E con oggi finisce il nostro viaggio nelle Isole Borromee, dunque, vi ho raccontato della mattinata trascorsa sull' Isola Madre con i suoi splendidi giardini, del pranzo e della passeggiata nella caratteristica Isola dei Pescatori ed ora non ci resta che approdare nella più sontuosa delle tre isole Borromee, l'Isola Bella.
L'Isola Bella si presenta come una compatta scenografia - con il parco a terrazze digradanti verso il lago e ornate di statue e il grandioso palazzo barocco che si allunga nel verde. La sua sagoma richiama quella di una nave, a simbolo e gloria dell'illustre famiglia principesca, e , in tutto il suo insieme vero teatro sull'acqua, è stata concepita come un concentrato di meraviglie, secondo i dettami dello spirito barocco..
La grande impresa della trasformazione di un nudo scoglio in " Isola delle meraviglie " iniziò all'inizio del 1500 quando la sua stupenda posizione sedusse Lancellotto Borromeo che nel primo decennio del secolo si adoperò per assicurarsi la proprietà del luogo.
Lancellotto morì nel 1513 senza aver potuto portare a termine il progetto, che venne ripreso nel secolo successivo da Giulio Cesare Borromeo, il quale, preso possesso di parte dell'isola, iniziò con entusiasmo a disporre i piani per edificarvi un palazzo. Anche questa volta la morte troncò l'iniziativa.
La stasi fu però temporanea. Il fratello di Giulio Cesare, Carlo III, continuò l'opera, imprimendovi la spinta decisiva e inserendovi una nota squisitamente romantica: innamoratissimo della moglie Isabella D'Adda, che aveva sposato nel 1612, volle infatti dedicare a lei l'impresa, e cambiò nome all'isola, chiamandola con il nome della consorte, Isabella.: dizione che con il passare del tempo si trasformò in Isola Bella.
Dopo la morte di Carlo i lavori vennero continuati dal figlio minore, Vitaliano, che finalmente nel 1671, dopo due decenni di indefesso lavoro che gli guadagnarono il nome di fondatore dell'Isola Bella, portò a termine l'impresa.
Il grande sogni dei Borromeo aveva preso forma.
Era una forma stupefacente, di enorme interesse architettonico e paesistico. La parte più fantasiosa è il giardino, immensa " piramide " di dieci terrazze sovrapposte in ordine decrescente: quintessenza e spettacolare esaltazione, in un ambiente naturale d'eccezione,, del tradizionale giardino all'italiana, basato su trasformazioni architettoniche del terreno, su disposizioni geometriche delle essenze vegetali e sull'accurata distribuzione di emicicli, ninfei grotte, fontane, statue.
Concepito come la poppa di una nave gigantesca costituita dall'intera isola, il giardino s'innalza dal lago con una serie di spalti degradanti, rivestiti di alearius e dominati dall'unicorno rampante, stemma dei Borromeo..
Meno spettacolare all'esterno, ma ricchissimo all'interno è il palazzo. Anche qui il gusto barocco, tipicamente teatrale, ha lasciato ampie tracce,Il palazzo è costituito da un corpo centrale e da altri laterali che si allungano in tre direzioni e racchiude una collezione di dipinti, arazzi e mobili antichi di grande pregio
L'ambiente più sorprendente è il " salone delle feste " ricoperto da una grande cupola e affacciato sul lago, seguono la camera da letto che accolse Napoleone, la neo classica Sala da ballo,, la Sala del Trono e la Sala degli Arazzi che ospita tappezzerie fiamminghe seicentesche raffiguranti la leggenda del liocorno.
Il palazzo custodisce anche una preziosa pinacoteca, disseminata nelle varie sale: spiccano le tele sei - settecentesche di Luca Giordano, del Cerano, di Giambattista Tiepolo, di Annibale Caracci e di Francesco Zuccarelli.
Scendendo negli ambienti sotterranei ci attende una sorpresa
le sei sale inferiori del palazzo, conosciute come " grottesche ": un fantasioso mondo acquatico, con pavimenti e pareti incrostati di ciottoli, conchiglie, forme marine e immersi in una luce dai riflessi glauchi, provenienti dalle grandi finestre a filo lago.
