La leggenda del vischio
di I.Drago
Gli affari, quel giorno, erano andati benissimo: comprando a dieci, vendendo a venti, moneta su moneta, aveva fatto un bel mucchietto di denari.
Si levò. Li volle contare. Erano monete passate chissà in quante mani, guadagnate chissà con quanta fatica. Ma quelle mani e quella fatica a lui non dicevano niente.
Il mercante non poteva dormire. Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Preva che tutti si fossero passati la parola per partecipare a una festa.
Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò: - Fratello, - gli gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Ma che erano questi matti? Lui non aveva fratelli. Era un mercante; e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva.
Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli.
Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Comprava a dieci e rivendeva a venti. E rubava sul peso. E piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare.
No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita.
Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote; anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Entrò nella grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri.
- Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E proruppe in pianto.
Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò.
Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline.
Era nato il vischio.
Eccola qui la leggenda del vischio, che piacere rileggerla! Ti auguro un buon anno pieno di gioia e anche di fortuna visti i tempi che corrono!
RispondiEliminaMel
Ciao Melinda, tu la conoscevi ma hai ragione è sempre bello rileggere queste leggende.
EliminaTantissimi auguri anche a te per tanta gioia e , come dici bene tu, per una buona dose di fortuna.
Ciao, un bacione.
Antonella
Bella leggenda! Tanti auguri!
RispondiEliminaCiao Renata, queste leggende relative a questo periodo dell'anno sono sempre piacevoli da leggere.
EliminaCiao, ancora tanti auguri anche a te...anche se tu l'anno l'hai già cambiato!.
Un abbraccio.
Antonella
Buongiorno cara Antonella,
RispondiEliminama che belle immagini hai trovato, ho riletto con piacere questa leggende e devo dire che mi piace sempre di più.
Buona giornata un mega bacio :D
Ciao Audrey, sì, la leggenda l'aveva già pubblicata Melinda, però non ha avuto obiezioni al fatto che io la ripubblicassi. Le foto, hai ragione sono belle le ho prese dal web.
EliminaBuona giornata anche a te, noi adesso usciamo con i cani è una giornata splendida e calda.
Un bacione.
Antonella
ma che bel post! non sapevo della storia!
RispondiEliminawww.theprincessgown.com
Ciao, piacere di conoscerti, passerò a trovarti. Auguri per un 2013 sereno.
EliminaAntonella
Che bellissima storia ci hai fatto trovare..sotto il vischio..non la conoscevo.
RispondiEliminaUn augurio speciale..per un sereno 2013.
Buona serata, Stefania.
Tanti auguri anche a te, cara Stefania, che sia un anno sereno.
RispondiEliminaAntonella
Grazie per la bellissima storia,
RispondiEliminaIn questi primi festosi minuti del 2013 vorrei condividere virtualmente il mio brindisi con te Clicca qui
augurandoti un buon Anno Sperando che ci porti tanta fortuna e salute.
un forte abbraccio.
Tiziano
Ciao Tiziano, grazie, che bellissima sorpresa questi auguri così festosi.
RispondiEliminaAuguro anche a tee alla tua famiglia un anno felice, un abbraccio.
Antonella
Poi è arrivato un cacciatore che ha raccolto il vischio
RispondiEliminal'ha fatto bollire e ne ha ricavato una colla
che messa su bastoncini serviva a catturare uccellini.
I bastoncini incolati da noi si chiamano paine.
Ciao e BUON ANNO.
Questa è la parte un po' brutta della storia... da noi serve a prendere i topi.
EliminaAnni fa ho fatto, nel mese di dicembre, un viaggio a Norimberga e durante il percorso sugli alberi spogli ero un infinito proliferare di questa pianta.
Ciao auguri per un anno felice .
Antonella
Grazie Antonella per le belle storie, per le belle immagini e perchè il 2012 mi ha portato te! Auguri!
RispondiEliminaGrazie a te alaucia, il 2012, con tutte le cose brutte che ha portato mi ha però dato la possibilità di conoscere tante bellissime persone come te e come tutti gli altri che mi leggono sempre con affetto.
EliminaTantissimi auguri.
Antonella