" Tradimento, tradimento " si gridò quel giorno.
Mai un così grande affronto si consumò nel giro. Soprattutto perche, a farne le spese, fu un italiano, bello e vincente. Andiamo con ordine Giro 1987. La suqadra Carrera è fortissima. Presenta due fuoriclasse: Roberto Visentini, bresciano, di buona famiglia, già vincitore nel 1986; Stephen Roche, in cerca di pane e gloria sul continente.
Nella prima parte del Giro i due si sfilano a vicenda la maglia rosa; sembra, in apparenza, uno scambio di favori. Li guida il direttore sportivo Davide Boifava, che mette Visentini capitano, dopo la bella vittoria nella " crono " di San Marino., e Roche scudiero, pronto a sostenerlo in salita.
Ma eccoci alla quindicesima tappa: si va da Lido di Jesolo a Sappada. L'irlandese va in fuga con altri corridoi che gli aprono la via sui monti friulani, e il drappello guadagna strada.
Ripreso una prima volta Roche rilancia una seconda.
Visentini s'inquieta e fulmina con lo sguardo Boifava, che subito da ordini perchè il fuggitivo attenda il capitano. La risposta è un secco no.. Sulla salita finale a 10 chilometri dal traguardo, il bresciano va in crisi: di nervi, gambe e fame. Le telecamere lo riprendono impietose mentre spinge un rapporto da cicloturista
Arriva al traguardo con 6 minuti di ritardo mentre Roche sale sul podio per la premiazione.
E' la nuova maglia rosa., Visentini non commenta e promette sfracelli.
Dice " Qualcuno sta sera farà le valigie! "
Non sarà Roche che riuscirà ad aggiudicarsi quel Giro. Sarà il primo acuto di un'annata formidabile:
Grande post, sei bravissima come sempre!
RispondiEliminaCiao un abbraccio e buona serata da Beatris