Dalle grotte si accede direttamente al giardino che, come ho detto, è un vero spettacolo.
Bellissima passeggiata tra statue, e fiori, tra l'azzurro del lago e quello del cielo.
Sicuramente uno scenario superbo alla realizzazione del quale hanno concorso i più importanti artisti attivi a Milano nel XVII secolo. Non esiste, tuttavia, un artefice a cui si possa legare in modo particolare la realizzazione.
In realtà i veri progettisti dell'opera furono i veri esponenti della famiglia Borromeo che nel corso del tempo hanno trasformato la piccola isola di pescatori in una impressionante dimostrazione dell'importanza, del gusto della raffinatezza della famiglia. Iscrivendo nel contempo a serrate lettere gotiche, dovunque nella villa, il loro orgoglioso motto: humilitas.
Prima dell'uscita la bella serra dove vengono coltivate varie specie di orchidee
Ed infine un Gift Shop di altissimo livello e di gran classe...e come resistere...
ho comprato una pallina con i fregi del palazzo per l'albero di Natale e mio marito mi ha regalato un bellissimo foulard in seta firmato dalla Casa Borromeo, anche questo con i fregi del palazzo e al centro uno dei dipinti della pinacoteca, nel mio caso un dipinto di Francesco Zuccarelli
Insomma, una giornata davvero indimenticabile...
Dopo la morte di Carlo i lavori vennero continuati dal figlio minore, Vitaliano, che finalmente nel 1671, dopo due decenni di indefesso lavoro che gli guadagnarono il nome di fondatore dell'Isola Bella, portò a termine l'impresa.
Il grande sogni dei Borromeo aveva preso forma.
Era una forma stupefacente, di enorme interesse architettonico e paesistico. La parte più fantasiosa è il giardino, immensa " piramide " di dieci terrazze sovrapposte in ordine decrescente: quintessenza e spettacolare esaltazione, in un ambiente naturale d'eccezione,, del tradizionale giardino all'italiana, basato su trasformazioni architettoniche del terreno, su disposizioni geometriche delle essenze vegetali e sull'accurata distribuzione di emicicli, ninfei grotte, fontane, statue.
Concepito come la poppa di una nave gigantesca costituita dall'intera isola, il giardino s'innalza dal lago con una serie di spalti degradanti, rivestiti di alearius e dominati dall'unicorno rampante, stemma dei Borromeo..
Meno spettacolare all'esterno, ma ricchissimo all'interno è il palazzo. Anche qui il gusto barocco, tipicamente teatrale, ha lasciato ampie tracce,Il palazzo è costituito da un corpo centrale e da altri laterali che si allungano in tre direzioni e racchiude una collezione di dipinti, arazzi e mobili antichi di grande pregio
L'ambiente più sorprendente è il " salone delle feste " ricoperto da una grande cupola e affacciato sul lago, seguono la camera da letto che accolse Napoleone, la neo classica Sala da ballo,, la Sala del Trono e la Sala degli Arazzi che ospita tappezzerie fiamminghe seicentesche raffiguranti la leggenda del liocorno.
Il palazzo custodisce anche una preziosa pinacoteca, disseminata nelle varie sale: spiccano le tele sei - settecentesche di Luca Giordano, del Cerano, di Giambattista Tiepolo, di Annibale Caracci e di Francesco Zuccarelli.
Scendendo negli ambienti sotterranei ci attende una sorpresa
le sei sale inferiori del palazzo, conosciute come " grottesche ": un fantasioso mondo acquatico, con pavimenti e pareti incrostati di ciottoli, conchiglie, forme marine e immersi in una luce dai riflessi glauchi, provenienti dalle grandi finestre a filo lago.
Dalle grotte si accede direttamente al giardino che, come ho detto, è un vero spettacolo.
Bellissima passeggiata tra statue, e fiori, tra l'azzurro del lago e quello del cielo.
Sicuramente uno scenario superbo alla realizzazione del quale hanno concorso i più importanti artisti attivi a Milano nel XVII secolo. Non esiste, tuttavia, un artefice a cui si possa legare in modo particolare la realizzazione.
