sabato 26 ottobre 2013

Gran Bollito Storico Rinascimentale Piemontese






Esistono tre grandi piatti nella tradizione piemontese:
 il Bollito misto, la Finanziera, ed il Fritto misto.
 Piatti antichi, ma fatti ancor oggi, cari al nostro mangiare festivo ed amicale.



Parliamo del Gran Bollito

A partire dal primo novecento, il bollito è un piatto solenne.
E’ un piatto indicato nei grandi raduni familiari, nei banchetti fra amici, ma non va sottovalutato;
come tutti i grandi piatti apparentemente semplici e banali,
 il bollito nasconde numerosi accorgimenti indispensabili per una buona riuscita.
Innanzi tutto la scelta della carne: bue adulto, ben frollato e "mostoso" (non troppo magro, con venature di grasso bianco e morbido)
come già detto questo piatto richiede molta cura e alcune avvertenze per la cottura che,
se trascurate, lo possono trasformare in un piatto insignificante.
 La principale di queste è quella di inserire la carne nell’acqua in ebollizione tumultuosa e non a freddo. Ricordiamo inoltre che, sempre per preparare un buon lesso,
 bisogna che l’acqua sia salata nella giusta proporzione e cioè 7 grammi di sale per ogni litro di acqua,
in caso contrario, si verificherebbe la rapida fuoriuscita dei sali contenuti nella carne
 che di conseguenza resterebbe insipida e filosa.







Vittorio Emanuele Il, quando era Principe di Savoia in attesa del trono,
scappava dalla Corte di Torino «per lui bigotta e noiosissima dove era costretto a recite di devozioni, a portare rigide uniformi dai colletti alti e duri, e a mangiare male, cattivi brodetti magri e speziati, alla maniera della corte di Vienna»
 e andava spesso  a Moncalvo, con tre scopi:
andare a caccia, fruire di spicciativi amori con villanelle compiacenti e fare con gli amici
allegre mangiate di Bollito, generosamente accompagnato da Barbera.
 L'Accademia Italiana della Cucina ha ricostruito la ricetta chiamandola del
 Grande Bollito Storico Risorgimentale Piemontese.
 Occorre anzitutto «un soggetto adatto»:  di razza piemontese, «della fassone» o «della coscia»
o «dal culo triplo», ben alimentato, di buon carattere, tranquillo,
 che non abbia mai lavorato né.. .fatto sport «questo dice, per ridere, ma non del tutto, l'Accademia».
 La carne, ben frollata, va cotta tutta immergendola in acqua già bollente,
 poco salata «si ritocca alla fine», con dentro il mazzo dei profumi
«rosmarino, aglio, lauro, sedano, cipolla, gambi di prezzemolo»
e tirata su al momento del servizio.







Il segreto dei sette tagli

Il Bollito si compone di 7 Tagli: groppa o capocollo o tenerone, gamba o stinco, pancia o scaramella o biancostato o grasso- magro, culatta, cappello da prete o «arrosto della vena» o sottopaletta, punta col suo fiocco, infine la Rolata «copertina di petto arrotolata e legata su un ripieno di lardo o prosciutto, salame cotto, due uova e una carota intere, erbe aromatiche e pepe, che viene poi tagliata a fette».
In pentole diverse si cuociono invece i 7 ammennicoli od ornamenti
- che sono pure carne, anzi sono loro che fanno il vero Bollito tipico -
vale a dire la Testina «completa di musetto, orecchio ed occhio, bocconi del buongustaio»,
 la Lingua, lo Zampino, la Coda «è buonissima, inoltre fa il brodo gustoso e perfetto»,
la Gallina, il Cotechino e la Lonza
«una copertina di petto grassa arrotolata sui suoi aromi, e arrostita a fuoco forte,
unico pezzo arrosto che fa parte del Bollito!».
 Si va a tavola e subito - dopo appena qualche pezzo di cacciatorino per far la bocca al primo Barbera - viene servito il gigantesco Bollito caldo e fumante,
 distribuito in 14 pezzi per ciascun commensale, si intende in due o tre riprese, e salvi i generosi bis.
 Sul tavolo, grosso pane di campagna a fette, e sale grosso che va sparso nel piatto sui tocchi di carne calda, ripulendoli poi col coltello.







