Come sapete ogni anno nel mese di dicembre trascorro un lungo fine settimana a Milano, per noi è il fine settimana più atteso dell'anno perchè lo trascorriamo in compagnia della mia famiglia,( Qui vi ho raccontato i bei giorni di questo Natale) , una delle quattro giornate che abbiamo a disposizione siamo soliti dedicarla all'arte di cui Milano è sempre prodiga.
Come ogni Natale anche durante queste festività il Sindaco ha offerto alla città ed ai turisti un opera di grande importanza: La Madonna della Misericordia di Piero della Francesca, esposta per tutto il periodo natalizio a Palazzo Marino ( La Madonna fa parte di un polittico commissionato a Piero per 150 fiorini dalla Confraternita della Misericordia )
La Madonna è un solido volume geometrico, ingentilito in un volto che sintetizza il futuro stile del Maestro. Le labbra si accostano a quelle di Domenico Veneziano, il taglio degli occhi richiama la Madonna col Bambino di Melun di Jean Fouquet. L'aureola ha lo stesso diametro della corona ed è posta con un taglio prospettico.
Sopra la Madonna campeggia una Crocifissione che raggiunge una tensione drammatica rara nelle successive opere di Piero, una drammaticità data dal gesto della Madonna e della posa nobile di San Giovanni. Il riferimento è a Masaccio, per il gusto di volumi che diventano dramma in atto, in particolare all Crocifissione di Napoli.
Si riconoscono le figure che frequenteranno le successive opere del Maestro, San Sebastiano e San Giovanni nei pannelli a destra della Vergine, Sant'Andrea e San Bernardo a sinistra..
I paciosi nudi di Masolino e le inquiete masse di Masaccio della cappella Brancacci sono la guida di una sintesi geometrizzante non ancora divenuta teoria e che guarda ad un unico caposcuola, Giotto.
Le concessioni all'antico dell'oro e della dimensione della Vergine, doppie rispetto a quelle dei fedeli, sembrano non reggere la modernità delle geometrie dei volti, dei corpi, dei panneggi. Eppure ciò che è arcaico viene trasformato in senso intelligibile dello spazio. L'oro diviene luce e controluce che esalta i volumi, il gioco delle dimensioni diviene monumentalità.
Il colore è steso in campiture compatte, giottesche. I vestimenti sono sobri, con rare concessioni al dettaglio, se non nel diadema della Vergine, nelle pietre della corona e nel braccio di una delle donne in adorazione.
Sculture di colore, volumi che sintetizzano la forma, come il piede della Vergine, esprimono una stasi placida e ieratica che non è distante dall'uomo, come nell'arte bizantina, , ma è pura invenzione di un Umanesimo elegante, che racconta l'uomo avvicinandolo al divino nella ricerca della perfezione della forma.
A Palazzo Marino fino all' 8 gennaio 2017
Entrata libera
( Immagini dal web )
I paciosi nudi di Masolino e le inquiete masse di Masaccio della cappella Brancacci sono la guida di una sintesi geometrizzante non ancora divenuta teoria e che guarda ad un unico caposcuola, Giotto.
Le concessioni all'antico dell'oro e della dimensione della Vergine, doppie rispetto a quelle dei fedeli, sembrano non reggere la modernità delle geometrie dei volti, dei corpi, dei panneggi. Eppure ciò che è arcaico viene trasformato in senso intelligibile dello spazio. L'oro diviene luce e controluce che esalta i volumi, il gioco delle dimensioni diviene monumentalità.
Il colore è steso in campiture compatte, giottesche. I vestimenti sono sobri, con rare concessioni al dettaglio, se non nel diadema della Vergine, nelle pietre della corona e nel braccio di una delle donne in adorazione.
Sculture di colore, volumi che sintetizzano la forma, come il piede della Vergine, esprimono una stasi placida e ieratica che non è distante dall'uomo, come nell'arte bizantina, , ma è pura invenzione di un Umanesimo elegante, che racconta l'uomo avvicinandolo al divino nella ricerca della perfezione della forma.
A Palazzo Marino fino all' 8 gennaio 2017
Entrata libera
( Immagini dal web )
Sono stata a vedere la Madonna della Misericordia nei giorni scorsi.
RispondiEliminaSono arrivata alle 9.30/9.40 e già c'era la coda ma , rispetto ad altre volte, non è stata particolarmente lunga. L'opera è bellissima e le spiegazioni che vengono date ai visitatori interessanti. Sono stata pure a vedere Bellotto/Canaletto, bella anche questa mostra.
Sono stata anche alla Feltrinelli a cercare il libro del riccio : non ce l'avevano, non sono riuscita a trovarlo in nessuna libreria, fino ad ora !! Ciao e buon anno.
Ciao Mirtillo, mi spiace che tu non riesca a trovare il libro, durante le vacanze me lo sono riletta con calma è un bel libro che vale la pena leggere. Come sono strane a volte le cose qui le vetrine delle librerie ne erano piene...
EliminaLa Madonna di Piero è splendida anch'io ho dovuto fare un po' di coda ma ne è valsa la pena. Ho visitato anche Canaletto e Bellotto che mi sono piaciuti moltissimo e Rubens che mi ha incantata, scriverò prossimamente i post.
Un abbraccio.
Antonella
Cara Antonella, incominciamo molto bene questo nuovo anno, il tuo post ci porta ha vedere queste bellissime immagini, che io non ho avuto la fortuna di poterle vedere da vicino.
RispondiEliminaGrazie a te oggi posso dire di sapere parecchie cose su queste magnifiche immagini.
Ciao e buona serata cara amica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso, sono contenta che questo post sia servito a farti conoscere questa grande opera d'arte e ti auguro di poterla vedere presto dal vero.
EliminaBuona serata.
Antonella
“Auguro a te e a tutta la tua famiglia un 2017 ricco di successi. Buon Anno!”
RispondiEliminaGrazie Giancarlo, tantissimi auguri anche a te e ai tuoi cari.
EliminaAntonella