'ha mai amata, non ha mai smesso di amarla. Quest'uomo piangeva il suo rimpianto.








Le uniche cose di cui ci pentiremo domani -chissà perchè - sono proprio quelle che non abbiamo avuto il coraggio di vivere. Le parole che non abbiamo detto ci restano nella gola. I gesti che non abbiamo fatto ci perseguitano. Ciò che non abbiamo dato ci sta sul groppone. Le persone che non abbiamo voluto amare ci restano attaccate addosso. Per questo c'è un unico modo per difenderci da quel demone che è il rimpianto ed è: abbandonarci a quel moto del cuore che ci " stropiccia " nel petto.
Amare, amare e poi ancora amare.








Di non avere odiato non ci potremo pentire, di non avere amato sì.






( Le fotografie sono tratte dal web e sono relative allo spettacolare tramonto che ha incendiato il Nord Italia domenica sera )

10 commenti:

  1. Le foto sono belle e mi piacciono molto ma sono più belle le tue parole sincere
    Il mio abbraccio Antonella
    Maurizio

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    1. Grazie Maurizio, ogni tanto " filosofeggio " un po' e lascio trasparire molto di me...
      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. Ho riconosciuto subito il tramonto di qualche sera fa perchè anch'io l'ho fotografato, era troppo bello e raro per lasciarmelo scappare.
    Alle foto ben si abbinano le tue parole dettate dal cuore, che condivido pienamente. Un saluto

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    1. Io devo essere l'unica in tutta Italia che si è persa questo spettacolare tramonto ma ero dalla mia amica ammalata e quando sono uscita era già tutto finito, come avrai letto le foto sono tratte dal web.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Post molto intenso come spesso lo sono i tuoi scritti. Può essere già difficile vivere il presente, se poi ci si continua a tormentare pensando a come sarebbero potute andare le cose se quella volta... ci roviniamo l'esistenza senza risolvere nulla perché indietro non si torna.
    Buona giornata un abbraccio
    enrico

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    1. Eh sì, hai ragione indietro non si torna ma...se si ha il vizio dell'introspezione ogni tanto si cade dentro l'inganno della nostalgia.
      Buona giornata, un abbraccio.
      Antonella

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  4. Cara Antonella, mi piacciono tanto le parole che rappresenta la tua sincerità, le foto poi molto belle.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, sono contenta che queste parole ti siano piaciute, sì, io sono proprio così...
      Un abbraccio.
      Antonella

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  5. Anch'io non ho visto il tramonto quella sera, ma su facebook ne sono apparsi talmente tanti da farmi venire il rimpianto di non aver guardato fuori al momento giusto. Però mi sono consolata pensando che, prima o poi, ne capiterà un altro e non me lo lascerò scappare!
    In quanto ai rimpianti veri e propri, penso che ci sarebbe proprio da rovinarsi la vita se ci facessimo condizionare da essi. Purtroppo non si può tornare indietro e ciò che non è stato fatto difficilmente si potrà ricostruire, perché certe occasioni capitano spesso una volta sola.
    Bisogna cercare di sforzarci di non pensare al passato, che non si potrà più modificare, ma di gettare le basi nel presente per costruire il futuro. Non ricapiteranno le occasioni di un tempo, ma ce ne saranno altre e questa volta, memori degli errori del passato, non ce le lasceremo più scappare!

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  6. Ti ringrazio di cuore per la visita molto gradita Antonella e' sempre un piacere risentirti, a presto
    Maurizio

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")