Ci voglio 7 «bagnetti» e sette contorni
Il grande «piatto unico» va completato con i suoi 7 bagnetti e 7 contorni.
Qualcuno dice che si dovrebbero aggiungere: «7 appetiti»!
 Se questo favoloso Bollito va ordinato e predisposto per tempo,
 più facilmente si può fare quello sui 3 tagli e 3 ammennicoli, con 3 contorni e 3 bagnetti,
che può essere piatto di tutte le domeniche.
Allora i 3 bagnetti saranno quello verde rustico
 «trito di aglio, prezzemolo, acciuga, mollica bagnata nell'aceto, olio e una punta di spagnolino»,
il bagnetto verde raffinato «gli stessi ingredienti con meno aglio, in più capperi, uovo sodo,
qualche sottaceto tritato e qualche erbetta odorosa dell'orto» e il bagnetto rosso
di tomatiche cotte «con alloro, zucchero, aceto e poca senape».
 I contorni indispensabili sono le patate bianche lesse
«che ognuno potrà schiacciarsi nel piatto a suo piacere, con burro fresco e con buon olio,
disponibili in tavola»,
gli spinaci al burro con o senza acciuga,
una insalata di cipolle rosse lesse in aceto, ben croccanti.
Vino, solo buon Barbera, che io preferisco invecchiato
. Dopo tanto bollito, è finita, viene solo il dolce!








Antico Gran Bollito Misto Piemontese

Sette tagli di carne:

Capocollo o Tenerone
Stinco
Scaramella
Culatta o Scamone
Cappello da prete o Arrosto della vena
Punta col suo fiocco
Noce

Sette frattaglie:

Lingua
Testina con musetto
Coda
Zampino
Cotechino
Gallina o Cappone
Rollata o Lonza

Sette salse:

Salsa verde ricca
Salsa verde rustica
Salsa rossa
Salsa al cren
Salsa cugnà
Salsa al miele
Mostarda


In certe parte del Piemonte alcune vengono sostituite o aggiunte alle 7, che sono:

Salsa pearà
Salsa peverada

Sette accompagnamenti:

Cipolline al burro o insalata di cipolle rosse
Patate lesse
Rape lesse
Foglie di verda al burro
Zucchini al burro
Finocchi al burro
Carote lesse

Per il brodo:
Acqua
Carote
Cipolle
Sedano
Aglio
Sale
Rosmarino
Pepe nero
un sacchetto di Fieno












*******************



Iniziamo la lunga spiegazione della cottura di questo magnifico piatto unico e conviviale.

Innanzitutto sfaterò subito il detto" Buon bollito vien da sè buon brodo"
NO!


Regola principale da apprendere è che:

Per ottenere un buon brodo ( qualsivoglia sia la carne che si usa o il taglio) bisogna immergere la carne,
 le verdure e gli aromi in acqua fredda a proseguire poi la cottura.

Per ottenere un buon bollito, bisogna immergere la carne a liquido in bollitura, mai prima,
così facendo le proteine della carne e i suoi nutrienti non verranno rilasciati nel liquido







Tenete presente che, o avete una cucina industriale, o dovrete cuocere i vari pezzi a tempi alterni,
primo perchè i vari componenti non vanno cotti tutti nella stessa pentola,
secondo perchè i pezzi di carne non sono così piccoli e quindi dovranno essere messi in pentole adeguatamente grandi, terzo perchè ogni pezzo ha tempi di cottura differenti.

