lunedì 3 giugno 2013

Gli animali dei miei viaggi

Questo mese il consueto appuntamento mensile con
l'iniziativa di Monica 
Il senso dei miei viaggi
mi stava mettendo in grossa difficoltà e stavo 
per rinunciare, sebbene con grande dispiacere.
Amo molto gli animali, ormai lo sapete tutti, ma cercando le tre
consuete fotografie mi sono resa conto di averne fotografati pochissimi
e oltre tutto li ho pure fotografati male.
Poi l'ispirazione...
Monica ha detto " gli animali dei miei viaggi "
ma non ha specificato di quali animali intendesse parlare
e allora....fantasia a briglie sciolte e dal mare di fotografie
sono emersi i miei

Animali dei miei viaggi

I Delfini del Palazzo di Cnosso  Creta






Creta è stata una delle mete del mio viaggio di nozze:
20 giorni nel  "Greco mare" e nelle sue isole.
Non ho amato particolarmente quest'isola, ci sono luoghi che
non sanno parlare alla nostra anima, tra me e Creta è stato così,
non è scattata la magia...
Però i delfini del Megaron della Regina nel Palazzo di Cnosso 
sono indimenticabili!


Il delfino era dedicato ad Apollo ed era considerato signore dei mari, amico dell'uomo, amante dei bambini, sensibile alla musica, compagno dei marinai ai quali preannuncia acque calme e rotte sicure, "complice" dei pescatori, caro agli Dei per i quali la sua cattura è un sacrilegio. E sul delfino fioccano miti e leggende. Secondo una di esse il patto di amicizia tra delfini e umani era stato suggellato dall'unione di Poseidone, signore del mare, con Melanto, figlia di Deucalione, alla quale il dio si era presentato con le sembianze di un delfino. Per questo motivo il figlio fu chiamato Delfo, da cui prese nome la città di Delfi - dove si trovava l'oracolo di Apollo - di cui era il re quando Apollo giunse a prenderne possesso. Al mito di Dioniso si ricollega un'altra spiegazione dell'amicizia tra delfini e umani. Nel corso delle mille avventure e disgrazie subite per affermare il suo diritto alla vita eterna, Dioniso ebbe occasione di chiedere ad alcuni pirati di traghettarlo da Argo a Nasso, ma scoprì un complotto da costoro ordito per venderlo in schiavitù. Per punirli trasformò i loro remi in serpenti, avviluppò la nave in una cortina d'edera e la paralizzò con tralci di vite finché i pirati, impazziti, non si gettarono in mare, venendo trasformati in delfini. Da allora essi sono amici degli uomini e si adoperano per salvarli dai flutti, come memoria del pentimento dei pirati da cui discendono.




La Chimera di Arezzo





La magia che non è scattata a Creta 
mi avvolge sempre quando viaggio attraverso l'Italia,
viaggi in cui io e mio marito maciniamo km. e parole...
in uno di questi lunghi viaggi una delle nostre soste è stata Arezzo.
Quattro giorni bellissimi che, in realtà non ne so bene il motivo,
ma annovero sempre tra i miei ricordi più belli...
e poi l'incontro con la chimera!

 La storia del mito della Chimera si intreccia con la storia degli Etruschi, che hanno lasciato una famosa scultura rappresentante questa figura mitologica, scoperta e riportata alla luce nel 1533. Era esattamente il 15 novembre 1533, il giorno in cui ad Arezzo, nei pressi di Porta San Lorentino, durante la realizzazione di fortificazioni medicee, alcuni operai scoprirono e dissotterrarono quasi intatta, una statua bronzea che, a prima vista, sembrava raffigurare un leone. Subito, però, si capì che non si trattava di un leone normale: la testa di capra, piantata in mezzo alla schiena del felino, era qualcosa di anomalo. Nonostante ciò, nessuno, almeno inizialmente, riconobbe nella statua la figura mitologica della Chimera. In seguito fu scoperto che la scultura, alta circa 80 centimetri e risalente probabilmente al V-VI secolo a. C., era una statua etrusca. La Chimera di Arezzo, rappresenta la creatura mitologica ferita, con la criniera irta e le fauci spalancate, mentre si ritrae di lato, volgendo la testa in un atto drammatico di sofferenza. La testa di capra reclinata sembra essere già morente a causa dei colpi ricevuti dall’eroe Bellerofonte. Qualche tempo dopo il rinvenimento della statua, iniziarono le prime ricerche per capire se la scultura raffigurasse proprio la creatura mitologica della Chimera. Il primo a dichiarare che la statua rappresentava la figura mitologica della Chimera fu lo storico dell’arte aretino Giorgio Vasari. La statua della Chimera è forse la più bella ed affascinante opera d’arte che la civiltà etrusca abbia lasciato. Anche Cosimo I de’ Medici fu talmente affascinato dalla statua, da decidere di esporla a Palazzo Vecchio a Firenze, da dove, poco dopo, fu trasferita a Palazzo Pitti. Durante il periodo fascista, il podestà di Arezzo riuscì a ottenere il permesso per effettuare un calco della statua, utile a poter commissionare la realizzazione di alcune copie della scultura, da esporre nella stessa città di Arezzo, dove tutt’oggi possiamo ammirare alcune repliche della Chimera ritrovata vicino Porta San Lorentino. Due statue identiche all’originale sono state collocate nelle due fontane difronte alla stazione ferroviaria di Arezzo, mentre un’altra copia, completamente ricoperta d’oro, può essere ammirata nella sede della Camera di Commercio aretina. ll mito della Chimera non smetterà mai di stupire e di sorprendere, come non smetterà mai di stupire il fatto che questa leggenda si intrecci indissolubilmente con la storia degli Etruschi, che hanno lasciato un’importante testimonianza della Chimera, nella statua bronzea rinvenuta ad Arezzo, nei pressi di Porta San Lorentino.