In realtà i veri progettisti dell'opera furono i veri esponenti della famiglia Borromeo che nel corso del tempo hanno trasformato la piccola isola di pescatori in una impressionante dimostrazione dell'importanza, del gusto della raffinatezza della famiglia. Iscrivendo nel contempo a serrate lettere gotiche, dovunque nella villa, il loro orgoglioso motto: humilitas.
Prima dell'uscita la bella serra dove vengono coltivate varie specie di orchidee
Ed infine un Gift Shop di altissimo livello e di gran classe...e come resistere...
ho comprato una pallina con i fregi del palazzo per l'albero di Natale e mio marito mi ha regalato un bellissimo foulard in seta firmato dalla Casa Borromeo, anche questo con i fregi del palazzo e al centro uno dei dipinti della pinacoteca, nel mio caso un dipinto di Francesco Zuccarelli
Insomma, una giornata davvero indimenticabile...
In un luogo così bello e incantevole le vacanze possono essere solo. vacanze da sogno
RispondiEliminaCiao buona giornata
Sì, queste isole più che un luogo sono un sogno.
EliminaCiao, felice giornata.
Antonella
SONO STUPENDE! Sorprendenti ed inaspettate le grottesche. Hai fatto un bel post molto documentato. Vedo che il pavone c'è sempre :-)
RispondiEliminaFelice settimana, un abbraccio
enrico
Sì, stupende è l'unico termine che si può usare e ancora non riesce ad esprimere tutto l'incanto di queste isole. Le grottesche, le grandi sale, la biblioteca, i giardini è davvero tutto sorprendente...anche i pavoni che ci sono ancora.
EliminaUn abbraccio.
Antonella
Eh sì una vera meraviglia!! Che bella senza tuo caos dei turisti! Pensa io la 1 volta in cui sono stata da quelle parti ero incinta di 3 o 4 mesi ben 29 anni fa! Non ha perso il suo fascino quel luogo. Brava belle foto
RispondiEliminaGrazie, sono contenta che ti sia piaciuto...29 anni...forse sarebbe ora di tornare ad immergersi in questa meraviglia!
EliminaTi auguro una serena giornata.
Antonella
Questa isola, qualche settimana fa, non ho fatto in tempo a vederla. Peccato perchè è bellissima ! Ci tornerò !!! Ciaooo
RispondiEliminaCiao Mirtillo, sì, devi assolutamente tornare...diciamo che ti sei persa il gran finale ed il recupero è d'obbligo.
EliminaCiao, a presto.
Antonella
che meravigliaaaa!!! Antonella è bellissima quest'isola wooow...
RispondiEliminaora vado indietro nel tempo per vedere il resto ;)
baci
Già, è davvero bellissima e ci tenevo tanto che tu la vedessi, chissà, magari un giorno riuscirò a fartela vedere dal vero.
EliminaUn bacione.
Antonella
un luogo di incanto!!!!! grazie per questo bellissimo reportage e grazie per il tuo dolce commento al mio blog Lory
RispondiEliminaGrazie a te Lory, per me è un piacere passare dal tuo blog.
EliminaA presto.
Antonella
Luoghi che vorresti essere li per vivere serenamente cara Antonella!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un abbraccio e un sorriso:) sorridere fa bene!
Tomaso
Ciao Tomaso, hai ragione, sono luoghi dove vivere ins erenità sembra più facile.
EliminaUn caro abbraccio.
Antonella
Mamma mia che bello!!
RispondiEliminaNon sapevo esistess un luogo così, che poi mi piace perché fonde natura (bellissima) a creazioni dell'uomo (altrettanto belle)
Moz-
Eh sì, è proprio bello, anzi sono proprio belle perchè queste isole sono tre, una più bella dell'altra. La tua osservazione poi ne coglie l'essenza opera della natura e opera dell'uomo che si integrano in modo armonico.
EliminaCiao, felice giornata.
Antonella
Grande post, una vera meraviglia, i miei complimenti!
RispondiEliminaUn abbraccio da Beatris
Grazie Beatris, un abbraccio affettuoso.
EliminaAntonella