I componenti dovrete dividerli così:

Una/due pentole per cuocere i sette tagli di manzo assieme alla coda.
Una pentola per cuocere la lingua.
Una pentola per cuocere la testina.
Una pentola per cuocere la gallina o il cappone.
Una pentola per cuocere il cotechino assieme allo zampino.
Una casseruola per arrostire la rollata.

Ricordatevi che per prepararlo, ci vorrà moltissimo tempo, parecchie ore.

Iniziate pulendo da parti dure e fibrose, da legamenti e ossa sbriciolate i vari pezzi di carne;
 legateli con il filo da cucina.
Fiammeggiate la gallina /cappone, legategli le zampe.
Preparate la rollata stendendo il pezzo di petto, dovrà essere ben grasso,
ricopritelo con delle fette un pò spesse di prosciutto cotto, sale e rosmarino e aglio schiacciato e spalmato.
Arrotolatela su se stessa e legatela con del filo da cucina in modo che in cottura non vada ad aprirsi.







MANZO: 3h1/2 tempi differenti per ogni pezzo
In una pentola a bordi molto alti, versate abbondante acqua fredda e aggiungetevi:
Le carote, le cipolle,il sedano, l'aglio,il rosmarino, alcuni grani di pepe e
 se riuscite a trovarlo, un sacchettino di garza con del fieno secco dentro.
Portate a ebollizione e lasciate bollire per circa 20 minuti.
A questo punto aggiungetevi i sette tagli di manzo, più la coda;
se avete una pentola piccina, o dei tagli molto grossi,
fate questo procedimento su 2 pentole.
State attendi, il fuoco và a fiamma bassa, la cottura dovrà essere dolce e prolungata;
schiumate spesso le varie casseruole, attenzione non scuocere i vari pezzi,
 che hanno obbligatoriamente cotture differenti; una volta che un pezzo è cotto,
tiratelo fuori e mettetelo in un contenitore dove rimarrà al caldo.








ROLLATA 1h1/2
Circa un oretta prima di portare in tavola, ricordatevi di arrostire lentamente la rollata su un letto di burro fuso e foglie di salvia, sfumate con del buon vino bianco e procedete fino a cottura ultimata.
Tenetela in caldo.








GALLINA O CAPPONE: 1h 1/2 - 2h
Fiammeggiate la gallina o il cappone, fiammeggiando tutto il corpo e
togliendo minuziosamente ogni piumetta ; lasciategli la testa e le zampe, ovviamente super pulite,
sempre se ai commensali non farà senso, altrimenti levateli.
Cuocetelo in una pentola in cui avrete precedentemente messo abbondante acqua , sale, una carota,
una cipolla del sedano, delle foglie di salvia e un rametto di rosmarino
 e portato a ebollizione, dopo 10 minuti dall'ebollizione aggiungete la gallina
 che in base al peso cuocerà in 1 ora e mezza circa.








TESTINA: 2h

Fate cuocere per due ore, in una pentola separata la  la testina con una manciata di sale grosso,
 mezza cipolla, uno spicchio d’aglio, il pepe nero, ed una carota.








COTECHINO: 4h
Ricordatevi che il cotechino ha una cottura lunghissima, la procedura è la seguente:
Si procede bucando la pelle del cotechino con uno stuzzicadenti in parecchi punti
per permettere la fuoriuscita del vapore durante la cottura,
poi lo si avvolge in una garza, lo si lega e lo si mette in una pentola di acqua fredda,
 tanta che ne sia ricoperto.
Mettere la pentola, con coperchio, su un fuoco medio e attendere che inizi a bollire.
A questo punto abbassare il fuoco in modo che dal coperchio esca solo un filo di vapore.
Deve bollire così per altre quattro ore.
 Alcuni sostituiscono l'acqua dopo un paio d'ore con altra già bollente.