La Volpe e la Cicogna a Mosca





Il viaggio in Russia lo considero 
un viaggio che tutti dovrebbero fare,
la Russia è magnifica, infinita, splendente e glaciale...
avrebbe potuto essere un Paradiso...ma questa è un'altra storia.

A Mosca dietro la Piazza Rossa
c'è una fontana con le sculture delle fiabe e qui
incontriamo la Volpe e la Cicogna, protagoniste della favola di Esopo.



La volpe e la cicogna erano buone amiche. Un tempo si vedevano spesso, e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna; per farle uno scherzo, le servì della minestra in una scodella poco profonda: la volpe leccava facilmente, ma la cicogna riusciva soltanto a bagnare la punta del lungo becco e dopo pranzo era più affamata di prima. "Mi dispiace" disse la volpe "La minestra non è di tuo gradimento?" "Oh, non ti preoccupare: spero anzi che vorrai restituirmi la visita e che verrai presto a pranzo da me" rispose la cicogna. Così fu stabilito il giorno in cui la volpe sarebbe andata a trovare la cicogna.

Sedettero a tavola, mai i cibi erano preparati in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso: tutto ciò che poté fare fu leccare l'esterno del vaso, mentre la cicogna tuffava il becco nel brodo e ne tirava fuori saporitissime rane. "Non ti piace, cara, ciò che ho preparato?"

Fu così che la volpe burlona fu a sua volta presa in giro dalla cicogna.



Con questo post partecipo all'iniziativa di Monica 
Il senso dei miei viaggi




37 commenti:

  1. Io invece al contrario di te ho tante foto di animali...
    La tua fantasia comunque non ha limiti, sei sempre piena di risorse...
    Bellissimo post :-)
    Un abbraccione e buona settimana

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    1. Grazie Betty...qui ho proprio cercato di arrampicarmi sugli specchi...
      Buona settimana anche a te, un grande abbraccio.
      Antonella

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  2. Cara Antonella,
    ma come faccio a dirti quanto ti lovvo???? Sei sempre capace di stupirmi e questa volta oltre al premio fedeltà ricevi pure quello per l'interpretazione più originale ...
    eccolo qui: http://viaggiebaci.wordpress.com/2012/04/18/in-vacanza-nel-regno-della-chimera/
    Sono certa che ti piacerà ;)

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    1. Ciao Monica, grazie e io che pensavo che questa volta ti avrei proprio delusa!

      Addirittura "l'interpretazione più originale", ne sono felicissima!

      Sono già andata a sbirciare il tuo premio, non voglio , però, sprecarlo adesso che sono un pò di corsa me lo godrò sta sera con tutta calma.
      Grazie ancorea, buona giornata.
      Antonella

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  3. Complimenti davvero per l'inventiva e l'originalità

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  4. Ciao Anto,
    hai avuto un'ottima idea a pubblicare queste foto, in fondo sono sempre animali e che animali!
    Bello il leone, è il mio preferito.
    Un bacio grande
    Ruth

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  5. Ciao ragazze, ho cercato di aggirare l'ostacolo...avete ragione, la chimera è affascinante, con molta cattiveria io e mio marito prendiamo in giro mia sorella e le diciamo che è il suo ritratto. Naturalmente giochiamo!

    Grazie del vostro passaggio, un bacione.
    Antonella

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  6. Sai che sono stata a Mosca un paio di volte e naturalmente nella Piazza Rossa, ma mi sono persa questa fontana di cui parli. Dovevo proprio passare di qui per scoprire la scultura che ricorda la favola di Esopo! Ci starò più attenta la prossima volta che vado a Mosca.

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  7. me lo leggerò di nuovo quando andrò a svernare colà
    e non vedo l'ora.

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  8. Ciao Ambra, sicuramente non è da annoverare tra le meraviglie di Mosca che, come sai, sono ben altre...ma anche questo scatto alla fine mi è tornato utile!

    Mi dispiace ma in questo momento nè io nè mio marito riusciamo a ricordare il nome della piazza, appena lo recupero te lo faccio sapere.

    Ciao, buona serata.
    Antonella

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    1. Ciao Massimo, dove andrai a svernare? Nella bellissima Russia o a Creta?
      Ciao, buona serata.
      Anto

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  9. Ciao Antonella,
    ma che belle le foto dei tuoi viaggi e poi questi sono animali intrisi di storia, cultura e arte. Bravissima!!!! Ottima idea la tua ;)
    e come sempre abbiamo avuto un idea simile :D
    buona serata bacione

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  10. Ciao Audrey...come sempre abbiamo idee simili, se andiamo avanti così riusciremo a scrivere i nostri Fatterellando senza nemmeno più consultarci sull'argomento.

