Ho un'amica, Gloria, che considero una persona di grande esperienza e sensibilità
con la quale in questi ultimi mesi ho parlato a lungo
della situazione politico - economico- sociale in cui versa l'Italia.
Lei è una volontaria della Caritas e parlando è nata l'idea di questa serie
di articoli in cui ci descrive questa realtà che lei vive quotidianamente.
VIAGGIO NELLA POVERTA'
Mauro vive da 6 mesi nei bagni pubblici della città. Sam dorme
da 1 anno sdraiato sui cartoni dietro a un Centro Commerciale. Luca aspetta
vicino ai cassonetti la chiusura del supermercato per frugare tra i rifiuti.
Tutti pranzano alla Caritas ma per 6 giorni alla settimana e solo per il pranzo;
la sera e la domenica ci si scalda con il Tavernello.
Storie di ordinaria disperazione, di faticosa sopravvivenza, per un piatto di pasta
o per un vestito usato affidano la propria esistenza alle Istituzioni ( sperando nella loro
sensibilità) ed ai Volontari ( sperando nel loro cuore ).
Ripeto: SPERANDO. Queste persone possono solo sperare che qualcuno pensi a loro;
non importa se per reale solidarietà tra esseri umani, per linea politica o per bisogno di ripulirsi
la coscienza di chi regala loro un po' di tempo, un paio di scarpe usate, una doccia
una volta alla settimana.
Con loro ho imparato la DIGNITA', quella di chi non possiede nulla ed è stato preso
a calci dalla vita: loro non pretendono mai, non chiedono.
A volte è quasi difficile capire quali siano i loro reali bisogni.
Essere volontari è complesso: si deve guardare in faccia la VERA POVERTA'
poi tornare in una casa calda e chiedersi : " Potrei fare di più? ".
Una cosa in realtà quasi tutti la chiedono: UN LAVORO.
Sì, perchè la maggior parte di loro ha un'età definita ancora " lavorativa ", " produttiva ",
e loro si adattano.
C'è chi è un ottimo artigiano, chi muratore ma tutti si adattano a tutto: ad una giornata di lavoro
in nero e sotto pagata, a svuotare una cantina tenendo per sè quattro stracci che avremmo
buttato, a fare un trasloco in cambio di un pasto.
Questo non è un elogio a queste persone: hanno pregi e difetti, a volte sono intrattabili, a volte ubriachi;
sicuramente hanno qualche responsabilità nel percorso della loro vita, ma, altra cosa
che ho imparato con loro è NON GIUDICARE; le loro storie, come le nostre,sono complesse,
articolate, fatte di torti e ragioni, di padri - padroni, mogli tradite, bambini abbandonati,
lavori persi, mutui da pagare, attività fallite.
Ognuno risponde a seconda della propria capacità, dei propri strumenti.
Non dico nulla di nuovo, testimonio la realtà di una piccola cittadina che fino a qualche anno fa
conosceva la Caritas, la Mensa, il Guardaroba per i poveri solo attraverso i servizi
in TV e che ora fa i conti con i "nuovi poveri "
Così è nata la nostra Associazione: un connubio tra un "Centro Anziani " e la Caritas, sensibilizzando
Comune e ASL.
Riusciamo a dare un pasto caldo a circa 30 persone al giorno, possiamo monitorare
le loro condizioni fisiche attivando, quando serve, il Medico di Base, fornendo loro docce
e vestiti puliti, i supermercati ci forniscono i prodotti alimentari in scadenza che,
in tempi brevi, noi utiliziamo.
La nostra non è un'isola felice, abbiamo le nostre problematiche interne che vanno dai
Volontari non adeguatamente preparati che, sicuramente con il cuore, offrono il loro tempo,
ma che, per ora, non fanno corsi di preparazione ( sono indispensabili ),
dai contrasti con l'Amministrazione Comunale che ci delega la gestione di queste persone
ma risponde in tempi lentissimi e, a mio parere, insufficienti ai bisogni primari
che vanno dal lavoro, alla casa all'igiene personale.
Ovviamente ( ma è poi così ovvio? ) quando una persona OGNI GIORNO deve fare i conti
con il freddo, la fame e i tempi morti di lunghe giornate vuote si ritrova in un girone infernale
con altre anime che, come lui, si inventano la sopravvivenza che spesso sfocia
nell'illegalità: piccoli furti, spaccio che sommati all'alcolismo, all'uso di sostanze stupefacenti,
ai percorsi di tipo psichiatrico, finiscono per incanalare in un viaggio di sola
andata verso il carcere, i servizi di salute mentale, i SERT, le Comunità ( quando va bene );
tutto questo ha un costo per i cittadini che non sono tutelati nella loro sicurezza
e contribuiscono a pagare il mantenimento "a tempo indeterminato " di spese sanitarie
non propriamente indirizzate alla "salute del cittadino " come dovrebbe essere,
ma al mantenimento di uno "status " patologico.
Anche questo contribuisce ad aumentare le nostre tasse, ma Vi lascio con un
quesito: siamo troppo distratti dalle vicende giudiziarie del bel Corona per accorgerci
di quanto si specula " anche " su queste situazioni?
Evitiamo i patetici moralismi, guardiamo a Corona come ad un uomo
da processare e condannare ma guardiamo anche tanti altri più o meno famosi,
ladri, faccendieri, stupratori che stanno ai "domiciliari dorati",
ed intanto la TV ci spieghi bene lo scandalo
Monte Paschi di Siena
( pago il canone ed è un mio diritto pretendere che dicano la verità ) "
Fin qui la mia amica. Io non aggiungo nulla se non dirvi che per un certo
periodo pubblicherò alcuni suoi "pezzi " concernenti la realtà che lei vive ogni
giorno in quanto volontaria Caritas, per il momento li inserirò nell'ambito dell'iniziativa
"Italia a pezzi " , poi proseguirò autonomamente e in seguito forse
potrete seguirla, se vi fa piacere, direttamente su un suo blog.
POST ALL'UNISONO PER ESPRIMERE LA NOSTRA INDIGNAZIONE!
Questo vuol essere un post che unisce la nostra indignazione per quanto accade in Italia!
"Prendiamo l'Arte e ...mettiamola da parte!" Sì per una volta facciamolo, facciamolo davvero ... e tutti quanti insieme diciamo ... anzi urliamo forte, forte, forte:
BASTAAAAAA!!!!!!
Se anche Tu pubblichi o condividi... ricordati di inserire il tuo link nella'apposita pagina (dove puoi leggere anche un piccolo regolamento), cliccando nel link sottostante :
Nell'ambito di questa iniziativa ho pubblicato anche:
Con questo post, che vuole semplicemente
essere una denuncia sociale e non un proclama politico,
aderisco a:
CREIAMO LA CATENA DELL'INDIGNAZIONE
ASPETTIAMO TANTI ALTRI ANELLI...
AGGANCIA IL TUO...
QUINDI SE VUOI ADERIRE FAI IL TUO POST E PUBBLICALO CON IL TITOLO DI
ITALIA A PEZZI