martedì 13 novembre 2012

Il museo dei trovatelli




In Brumswick Square, a cinque minuti da Covent Garden, una muffola da bambino su una punta della cancellata indica l'ingresso del Foundling Museum, la prima galleria d'arte aperta al 
pubblico a Londra.
Dal prato di fronte gli da le spalle la statua del capitano Thomas Coram,
colui che la fondò nel 1740.






Coram è quasi sconosciuto all'estero, al pari del suo museo che pure è
uno dei più rappresentativi e amati di Londra.
Capitano di lungo corso e avventuriero, Coram fece fortuna grazie ai commerci
con le Americhe e nel 1719 stabilì la proprio residenza a Londra:
palazzi e teatri sontuosi, giardini ricchi di fontane e palchi per la musica...
Londra era una città colta e godereccia.
Eppure poteva anche essere un inferno.
I  poveri ammassati in tuguri morivano di fame, tifo - per mancanza di acqua potabile -
e alcolismo ( paradossalmente a volte l'abuso di birra e gin
nasceva dalla necessità di evitare l'acqua infetta. ).
Miseria e prostituzione costringevano le madri a portare in massa i figli agli
orfanatrofi; fichè la chiesa anglicana, che li controllava, per arginare le richieste decise 
di accettare solo i figli di donne maritate
I bambini illegittimi non esistevano e finivano morti o venduti.






Fu allora che, destando scandalo tra bigotti e benpensanti, Coram
fondò un istituto che accoglieva tutti i bambini, senza distinzioni.
Inoltre, instaurò un sistema di identificazione attraverso piccoli 
pegni - un ditale, uno straccio, una medaglia -





per permettere alla madre di rintracciare il proprio figlio nel caso
in cui fosse potuta tornare a riprenderselo:
i bambini di Coram House, infatti, come tutti i trovatelli, 
perdevano nome e identità








Il successo fu tale che, per regolare le ammissioni, Coram dovette istituire una lotteria:
chi pescava una pallina rossa veniva ammesso; chi la pescava nera
veniva rifiutato




E quando il denaro finì gli amici del capitano - pittori, intellettuali, musicisti
inglesi e stranieri - si mobilitarono, donando le proprie opere
al museo allestito al piano superiore dell'orfanatrofio
Visitarlo divenne uno degli svaghi più in voga
tra i londinesi, che pagavano per ammirare le opere 
di Hogarth, Gainsborough e Reynolds, per ascoltare i concerti di Handel
per ammirare lo squisito barocco della sala dei Governatori...
ma anche per assistere alla vita dell'orfanatrofio.






Coram fu il primo ad intuire il voyeurismo dei ricchi
e a trarne vantaggio invitandoli a presenziare (a pagamento )
ai colloqui con le sfortunate madri e a interrogare i bambini sulle sofferenze
patite - come in un moderno reality show.
E per chi preferiva evitare il contatto diretto c'erano i dipinti
di Hogarth e altri, grondanti pietà e in grado di soddisfare una certa
curiosità malsana.






Tutto questo fino al 1954 quando  Coram House diventa
un centro per le adozioni e i Comuni sono diventati responsabili per i bambini 
abbandonati e disagiati
Oggi la visita al Museo offre uno straordinario godimento:
l'esposizione delle opere d'arte - porcellane,mobili, strumenti musicali,
orologi, tappeti - è armoniosa come la musica di Handel che risuona 
in ogni stanza. Ma c'è di più.






Ai piani inferiori sono stati ricostruiti i dormitori, il refettorio e
le aule, che danno un'idea abbastanza precisa della vita dei trovatelli.
Inoltre scritti, registrazioni,disegni, quaderni e una quantità di oggetti e abiti 
permettono di ripercorrere lo sviluppo di Coram House
fino ai nostri giorni.








Con la loro generosità il capitano Coram e i suoi amici hanno rappresentato
il meglio della classe mercantile e artistica inglese.
Oggi da parte dei ricchi non c'è la stessa attenzione nei confronti  di chi ha poco o niente.
Nessuno ha realizzato un'iniziativa anche solo
lontanamente paragonabile a quella di Coram.



( tratto da Turing)
( fotografie dal web)













12 commenti:

  1. ....Ciao Antonella...argomentino tosto questa sera...molto bello questo post, e...sarebbe da andare a visitare........ buonanotte.... un abbraccio, Vale.

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    1. Ciao Valentina, a me è piaciuta molto questa storia e mi è piaciuto l'altruismo di questo Capitano. Sì, piacerebbe anche a me visitarlo.
      Ciao, buona giornata.
      Antonella

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  2. Interessantissima questa storia, cara Antonella.
    Non sapevo niente del capitano Coram.
    Grazie e buona giornata!
    Lara

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    1. Ciao Lara, non ne sapevo niente nemmeno io poi tempo fa mi è capitato di leggere questa cosa e adesso mi è sembrato bello parlarne.
      Ciao, buona giornata.
      Antonella

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  3. Conosco questa storia, quando sono stata Londra gli zii della mia compagna me l'hanno raccontata e l'ho trovata molto commovente, grazie per averla condivisa.
    Antares

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  4. Allora sicuramente tu hai qualche informazione in più. Anch'io mi sono commossa, è una bella storia come oggi è difficile trovarne.
    Ciao, un abbraccio.
    Antonella

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  5. Ma che bella cosa fece Coram, ecco uno che merita la beatificazione, queste sono le persone che valgono, quelle che aiutano gli altri senza pretendere nulla in cambio.
    Mio cugino vive in Inghilterra, appena avrò l'occasione di andarci voglio visitare questo museo, grazie per avermi informata e fatto scoprire questa bella e triste storia. Purtroppo oggi chi è ricco pensa poco agli altri, tranne B.Pitt e la A.Jolie che portano container su container nei paesi poveri e che hanno adottato tanti bimbi, sono tra i pochi miliardari a cercare di fare qualcosa per gli altri.
    Buona giornata bacio

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    1. Ciao Audrey, ormai tutti i commenti a questo post li abbiamo fatti al telefono...non mi testa che darti ragione, oggi non ci sono più persone che si dedicano così tanto agli altri, siamo immersi in un mare di egoismo.
      Un bacio, a presto.
      Antonella

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  6. Ma quante cose imparo a conoscre da te!
    Sei una fonte di notizie storiche incredibili, non conoscevo per niente questa, e la generosità del capitano Coran.
    Grazie, ciao bella!

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    1. Un uomo veramente generoso il capitano Coran! A me, come probabilmente ho già detto, piacciono queste piccole storie che non si trovano sui libri di storia ma che sono stati importanti per qualcuno.
      Ciao, e grazie a te, buona serata.
      Antonella

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  7. In questo post c'è una forte atmosfera vittoriana. Ricorda anche la tanta letteratura che ci ha fatto conoscere i problemi sociali di quella Inghilterra così complessa durati fino agli inizi del '900. Quante storie tristi !

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  8. Hai ragione Grazia, l'atmosfera è quella di tante storie tristi che abbiamo conosciuto attraverso la letteratura. Poveri bambini!
    A presto.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")