    Sono contenta che ti sia piaciuto, un bacione.
    Antonella

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  11. Belle foto e particolari per un post originale, concordo con chi mi ha preceduto, sei riuscita a rendere il tutto molto interessante.
    Buona serata, Stefania

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    1. Grazie Stefania, come ho scritto nel post questa volta temevo di non riuscire a partecipare all'iniziativa di Monica poi mi sono venute in mente le fotografie di questi "animali particolari", e con loro la loro storia tra mito e leggenda.
      Buona serata anche a te.
      Antonella

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  12. Sei stata anche a Mosca wow :) le foto che hai scattato sono molto belle e il post interessante.
    un abbraccio

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    1. Grazie Xavier. Sì sono stata in Russia alcuni anni fa un viaggio bellissimo da San Pietroburgo a Mosca navigando sul Volga e attraverso i laghi Onega e Ladoga, un viaggio spettacolare.
      Un grande abbraccio.
      Antonella

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  13. Cara Antonella, la tua interpretazione del tema di Monica è veramente splendida: brava! Sai andare oltre e guardare in profondità e questa cosa secondo me è bellissima.
    Adoro tutte e tre le foto ma l'ultima è senza dubbio la mia preferita.
    Ti abbraccio forte!

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    1. Ciao Luna, è un'interpretazione un po' personale ma ho dovuto fare di necessità virtù...sono contenta che ti sia piaciuta anche se questi animali sono un po' fantasiosi.

      L'ultima è carina,la favola della volpe e dalla cicogna mi piaceva già da bambina e trovandomi davanti questa rappresentazione non avevo resistito e oggi ha trovato una sua collocazione.
      Un grande abbraccio.
      Antonella

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  14. Bellissimo Post!
    Come sempre sei bravissima, i tuoi racconti mi fanno partecipe dei tuoi viaggi!
    Le foto sono splendide!
    Un abbraccio e buona giornata!
    Beatris

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    1. Grazie Beatris, mi fa piacere pensare che per un momento, attraverso le immagini e le parole, possiamo viaggiare insieme.

      Ricambio con affetto il tuo abbraccio e ti auguro buona giornata.
      Antonella

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. Possiamo unirci anche noi? Dai, diventiamo le Jene dei tuoi viaggi nel web!
    Scherzi a parte, sono bellissime fotografie,
    un abbraccio zamposo

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    1. Ma certo...mi piace l'idea che diventiate le Jene dei miei viaggi web!

      Grazie, sono contenta che le foto vi siano piaciute.
      Un grande abbraccio.
      Antonella

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  17. Ciao Anto, la storia della volpe e della cicogna la conosco anche io, mi è sempre piaciuta!
    Belli questi animali, a parte i delfini che sono sempre un pò venesi...
    Un abbraccio con bacione

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    1. Ciao Melinda, le favole di Esopo mi piacciono tutte...e questa rappresentazione è carina!
      Così anche questa volta, arrampicandomi sugli specchi, sono riuscita a partecipare a "Il senso dei miei viaggi "
      Ciao, a presto .
      Antonella

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  18. Felice giornata anche a te e buona settimana.
    Antonella

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  19. ciao
    Buona giornata. Belle fotografie.
    Coccole agli amici pelosi.

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  20. Grazie, buona giornata anche a te e grazie per il complimento alle fotografie.
    Tantissime coccole ad HayLyn
    Antonella e i "ragazzi "

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  21. Hai avuto proprio una bella idea a proporre degli animali diversi dal solito! io a Creta non ci sono ancora stata, ma mi piacerebbe visitarla, chissà mai se scatterà la scintilla...

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    1. Grazie Silvia, ho spaziato un po' tra arte, mito e favola...sono pur sempre animali! Mi fa piacere che ti sia piaciuto.
      Come ho scritto nel post tra me è Creta non è scattata la scintilla, ma è pur sempre un luogo che vale la pena visitare.
      A presto e buon pomeriggio.
      Antonella

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  22. Grazie Antonella della visita gradita, sei sempre molto gentile .
    Un abbraccio
    a presto
    Ciao
    Maurizio

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  23. Bonitas fotos y post, Antonella!!!
    Gracias por tu visita, pero yo también te pido disculpas...hay veces que no me alcanza el tiempo para contestar los comentarios y en casa se quejan de que el ordenador me absorbe, pero creo que es una obligación agradecer a la gente que tuvo el detalle de comentar en tu post, por ello no me sobra tiempo para visitar a todos mis amigos, como quisiera.
    Besos, desde España, Marcela♥

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  24. Ciao Marcela, grazie del complimento.
    Non preoccuparti, purtroppo non sempre si ha il tempo di passare da tutti i blog amici come si vorrebbe, l'importante è che resti sempre un piacere incontrarsi.
    Ti auguro una buona serata.
    Baci, Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")