mercoledì 9 dicembre 2015

Aspettando Natale, Finlandia: Il Natale degli uccellini





Le piramidi del Louvre si accendono dando luce alla piazzola sovrastante, un cane randagio si ferma ad ammirare la sua città mentre la piccola stella sposta nuovamente il suo sguardo verso Champ de Mars ove i nostri bambini continuano la loro notte magica.
<<Caroline, la tua mamma è proprio furba! Che bella idea ha avuto, quasi quasi lo faccio anch'io. Si si, bisogna far tesoro delle cose che scopriamo dagli altri>> Afferma Boris sorridente.
<<Dalle mie parti i doni non vanno messi nelle scarpe ma nelle calze, ma non quelle nostre che sono piccoline>>. Spiega Michele 5 anni.
<<Si, ma le cose cambiano. Non siamo tutti uguali. Noi siamo diversi, Ludmilla è bionda con gli occhi chiari. Ines ha i capelli neri e la pelle olivastra. Guardate gli occhi di Akira, sono a mandorla. Io credo che come siamo diversi noi sono diversi anche i mondi nei quali viviamo>> Afet, una bambina Turca di 8 anni, guarda i suoi amici aspettando una risposa.
<<Si, è vero!!! Siamo diversi noi, le nostre città, le nostre strade, le cose nelle quali crediamo...ma...un po' siamo anche simili...abbiamo delle cose simili e anche delle cose uguali!!!>> Liz prende la mano di Tom e poi quella di Merita.
<<Si, abbiamo anche cose uguali pensa ai biscotti e anche a Topolino, piace anche a voi vero? Tipo mia sorella ama Masha e l'orso, nelle vostre nazione lo trasmettano come cartone? oppure ... il gelato!!!>> Rafika, sorride contenta e stringe anche lei la mano ai suoi compagni.
<<Certo!!! Il mio fratellino lo vede sempre. Si, siamo uguali e diversi ma è bello cosi. Io voglio scoprire un'altra storia, chi vuole raccontarla? >> Chiede Erik, un bambino norvegese dallo sguardo scintillante.
<<Se volete vi racconto la mia di storia!>> Yannis si alza e si posizione al centro della scena, tutti lo guardano attenti e curiosi pronti a scoprire una nuova tradizione e un'altra fiaba.









" Cip!" cinguetto l'uccellino, volando da un alto albero giù fino
 al davanzale di una finestra.

Nella casa la luce era accesa e dei bambini correvano qua e là.
All'uccellino quella luce faceva sentire più caldo, invece fuori il freddo era
già intenso e la neve scendeva in larghi fiocchi gelidi.

Con la neve, non sarebbe stato facile trovare qualche cosa da mangiare!
" Cip!" L'uccellino si avvicinò ancora di più alla finestra, per vedere meglio e sentire
il calore di quella luce attraverso il vetro.

Nella stanza una famiglia era impegnata ad addobbare un grande albero
con festoni e palline luccicanti.

" Ormai non manca molto a Natale! Chissà quanto starà lavorando Babbo Natale
a Korvatunturi? " diceva il bambino.

" Che cos'è Korvatunturi?" chiedeva un altro.
" Come fai a non saperlo? E' una montagna dove vivono Babbo e Mamma Natale,
con tutte le loro renne ed elfi che li aiutano! E' una montagna con tre orecchie
dove arrivano i messaggi da tutto il mondo!"

" Davvero?! Ma, se sappiamo dove sta, perchè non andiamo a trovarlo? "
" Certo che non sai proprio niente! Perchè l'entrata della montagna è segreta e 
nessuno è ancora mai riuscito a scoprire dov'è! "

" Cip! " l'uccellino guardava e ascoltava, con le piume gonfie gonfie 
per stare più caldo. Sembrava una gran bella cosa il Natale!

Qualche istante dopo la porta si aprì di colpo e Cip volò via spaventato:
il padre dei bambini uscì portando un grosso covone profumato, pieno di semi appetitosi!

