Era un gregario, ma ci sapeva fare. E vinceva spesso al Giro, sempre allo sprint, la sua dote migliore. Di nome faceva Giuseppe Conte e di fatto conte lo era per via dell'eleganza, della bellezza e del portamento, da vero nobile.
Veniva dal Friuli. Correva negli anni disastrati del dopo guerra e militava nella squadra di Coppi.
Il Giro del 1950, l'Anno Santo, si chiude naturalmente a Roma.
Sarà il primo Giro ad essere vinto da uno straniero Hugo Koblet. Coppi si sfracella il bacino sulle scale di Primolano, tra il Grappa e la Valsugana, e si ritira. Oreste vince la prima tappa a Salsomaggiore, vestendo per un giorno di rosa e facendo impazzire le donne.
Ora si presenta allo sprint finale sullo scenario del vialone delle Terme di Caracalla, in un tripudio di folla che nessuno riesce a contenere. I 75 superstiti della corsa vengono da Napoli lungo un percorso lungo ( ben 230 chilometri ) ma piatto.
Come antipasto, Conte si aggiudica
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