Non ci fu battaglia quel giorno sull'Etna. Il vulcano rimase quieto. Non si scatenò contro i corridori che violarono i suoi dicchi, i vulcanelli, le colate di lava.
Il Giro d'Italia 1967 approda in Sicilia e punta all'Etna: 169 chilometri, partenza da Catania, un divagare tra agrumeti e campi di pistacchio prima di affrontare la salita fino ai 1862 metri del rifugio Sapienza.
Saggezza ci vuole, più che sapienza, e tutti tirano al risparmio.
Negli ultimi 19 chilometri, dopo Nicolosi, la strada va su a spigoli.
Gli spettatori ai bordi conoscono i nomi dei loro beniamini, ma non li distinguono perchè le cronache vanno per radio e questo lavoro in tv lo sa fare solo Adriano De Zan.
Per cui si grida Motta quando passa Adorni, Gimondi quando spunta Taccone.
A meno di 3 chilometri se ne va il solito spagnolo, tale Aurelio Gonzales. Gli si aggancia Franco Bitossi, " cuore matto " che avevano dato per disperso per via della sua maledetta palpitazione.
Invece eccolo lì a stanare Speedy Gonzales.
Radio corsa ha detto che per via del vento lo striscione del traguardo è volato via e non si sa bene dove sia l'arrivo. Si parla di una bandierina rossa tenuta da un addetto.
Meglio non tergiversare, avrà pensato il piccolo spagnolo. E parte come una furia.
Ma Bitossi non si scomoda certo per arrivare secondo: scala le marce, butta su il rapporto
54x16 e non ce n'è per nessuno.
Un tifoso gli piazza davanti un cartello:
" Viva Bitossi cuor di leone ! "
( Albano Marcarini
Speciale Bell'Italia Sulle strade del Giro )
( Immagni dal web )
Cara Antonella che bello leggero un pezzo di storia del ciclismo!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso, cercherò di accompagnare il giro attraverso questi post e attraverso le belle immagine dell'Italia.
EliminaCiao, buon fine settimana e buona adunata degli Alpini.
Antonella
Quelli che hai citato sono i ciclisti che ricordo anch'io : Bitossi, Adorni, Gimondi... quanti anni da allora. Buona giornata.
RispondiEliminaSono i grandi che hanno fatto la storia del ciclismo.
EliminaCiao, buon fine settimana.
Antonella
Mi piace ricordare questi attimi di indubbia bellezza,e inoltre sono ricordi siciliani.
RispondiEliminaUn abbraccio Antonella grazie di cuore per la gradita visita
A presto
Maurizio
Ciao Maurizio, è un piacere aver suscitato ricordi piacevoli.
EliminaUn abbraccio e buon fine settimana.
Antonella