LINGUA: 3h1/2 più 12h di ammollo

La lingua và trattata in maniera particolare, appena comprata và strofinata con del sale grosso,
in questo modo ogni eventuale residuo ci potesse ancora essere, verrà eliminato.
Fatto questo dovrà essere messa in ammollo in acqua per 12 ore, e poi cucinata.
L'acqua dell'ammollo và cambiata ogni 2 ore circa.
Una volta pronta, và messa in acqua fredda con aggiunta di carote cipolle e sedano
 e cotta per circa 3 ore, o finchè punzecchiandola con una forchetta non riscontrerete più nessuna resistenza.
Attenzione che , una volta cotta dovrete lasciarla nel suo brodo
( che dovrà poi essere butato via) e prima di servirla dovrete tirarla fuori,
spellarla della sua pelle dura ,tagliarla a fette e servirla.








Gli accompagnamenti, vien da sè che li sapete fare no?
Bollite le verdure che vanno servite lesse e tenetele al caldo.
Saltate le verdure che vanno cotte nel burro e tenetele al caldo.







Le salse sono un'altro paio di maniche......



Salsa Verde Ricca e Rustica ( BAGNET VERD )





Tra le due l'unica differenza è che nella Ricca si aggiungono 2/3 rossi d'uovo sodi e 10 capperi dissalati.

1 mazzo di prezzemolo lavato e asciugato
3 acciughe dissalate
2 spicchi d'aglio
150 gr di mollica di pane raffermo
aceto di mele
sale
olio ligure

Mettete a bagno la mollica nell'aceto e poi strizzate via tutto il liquido.
In un mortaio/mixer tritare i componenti solidi e inspessiteli con l'olio a filo, finchè non otterrete una crema dalla consistenza spalmabile.
Il Bagnet verd è una salsa che va preparata il giorno prima





Salsa Rossa ( BAGNET RUS)

6 grossi pomodori maturi
1 cipolla grossa
1/2 peperone rosso
2 spicchi di aglio
1 carota
olio di oliva
aceto di vino
peperoncino rosso q.b.
1 cucchiaino di zucchero q.b.
Sale q.b.

Lavati e tritati i pomodori, la carota, la cipolla il peperone e l'aglio,
si uniscono un pizzico di peperoncino, un cucchiaio di aceto, un cucchiaino di zucchero,
 sale e olio di oliva.
Si pone il tutto in un recipiente e si lascia cuocere a fuoco lento,
per circa tre ore, finché la salsa raggiunge una certa densità.
Si passano, quindi, le verdure al setaccio, si unisce altro olio di oliva, e, ancora, un po' di sale.




Salsa di miele ( SAUSA DI AVIJE )

150 gr di miele di acacia
1 cucchiaio di senape in polvere
10 gherigli di noci
qualche cucchiaio di brodo

Eliminate la pellicina scura dai gherigli,
 tuffandoli per qualche minuto in acqua bollente.
 Poi pestateli in un mortaio fino a ridurli in una pasta omogenea, oppure tritateli finemente nel mixer.
Versateli in una ciotola e aggiungetevi la polvere di senape e il brodo, mescolate per rendere omogeneo
Aggiungete a filo il miele e girate finchè non diventerà bella compatta e fluida.
Questa salsa andrebbe fatta il giorno prima e lasciata riposare.





Salsa al Cren

250 gr di rafano
2 cucchiaini di zucchero
8 cucchiai di aceto di mele
100 gr di mollica di pane
2 cucchiaio di olio d'oliva


Lavate la radice di cren o rafano (deve essere molto fresca e tenera) sotto l'acqua corrente, asciugatela bene, quindi raschiatela con il coltello e grattugiatela finemente; mettetela poi in un recipiente e aggiungete 100 gr di mollica di pane, mezzo bicchiere di aceto di mele, due cucchiai di olio, un cucchiaino di zucchero, un pizzico di sale fino e mescolate bene per amalgamare gli ingredienti: ed eccola pronta.







Cugnà

2 kg di uva
1/2 kg di mele renette
1/2 kg di fichi non troppo maturi
1/2 kg di pere Madernassa
10 g di cannella in stecca
15 chiodi di garofano
100 g di gherigli di noci e nocciole tostate.


