martedì 6 dicembre 2016

Una lettera a Babbo Natale di Mark Twain







  Questa è la lettera racconto ( pubblicata su Libero del 24 dicembre 2015 ) con cui il grande umorista Mark Twain rispondeva, fingendosi Babbo Natale, all'eccessiva richiesta di regali di Natale da parte della figlia Susy










Cara Susy Clemens,
 ho ricevuto tutte le lettere che tu e la tua sorellina mi avete scritto tramite la mamma e le tate. E ho letto anche quelle scritte da voi bambine di vostro pugno, perchè anche se non avete usato i segni dell'alfabeto dei grandi, la vostra scrittura è quella impiegata da tutti i bambini del mondo e sulle brillanti stelle. E poichè i miei concittadini, qui sulla luna, sono tutti bambini e scrivono così, capirai che non ho avuto nessuna difficoltà a interpretare i vostri arzigogoli e fantasiosi simboli. Invece ho avuto qualche problemino con le lettere che avete dettato alla mamma e alle tate, visto che sono straniero e non capisco proprio bene l'inglese.









Vedrai che non ho commesso errori con i regali che tu e la piccina avete chiesto nelle letterine scritte da voi. A mezzanotte, mentre dormivate, sono sceso dal camino, e ve li ho consegnati di persona. Ho dato un bacio a ciascuna perchè siete bambine buone, educate e composte due tra le più obbedienti piccolette che abbia mai visto..









Ma nelle lettere che avete dettato ho trovato delle parole che non sono sicuro di avere capito e un paio di ordini che non sono riuscito a soddisfare perchè avevamo finito le scorte. La nostra ultima cucina delle bambole l'abbiamo appena regalata ad una bambina molto povera lassù, sulla Stella Polare., nel regno gelato sopra il Grande Carro. La mamma può indicarti quella stella e tu potrai dire " Fiocco di Neve" ( così si chiama la bambina " sono felice che la cucina l'abbia ricevuta tu perchè ne avevi più bisogno di me ". Ecco, così devi scrivere di tuo pugno e Fiocco di neve ti spedirà una lettera di risposta. Se ti limiti a dirlo a voce non riuscirà a sentirti. La tua letterina dovrà essere leggera e sottile, perchè la distanza è grande e la posta pesa parecchio. Nella lettera scritta dalla mamma ho trovato una o due parole incerte. Ho pensato che volessi intendere " un baule pieno di vestitini per le bambole " E' giusto?









Sta mattina verrò a bussare alla porta della cucina alle 9 per verificare, ma non devo vedere  e parlare con nessun altro oltre a te. Quando il campanello suonerà, George dovrà essere bendato e mandato ad aprire la porta, poi dovrà ritornare in sala da pranzo o nel ripostiglio dove custodisce le porcellane, portandosi appresso la cuoca.









Devi dire a George di camminare in punta di piedi r di non fiatare, altrimenti un giorno morirà.Poi, tu dovrai andare nella tua stanza e metterti in piedi su una sedia o sul letto della tata, appoggerai l'orecchio al tubo di comunicazione che arriva in cucina e quando io ci fischierò dentro, tu parlerai nel tubo e dirai: " Benvenuto Babbo Natale!" Ti chiederò se era proprio un baule quello che hai ordinato. Se dirai di sì, ti chiederò di che colore lo vuoi e la mamma ti aiuterà a sceglierne uno carino, e poi mi descriverai in dettaglio tutti gli oggetti che dovrebbero esserci nel baule.









Dopodichè io ti dirò: " Ciao e buon Natale mia piccola Susy Clemans" e tu risponderai : " Ciao buon vecchio Babbo Natale. Ti ringrazio moltissimo. Per favore riferisci alla piccola Fiocco di Neve che stanotte guarderò la sua stella e lei dovrà guardare quaggiù, mi troverà alla grande finestra a ovest. In ogni notte serena guarderò alla sua stella e mi dirò: "Ho un'amica lassù e le voglio bene ". Poi dovrai scendere nella biblioteca  e far chiudere a George tutte le porte che danno sull'ingresso principale e tutti dovranno rimanere in silenzio per un po'.









Io andrò sulla luna a prendere quelle cose e dopo pochi minuti scenderò di nuovo dal camino dell'ingresso, questo se vuoi proprio un baule, perchè sai che non posso calare un affare grosso come un baule giù dal camino della camera dei bambini.









Se vuole, la gente potrà parlare, ma solo fino a che non sentirà i miei passi nell'ingresso. A quel punto tu dirai loro di stare zitti, fintanto che non sarò risalito dal camino. Forse però non sentirai i miei passi, perciò ogni tanto potrai andare a sbirciare dalle porte della sala da pranzo e alla fine vedrai quello che desideri, sotto il pianoforte in salotto dove io l'avrò messo. Se lascerò un po' di neve all'ingresso. devi dire a George di spazzarla nel caminetto, perchè io non ho tempo per queste cose.








(...) Devi sorvegliare George cos' che non corra pericoli. Se i miei stivali lasciassero una macchia sul marmo del pavimento, George non la dovrà cancellare. Lasciatela lì come ricordo della mia visita, e ogni volta che la guarderai o la mostrerai a qualcuno, ti ricorderà di fare la brava bambina.









Quando farai la cattivella e qualcuno indicherà la macchia lasciata dallo stivale del buon vecchio Babbo Natale, tu cosa durai, piccolo tesoro?









Arrivederci, ma solo per qualche minuto, fino a che scenderò sulla terra e suonerò il campanello della cucina. Il tuo caro Babbo Natale che qualcuno a volte chiama anche " l'Uomo della Luna "





5 commenti:

  1. Più di tutto mi hanno colpito le bellissime illustrazioni che danno un senso di calore e di serenità familiare, attorno a un albero addobbato e carico di regali.
    Anche la lettera è molto carina. un saluto

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  2. Non l'avevo mai letta. Bellissima!!!

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  3. E' un'idea organizzare dei viaggi sulla luna per andare a dare un'occhiata anche alla residenza extraterrestre di Babbo Natale, certo si impiegherebbe un po' di tempo, ma ne varrebbe la pena!
    Ciao Antonella, gioco con la fantasia almeno a Natale, un abbraccio !

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  4. bellissima!!! in alcuni tratte è davvero divertente, povera bambina quante cose deve fare, ricordarsi e dire a George di fare ahuahuahua Il top è che nn avrà la cucina e deve ogni notte salutare Fiocco di neve che è la sua rivale ahuahuahua Però è una bella idea per rendere i bambini sensibili e pronti a rinunciare a qualcosa per chi ne ha bisogno
    un bacione

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  5. ma è bellissima, fantastiche anche le immagini.

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")