sabato 22 ottobre 2016

Italia micia: in viaggio per piacer del gatto





Non un felino qualunque, ma la gatta di Francesco Petrarca sul grembo al momento della morte nel 1374. Tanto che il proprietario della casa, Girolamo Gabrielli, nel 1500, anticipando le moderne campagne pubblicitarie, fece mettere nelle stanze del poeta scomparso una gatta imbalsamata, ancora oggi gelosamente custodita con una lapide latina opera di Antonio Querenghi. E seppur immutato il potere evocativo che la casa suscita in sè, il felino del Petrarca è la principale attrattiva di Arquà.
Questo è solo uno dei 17 luoghi gatteschi d'Italia contenuti nella Guida di viaggio per gattofili di Barbara Bellinelli









Da Nord a Sud per esplorare il misterioso mondo delle piccole tigri, oggetti di culto da parte dei pagani ed assenti nella Bibbia, trovano difficilmente spazio tra gli autori cristiani, se non per ricordarci le loro abilità di cacciatrici.
Nella scultura romanica e gotica l'unico esempio di gatto pietrificato è rappresentato dalla Cattedrale di Bitonto. Una bifora della facciata esterna ha come altorilievo un gatto, anche se assai stilizzato.









Per trovarne un altro di pietra occorre andare alla villa Medicea di Castello a Firenze, nello zoo pietrificato diretto dal Vasari.








Nella Pinacoteca di Bologna invece troviamo il bellissimo dipinto Donna con rosa e gatto
una tra le più seducenti raffigurazioni femminili dell'artista Giuseppe Maria Crespi, dello Lo Spagnolo, che usa le spine e gli artigli per mettere in guardia dai pericoli dell'amore.













Altro quadro con gatto che si può visitare a Bologra, nella Fondazione Zeri, è del maestro della Pala Sforzesca, Madonna con Bambino e gatto del XV secolo.








Mentre bisogna spingersi fino a Firenze per ammirare altri felini di Crespi: La famiglia del pittore
( l'animale gioca con uno scaldino ) e la Donna che lava i piatti (( il gatto dorme davanti al camino ),
conservati alla Galleria degli Uffizi. Qui è esposta anche la Madonna della gatta  dipinta da Federico Barocci nei primi anni del Seicento ed è considerata un capolavoro dell'artista e della pittura italiana tardo cinquecentesca. Questo quadro ha avuto una fortuna alterna, spesso al centro di dibattiti religiosi. La Chiesa non deve aver gradito il primo piano occupato da un gatto in asse con il Bambino.





















Ha fatto discutere anche l'Annunciazione di Lorenzo Lotto, da visitare al Museo Civico Villa Colloredo Mels a Recanati, datata 1543. Tra l'inginocchiatoio sul quale è posata la Vergine, la clessidra appoggiata allo sgabello, i libri sullo scaffale fa capolino un micio al centro della scena, spaventato anch'esso dall'arrivo inaspettato dell'Angelo.














Chi vuole immergersi in un paese totalmente felino, deve fare un salto a Brolo: vi guiderà un simpatico musetto di micio disegnato sulla segnaletica lungo la strada sulla sponda occidentale del lago d'Orta, in Piemonte. La piccola frazione cusiana porta con sè la memoria di quanto accaduto nel suo passato più remoto, quando gli abitanti ingaggiarono un nutrito gruppo di gatti per liberarsi dei topi che infestavano il borgo. Fu così che il felino divenne simbolo e mascotte di Brolo, tanto che ancora oggi fa bella mostra di sè su piastrelle e murales.













E se vicino a Piazza Venezia, a Roma, c'è Via della Gatta, il cui nome viene da una piccola statua in marmo a grandezza naturale di un micio, la leggenda narra che proprio all'angolo con Palazzo Grazioli e palazzo Pamphili, una gatta in carne e ossa scorse un bambino sporgersi pericolosamente da un cornicione e iniziò a miagolare per attirare l'attenzione della madre che lo mise in salvo.
Si narra anche che, nella direzione dell'animale, posto sul primo cornicione dei palazzi dovrebbe essere sepolto un tesoro, ma finora nessuno è riuscito a trovarlo.









Saranno i siti egiziani, saranno le molte gattare presenti che si occupano di nutrire e curare i tanti randagi, ma nella Capitale esistono numerose tappe feline. Non a caso fin dall'inizio del Novecento i gatti romani furono alimentati con un contributo del Comune che tra le sue voci di bilancio recitava appunto" Trippa per gatti ". Questo fino al 1931, quando l'allora Sindaco Ernesto Nathan per far quadrare i conti, tagliò e la trippa scomparve dal bilancio. E si iniziò a dire " Nun c'è trippa pe' gatti "









Bisogna spingersi fino a Napoli , al Museo Archeologico Nazionale, per vedere il famoso mosaico Xenia proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei, il soggetto è un gatto colto mentre afferra un volatile.









Altra tappa gattesca partenopea è il Chiostro del Monastero di Santa Chiara>: le colorate maioliche del Settecento sono animate dalle stupende tigri in miniatura e da una suora gattara che le nutre.