Pigiate l'uva e fatela passare al setaccio per liberare il mosto dai vinaccioli, dai raspi e dalla bucce.
 Mettete il mosto al fuoco e portatelo ad ebollizione, facendolo consumare a giusta concentrazione.
Aggiungete le mele tagliate a spicchi, i fichi, le pere sbucciate ma lasciate intere,
 la cannella e i chiodi di garofano.
Continuate a far bollire finché la frutta è cotta e l'insieme ha una consistenza sciropposa.
Prima di togliere dal fuoco aggiungete le noci e le nocciole.








Mostarda


La mostarda è lunghissima e difficilissima da fare in casa, consiglio quindi di utilizzarne una già pronta,
in commercio ne esistono di ottime









Ora si passa al bon ton del bollito......che ho generosamente estratto da
“a tavola con il gran bollito piemontese” Consorzio di tutela della Razza Piemontese – Cuneo

Sul tavolo pane, grosse “grisse” e pane di Re Carlo Alberto con le noci, olio e pepe,
ciotole di sale grosso da spargere sulla carne togliendolo poi col coltello al momento di fare il boccone, piattino di burro da schiacciare con le patate bollenti, ampolle di olio extra vergine per condire le patate,
per allungare i bagnetti e le salse, ampolle di aceto di vino rosso per correggere e ritoccare i bagnetti e le salse.

Il commensale si presenti ben vuoto, riposato e ben disposto,
non faccia calcoli di tempo e men che meno di calorie.
Utilizzi un coltello affilatissimo e due piatti, 1 per le sole carni e 1 per i bagnetti e contorni di verdura.

…Non si mischino i bagnetti, non si beva acqua specie in principio, si morda piccolo nel pane e grosso nella carne, è un mangiare da signori!

I Vini Un bianco Arneis o un Favorita per l’aperitivo con stuzzichini di burro e acciuga, si prosegua con un Barbera giovane e vivace, poi Barbera fermo e forte di 2 o 3 anni per tutto il pasto,
al dessert Malvasia o Moscato fermo.
 La conclusione del banchetto:
Una piccola tazza di brodo ristretto con un cucchiaio di Barbera oppure con formaggio grattugiato.







Come dessert uno zabaglione caldo al Barbera con i biscotti di meliga  o con i savoiardi,
Pere Madernassa al vino, caffè, grappe.




( Fotografie dal web )










44 commenti:

  1. Oh mamma mia, è un piatto decisamente impegnativo, non ce la farei mai a mangiarlo specie dal momento in cui ho notevolmente ridotto il consumo di carne. E poi io mangio il cavallo, quindi non ci siamo!
    Ma tu sai prepararlo questo piatto?
    Un bacione

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    1. Ciao Melinda, sai che credevo tu fossi molto carnivora? Io non sono una grande amante della carne però se ben cucinata la mangio volentieri e il bollito misto è uno dei miei piatti preferiti (esclusa la gallina )

      Io lo preparo ma in versione ridotta 3 o 4 tagli di carne, 3 o 4 salse e 2 contorni...

      Ciao, un bacione.
      Antonella

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  2. è davvero un mangiare da signori! che meraviglioso trionfo di sapori. Io non amo particolarmente la carne ma in questo mi tufferei già solo per tutto l'allestimento e la cura nel prepararlo. Mi piacerebbe sedermi a tavola vuota, ben disposta e senza far conto di tempo e calorie e poi assaporare con calma ogni boccone di questo piatto.
    Bello proprio, mi è piaciuto tanto leggere il bon ton del bollito. E ora mi è venuta voglia di fare questa esperienza!
    Grazie Antonella, tanti bacioni e buona domenica!

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    1. Ciao Luna, anch'io non amo tantissimo la carne ma questo piatto per me è imperdibile.

      Naturalmente questo è il tradizionale bollito misto piemontese ma se ne può preparare anche una versione ridotta...