" Anche gli uccellini devono festeggiare il Natale! " spiegò ai bambini
che lo guardavano da dietro la porta. Sistemò il covone 
in un angolo riparato e rientrò in casa scrollandosi via la neve.

Cip si avvicinò saltellando a quel dono inaspettato: che profumino!
Lanciò qualche cinguettio di richiamo, poi si mise a becchettare avidamente,
presto raggiunto da altri uccellini.

La famiglia li guardava dalla finestra:
" Hyvaa Joulua! Buon Natale , uccellini! "








La fiaba è finita, i bambini continuano a stringersi le manine quasi a volersi dare coraggio uno con l'altro...coraggio per cercare di cambiare questo mondo dei grandi che nel loro costoso ristorante
continuano a parlare, parlare e, in fondo, a non dire niente.
Solo ora, che i bambini si stanno chinando, ci rendiamo conto che davanti ad ognuno di loro è posato
un foglio bianco e adesso vediamo le loro testoline, nere, bionde, castane, chine su quei fogli e i loro
visini intenti mentre scrivono poche parole. Piccoli pensieri di pace.
Quando finiscono di scrivere le loro manine tornano a stringersi e loro restano assorti ad osservare
i fogli sulla leggera corte di neve che ricopre lo spiazzo. Improvvisamente un delicato refolo di vento
soffia su di loro e porta via con sè  i fogli che salgono in cielo come fossero farfalle luminose e raggiungono
la stellina che sorride con dolcezza.
In silenzio, anche questa notte i bambini si alzano e si avvicinano al grande albero dove brillano già
molte candeline e ognuno di loro ne depone un'altra tra i rami...per ricordare chi non c'è più.





Per le vittime degli attentati di Parigi: Giroud Mathieu,  González Juan Alberto, Gonzalez Nohemi,
 Hoche Mathieu,
 Houd Djamila,  Jaimez Michelli Gil, Jozic Milko,  Elif Dogan Lausch Mauduit Cedric,
Mosser Marie, Perez Manu,  Prevost Francois,  Prenat Caroline,  Ribet Valentin,
San Martin Patricia, Ricardo NunezSahbi Kheireddine, Salines LolaThome Eric,
Valle Luis Felipe Zschoche, Christofe FoultierRomain DunayFrank PitiotFrederic Heminot



Per le vittima dell'attentato all'aereo russo: Yulia Buleiva, Kristina Krylova, Mikhail Krylov, Svetlana Krylov,
Natalia Donilova, Aleksandra Chernova
Alexander Alexandrov, Andrey Amosov, Viktor Anisinorov, Eugenia Vinigradiskaja,
Armen Vishnyov, Anna Volshenkova, Yulia Volkova, Dimitri Firin, Alina Gaydamak, Elena Galonova







( Clicca qui per andare da Audrey e leggere la fiaba del bambini greco ) )



Questo post è dedicato al nonno di Audrey che ci ha lasciati .




4 commenti:

  1. Grazie per queste bellissime fiabe che ci riportano indietro nel tempo, alla nostra infanzia, quando i tempi erano più sereni e il Natale era molto più sentito di ora. Mi unisco a te nel ricordo e nella preghiera per tutte le vittime del terrorismo.Un saluto

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    1. Ciao, l'idea è proprio quella di regalare un attimo di serenità e anche di riflessione su quello che sta accadendo.
      A presto, buona giornata.
      Antonella

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  2. Essere uguali nella diversità è meraviglioso, arricchisce tutti e apre la mente; molto dolce la fiaba che invita a pensare anche agli altri; buona serata Antonella!

    P.S. Tutto bene per il racconto di domani, ciao!

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    1. Ciao , grazie! Chissà se mai riusciremo ad assere tutti i uguali conservando le nostre diversità? E' il mio augurio per questo Natale.
      Ti auguro una serena giornata.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")