Altro itinerario interessante:l'Accademia dei Gatti Magici fondata nel 1984 da Giordano Alberghini, è un centro di diffusione della cultura del gatto, con una biblioteca chiamata Felinoteca e una Pinacoteca Felina che raccoglie quadri, disegni, incisioni, sculture, ceramiche con il " tigrotto ".








Su Pallosu, in questo microscopico borgo in provincia di Oristano, la popolazione felina supera di gran lunga il numero di abitanti umani. I gatti qui amano la spiaggia e sdraiarsi vicino alla battigia. Lo fanno dal 1947, è documentato. Sono possibili visite guidate di trekking e di cat watching.









Tour per piccoli gruppi anche nella Venezia piena di gatti, famosi da tempi storici. Si ricordano la gatta del Doge Francesco Morosini, che lo seguiva dappertutto, e il gatto dell'ottocentesco Caffè dei Frari, zona San Polo, di fronte alla facciata principale della chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Questo gatto, famoso, per la sua bellezza, si chiamava Ninni e visse 14 anni. Quando morì, nel lontano 1894, ebbe l'onore di una scultura commemorativa.












Imperdibile la Cena in casa Levi ( rivisitazione dell'Ultima Cena ) di Paolo Veronese, del 1573, al Polo Museale del Veneto. Con il gatto sotto la figura di Cristo.
Un capolavoro!





( Immagini dal web )






20 commenti:

  1. Stupendo!!!
    Ok, il mosaico di Pompei è forse il più famoso in assoluto... gli altri sono meravigliosi!
    Sai che nella chiesa dove sono stato battezzato... in un quadro sacro... appare proprio un gatto in una scena domestica?

    Moz-

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    1. Allora possiamo tranquillamente dire che sei stato battezzato in una chiesa che contiene una grande particolarità...e credo che questo, magari unito ad un po' di esoterismo, ti piaccia molto.
      Ciao, un abbraccio.
      Antonella

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  2. Molto carino questo post che ho apprezzato particolarmente per il mio amore per i gatti. Conoscevo già la spiaggia di Su Pallosu, dove i gatti scendono in spiaggia, non perchè ci sia stata ma per aver letto degli articoli a riguardo. Molto carini i dipinti, quel Gesù Bambino con il micetto e la donna con la rosa e il gatto !! Un saluto

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    1. Anch'io ho trovato particolarmente belli i dipinti che sono piaciuti a te...e poi trovo strepitosa La cena in casa Levi.
      Ciao, un abbraccio.
      Antonella

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  3. Post favoloso! Anche se ho in casa un piccolo quadro in cui compaiono anche due gatti, non pensavo ci fossero tanti dipinti importanti con i gatti. Grazie.
    Felice fine settimana, un abbraccio
    enrico

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    1. Ciao Enrico, in realtà non lo pensavo nemmeno io, li ho incontrati leggendo e cen'è veramente tanti.
      Ciao, felice settimana.
      Antonella

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  4. Cara Antonella, un post dedicato hai gatti!!! Ben fatto, non immaginavo ci fosse tante località con dipinti e sculture di gatti, addirittura nelle grandi ville signorili d'Italia.
    Ciao e buon fine settimana con un abbraccio e un sorriso:) sorridere fa bene!
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, ce ne sono davvero tantissimi. Sono contenta che il post ti sia piaciuto, un itinerario insolito per viaggiare attraverso la nostra bellissima Italia.
      Antonella

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  5. I gatti sono affascinanti e misteriosi; complimenti per questo bel post.
    Saluti a presto.

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    1. Grazie Vincenzo! Vero, quanto mistero nello sguardo di un gatto!
      Ciao, a presto.
      Antonella

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  6. Bellissimo questo post e il libro di cui parli!! Da buona gattofila dovrò proprio procurarmelo e organizzare tante gite "gattose"...! Buon weekend!

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    1. Eh sì, credo proprio che sia un libro che non puoi farti mancare!
      Ciao, buona settimana.
      Antonella

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  7. Fantastico questo dedicato al più misterioso degli animali che da sempre affascina l'uomo.
    Cantato da poeti e venerato come un dio dagli egizi, il gatto ci irretisce col suo magnetico sguardo.
    Un abbraccio!

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    1. Sì, sguardo magnetico ed affascinante, portamento pieno di dignità...ha tutte le carte in regola per essere, tra gli animali, davvero un dio.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  8. Ciao
    bellissimo post. Io conosco Marina dell'Accademmia dei gatti magici, è una splendida persona.
    Messo tra il post più bello visto la settimana scorsa. http://haylin-robbyroby.blogspot.it/2016/10/top-of-post-24-ottobre-2016.html

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    1. Grazie Roberta, mi fa sempre piacere quando scegli uno dei miei post!
      Ti auguro una felice settimana.
      Antonella

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  9. Da RobbyRoby sono arrivata a te. Bellissimo post sui gatti che adoro. Grazie veramente per questi itinerari. ^_^

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    1. Grazie per essere passata e per aver letto il mio post e benvenuta in questo piccolo spazio...e grazie a Roberta che ci segnala sempre cose interessanti. Passo a trovarti!
      Buona giornata.
      Antonella

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  10. Bellissimo questo post gattesco . particolare .....
    Questo libro farebbe il caso mio !
    Buona serata ed a presto

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    1. Sì, si può dire che è un nuovo modo di fare turismo!
      Buona serata.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")