      Mi fa piacere che il post ti sia piaciuto, mi piace raccontare le tradizioni della mia terra.

      Un bacione, buona serata.
      Antonella

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  3. Bellissimo post!
    Da tanto che non preparo il bollito e tu me lo hai ricordato!
    Bellissime immagini e quanta bontà!
    Un abbraccio e buona domenica da Beatris

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    1. Ciao Beatris, è veramente un piatto squisito...adesso che si va verso la stagione fredda è l'ideale!
      Scusami se questa settimana sarò poco presente da te ma sta mattina si è rotto il pc e con questo portatile faccio fatica ad aprire i blog.

      Un abbraccio e buona serata.
      Antonella

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  4. Ciao Antonella, non me la sento di commentare questo post, visto che sono vegetariana e amo gli animali, quindi mi limito a lasciarti un grande abbraccio e l'augurio di un sereno fine settimana.
    Un coccolina naturalmente ai due fantastici pelosetti ◕‿◕

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    1. Ciao Betty, spero di non aver urtato troppo la tua sensibilità, me ne dispiacerebbe. Questo è un grande piatto della tradizione culinaria piemontese e non poteva mancare nella mia piccola rubrica di cucina tradizionale.

      I miei pelosetti sono sdraiati davanti alla stufa in attesa dell'ora della pappa e gradiscono tanto la tua coccola.

      Ti auguro un sereno fino settimana, un bacione.
      Antonella.

      P.S. scusami se questa settimana non riuscirò ad essere sempre presente ma sta mattina si è rotto il pc e con questo portatile ho unpo' di difficoltà.

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    2. Come sei dolce Antonella, non hai urtato niente tranquilla, non riusciresti a farlo neanche volendolo tanto sei delicata… la mia è una scelta, ma non impongo a nessuno di essere come me, ognuno è libero di fare e pensare...
      Un bacione grande ♥♥♥

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    3. Un abbraccio cara Betty!
      Antonella

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  5. Questo ricco Rinascimentale Storico Bollito Piemontese ...! Mi piace questo cibo! Un giorno voglio provarlo! Foto delizioso! Un abrazo!

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    1. Ciao Leovi, in effetti è un piatto veramente ottimo...la carne piemontese è una carne molto buona e tenerissima e le salse...sono poesia...

      Un abbraccio.
      Antonella

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  6. Ciao Antonella,
    mamma mia è complicatissimo, occorre un lavoro di precisione con il sale e poi tanto tempo e 7 salse ecc., non credo di essere capace mi sembra complicatissimo.
    Immagino che tu sia una maestra e che il tuo bollito rinascimentale siano super buono e saporito, in breve perfetto altrimenti non saresti mai riuscita a spiegarcelo tanto bene.
    Le salsine mi intrigano parecchio e vorrei farle.
    Mamma e papà impazzirebbero soprattutto perchè c'è la lingua che loro amano, io invece non l'ho mai mangiata perchè un po' mi impressiona è più forte di me.
    Grazie per averci raccontato anche le sue origini è stato bello ed interessante.
    Un abbraccione e buona domenica

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    1. Ciao Audrey, finalmente ho postato il mio bollito misto piemontese eh sì, è un gran lavoro ma la sua bontà e la convivialità che riesce a creare ricompensano della fatica. A me piace molto, in particolare sono una fanatica della testina mentre non ho mai mangiato la gallina, mi fa un po' impressione.

      Chissà magari un giorno avrò la fortuna di poterlo cucinare per te e per i tuoi genitori!

      Ciao, un bacione e ancora grazie per il sostegno morale di sta mattina.

      Antonella

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  7. Un piatto decisamente impegnativo, ma senz'altro molto buono, soprattutto gustato con le salse che ci hai presentato. Hai fatto un capolavoro di post, ricco e documentato.
    Io mi accontenterei anche solo del dessert.....
    Buon fine settimana, Stefania

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    1. Grazie Stefania...bè certo non è un piatto che si cucina tutti i giorni...però è un vero trionfo di colori e sapori.

      E vogliamo parlare del dessert..? Un'autentica leccornia...il Piemonte a tavola è davvero grande, in tutti i sensi.

      Come ho detto agli altri lettori mi scuso in anticipo se questa settimana non riuscirò ad essere tanto presente a commentare i tuoi post ma ho avuto seri problemi con il pc e con questo portatile ho qualche difficoltà.

      Buona serata, un abbraccio.
      Antonella

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    2. Non preoccuparti, buona domenica.
      Un abbraccio a te e ai tuoi pelosi... Stefania

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    3. Grazie Stefania, buona serata.
      Antonella

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  8. Non riesco a cucinare queste cose e nemmeno a mangiarle... Sei stata molto brava a fare questo post con ricette e foto. Mi va bene solo il dessert (che bontà)... Grazie Anto, Buona domenica.

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    1. Sei vegetariana? Spero, come con Betty, di non aver offeso la tua sensibilità, mi piace parlare delle tradizioni culinarie del Piemonte e la cucina piemontese è ricca di carne.

      Per quanto riguarda il dessert è davvero squisito, facile, veloce di grande effetto.

      Un abbraccio e buona domenica.
      Antonella

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    2. No Antonella, non sono vegetariana... cerco di mangiare poco e leggero... Ma non togliermi il dolce. Sono golosissima. (mi manca affetto??? ahahah)
      Buona domenica. <3

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    3. Anche per me il dolce è importantissimo!
      Buona domenica.
      Antonella

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  9. Sublime il lesso! Non lo faccio mai, però, perché non ho tempo; ricordo quello della mia mamma con nostalgia. Io mi limito a prepararlo a Natale e, da milanese, me lo gusto con la mostarda!
    Buona domenica, Antonella! ♡

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  10. Ciao Lella, sublime è proprio la parola giusta...è vera poesia!

    Io in versione molto ridotta lo preparo alcune volte durante l'inverno, in versione ridottissima abbastanza spesso...nella versione integrale a Natale!

    Buona serata e buona domenica.
    Antonella

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  11. Ciao buona domenica!

    Un forte abbraccio

    Tiziano.

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  12. Ciao Tiziano, che piacere vedere che sei tornato, sono proprio contenta di rivederti.
    Tutto bene?

    In attesa di rileggerti ti auguro una buona serata, un abbraccio.
    Antonella

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  13. Antonella, piatti da vera piemontese, io amo il bollito, perchè amo le salse.

    Il fritto misto mi disgusta per i suoi sapori dolciastri.

    Complimenti per il ricco post.

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    1. Grazie Gianna, mi piace la nostra cucina piemontese, così ricca di sapori e di piatti conviviali e scenografici e anche di un po' di ritualità goliardica.

      Io amo molto anche il fritto misto, mi piace il contrasto dolce-salato, presto ne farò un post.

      Ti auguro una splendida serata e una serena domenica.
      Antonella

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  14. Interessantissimo il tuo post.finalmente ora so tutto sul gran bollito che solitamente io preparo per Natale, ma che ha poco a che fare con questa autentica ricetta piemontese.
    Esempio la testina io non ce l'ho mai messa perché mi impressionava, e mi pareva fosse superfluoa,pr il resto a volte aggiungevo un pezzo, a volte un altro.
    Ma così, mi hai fatto venire voglia di prepararla per le feste prossime.
    Sei bravissima anche nei dettagli che non vanno assolutamente sotttovalutati.

    Grazie Anto, ti lascio un caro saluto e un augurio di buona domenica!♥
    Dani

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    1. Ciao Daniela, sono contenta che il post ti sia piaciuto...più che una ricetta di cucina è la storia del Piemonte, una sorta di cultura...

      Per quanto riguarda la testina anch'io per tantissimo tempo non l'ho mangiata poi ho ceduto ed è stato sublime...è divina...naturalmente usa quella arrotolata dal macellaio come si vede nella fotografia e non come quella descritta dall'Accademia Italiana della Cucina che la vuole completa di occhio e musetto...proprio non ce la farei!

      Ciao Daniela, ancora grazie,buona domenica.
      Antonella

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  15. Urca, veramente ricco e dettagliato questo tuo post! Io non sapevo di dover misurare il sale. Sono sempre andata " a occhio" nel senso che metto il sale nel palmo della mano e ho fatto l'occhio su una certa misura. La prossima volta farò più attenzione.
    Grazie e buona domenica!

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    Risposte
    1. Ciao Katherine, è un piatto all'apparenza semplice ma nel quale, spiega la tradizione, sono fondamentali i dettagli.

      Sono contenta che il post ti sia piaciuto, grazie e buona domenica anche a te.
      Antonella

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  16. Sono un irriducibile vegano e non riesco proprio a concepire questo piatto.
    Ti lascio un abbraccio e ti auguro buona domenica :)
    Xavier

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    1. Mi dispiace, spero di non aver urtato la tua sensibilità....più che una ricetta di cucina io qui ho voluto parlare di una grande tradizione piemontese...ma non nascondo che io, pur non essendo una gran mangiatrice di carne lo amo molto.

      Mi scuso in anticipo se questa settimana non riuscirò a essere sempre presente a leggere i tuoi post ma ieri ho avuto grossi problemi con il pc e con questo portatile ho un po' di difficoltà.

      Ciao, un bacione e buon pomeriggio.
      Antonella

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  17. Antonella non devi scusarti affatto, non condividere non significa che mi senta offeso :) stai tranquilla amica mia tu non riusciresti ad offendermi neppure se ti mettessi d'impegno, sei troppo attenta, sensibile e gentile.
    Un abbraccio grande

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    1. Grazie Xavier...Mi sono dimenticata di dirti che domani pubblichiamo Fatterellando, se ti va puoi pubblicare anche tu il tuo wall.

      Un bacione e un abbraccio forte.
      Antonella

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    2. Ciao Antonella, il wall è già nella mia pagina dei fattarelli :)
      un abbraccio

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    3. Scusami Xavier, non lo avevo visto...
      Antonella

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  18. Ahimè chiedo scusa ma io sono vegana e come tale preferisco la seconda parte del tuo post quando parli di verdure e salse...Amo gli animali e non potrei mai cibarmi della loro carne. Abbraccio e una buona domenica

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    1. Sono contenta che almeno la seconda parte sia appetibile anche per voi vegani...però, quanti siete!

      Un abbraccio anche a te e buona serata.
      Antonella

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  19. Buongiorno Antonella.
    Grande piatto!!! Adoro il bollito e questo é sublime.... con tutte queste salsette... Complimenti.
    Bellissimo e buonissimo post.
    Un abbraccio.
    Thais

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    1. Grazie Thais...hai ragione il bollito misto piemontese è davvero un grande piatto...anche a me piace molto.

      Buona giornata, un abbraccio.
      Antonella

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  20. Ciao Antonella, nonostante io non ami la carne e men che meno il bollito (ma mi piace molto la cucina in genere, soprattutto quella italiana), mi hai fatto quasi venire voglia di mangiarlo! Anche nelle nostre zone il bollito è un piatto tipico, ci sono dei ristoranti specializzati in bolliti, e soprattutto dove c'è il famoso "carrello dei bolliti". A casa mia si mangia praticamente solo a Natale, più che alto per tradizione, perchè in realtà a nessuno di noi piace, quindi finisce sempre che lo mangia solo mia mamma! Le salsine però le mangio... soprattutto quella verde... che buona!

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  21. Ciao Silvia, a me il bollito piace molto sebbene anch'io non sia un'amante della carne.

    In effetti qui ne ho voluto parlare non tanto come ricetta di cucina ma come un grande piatto della tradizione piemontese.

    Le salse, hai ragione, sono deliziose!

    A presto.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")