martedì 13 febbraio 2018

Racconto in Inverno





Fuori dalle mie finestre nevica, sono qui seduta davanti alla stufa con Cassandra accucciata ai miei piedi, guardo i fiocchi cadere, sposto lo sguardo sul fuoco e poi di nuovo verso la finestra, c'è sapore d'inverno e allora, finalmente, mi cresce dentro la voglia di raccontare. E allora bisogna tirarlo fuori questo racconto, una volta per tutte, bisogna raccontarlo, scriverlo e poi cercare di voltare pagina e cercare di pensarci il meno possibile, tornare alle vecchie, care abitudini: la montagna, la fotografia, la cucina, il blog, questo blog praticamente abbandonato da mesi, ho scritto poco e male e ancor meno sono passata dai blog amici, mi mancava il tempo, mi mancava la voglia troppo distratta da quello che mi stava accadendo nella vita di tutti i giorni
E' stato un anno difficile nel mese di marzo una mia cara amica si ammalata, la diagnosi è stata  nefasta fin dal primo momento, sarcoma dei tessuti molli in stadio avanzato, metastasi varie ecc.,
il mondo che in attimo si rovescia. Mi ha chiesto, in una drammatica telefonata se Renato ed io ce la sentivamo di fare questo percorso devastante con lei, e così è iniziato un anno dolorosissimo, uno dei peggiori della mia vita, lei sempre più stremata dalla malattia, io sempre più catapultata in un universo che non conoscevo.
Forse non siamo mai state così vicine come in questi mesi di malattia, abbiamo ricordato infinite volte i momenti della nostra amicizia...la prima sigaretta, la prima sbronza presa a scuola, i primi amori vissuti insieme, il matrimonio...e poi è stato solo più dottore, morfina, oppiacei, dolore, lacrime, ossigeno, sfinimento, fino all'ultimo ricovero in ospedale, il coma e l'addio...
Forse non siamo mai state così lontane come in certi terribili momenti  che abbiamo vissuto, quando io per lei rappresentavo un dovere, quella che dosava i medicinali, quella che le faceva fare cose che lei non voleva...
C'è stato dolore, tanto, c'è stato sangue, ci sono state lacrime, le sue parole " io voglio vivere " ancora adesso mi rimbombano nel cervello giorno e notte, ci sono state discussioni quando lei, stremata, rifiutava i ricoveri in ospedale, c'è stata amicizia, tanta, c'è stata la sua lettera d'addio lasciata dentro uno dei libri che mi ha regalato a Natale, una lettera preziosa, una lettera piena d'amore...
C'è stato il momento disumano in cui ho visto il suo tumore per la prima volta, avrei voluto mettermi ad urlare, avrei voluto scappare, non sono più riuscita a dormire per mesi, mi sembrava di aver guardato il diavolo negli occhi.
C'è stato il giorno di Natale, mancava il suo posto a tavola, noi, tutti tristi per lei che se ne stava andando, per il mio piccolo Platone che ci stava lentamente lasciando. Il pomeriggio trascorso con lei, a scambiarci i regali che , per la prima volta nella sua vita, aveva scelto con tanto entusiasmo e attenzione...quanti negozi mi ha fatta girare per trovare quello che voleva...ma lei , quel pomeriggio, non aveva più voglia di scambiare regali, a mala pena riusciva ad aprire gli occhi, non riusciva a parlare come avrebbe voluto.
Poi il suo ricovero , le corse all'ospedale, la telefonata del suo medico che mi avvertiva che le cose erano ben peggio di come risultavano l'ultima volta...il nostro ultimo incontro, lei in quel letto con le sue consapevolezze, io stremata, spaventata, annientata, il nostro ultimo saluto..." non andare via, stai ancora un po' qui " mi diceva, e avrei voluto urlarglielo anch'io, " non andare via "...
Invece lei se ne è andata, lasciando l'ultima raccomandazione  di non abbandonare i suoi amati cani. Una parte di me è andata via con lei e non potrà più ritornare.
E la sera dopo, tutti insieme nel nostro vecchio bar di quando eravamo ragazzi, amici di una vita, amici cresciuti insieme, a parlare di lei, a ricordarla così, com'era, un po' folle, come lo eravamo tutti in quegli anni, lei bellissima e resa ancora più bella nel ricordo...unico momento di serenità questo ricordarla nei suoi anni migliori...
E poi la mia fatica a tornare alla normalità, una stanchezza infinita, il dolore per lei, il dolore per la perdita incolmabile del mio piccolo dolce Platone , se ne è andato anche lui, lasciandoci disperati.
E adesso il dolore di dover ogni giorno entrare nella sua casa per accudire i cani, ogni giorno è più vuota, più triste. Ieri ho detto a mio marito " detesto venire qui, mi sembra che qui sia successo qualche cosa di brutto e terribile ", mi ha stretto un braccio e mi ha detto " Ma è stato così! "
Bisognava che io le scrivessi queste cose, dovevo in qualche modo esorcizzarle per poter tornare qui nel mio piccolo spazio sereno, per poter ricominciare...




21 commenti:

  1. Cara Antonella, spesso la vita ci mette alla prova, ti trovi dei momenti che il coraggio manca, e è difficile!
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, sì, purtroppo la vita a volte ci mette davanti a situazioni terribili. Bisogna farsi coraggio e continuare...
      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. Ciao Antonella, buongiorno e buona domenica.
    Che dire? Hai condiviso tutto il tuo ultimo anno, un anno sicuramente diverso dal resto, per sempre.
    Non si può e deve aggiungere altro. Lo sai tu cosa hai provato, hai guardato il diavolo negli occhi, lo hai detto.
    Un abbraccio.

    Moz-

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    1. Ciao Moz, è stato davvero terribile, soprattutto per il senso d'impotenza che non ti lascia mai. E sì, ho visto il diavolo, quando la gamba si è aperta e il tumore è uscito...l'inferno.
      Grazie e un abbraccio.
      Antonella

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  3. Cara Antonella, ho letto il tuo post e mi sono commossa.. non aggiungo niente, non sono brava a consolare gli altri e in questo post c'è tutta la sofferenza di questi mesi. Ti auguro solo di poter, pian piano, tornare a questo piccolo spazio sereno e alla tua vita di tutti i giorni. La tua amica, sicuramente ti guarda da lassù, nella Pace. Un caro saluto.

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    1. Sì, credo che lei da lassù ci guardi e ci guidi...stiamo cercando di dare nuove famiglie ai suoi cani, spero ci aiuti anche in questo.
      Grazie cara Mirtillo, un abbraccio.
      Antonella

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  4. Cara Antonella, ho letto il tuo grande dolore, le sei stata accanto, hai fatto una cosa grande. Sai molte volte quando s'incontra il dolore a persone care, la tendenza è fuggire, fuggire lontano per non vedere. Il tuo gesto è vero Amore per il prossimo,la Com-passione è questo, lasciare che l'altro appoggi il capo su di te. Mi dispiace molto anche per Platone caro amico peloso. Ora sii coraggiosa,per te tessa e per tuo marito, il Signore vi aiuterà.
    Ti abbraccio forte e prego per voi.
    Dani

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    1. Ciao Daniela, un po' per volta ce la faremo, certo è che adesso è terribilmente triste e difficile.
      Un abbraccio e un grazie per la tua presenza.
      Antonella

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  5. Cara Antonella, che prova difficile hai affrontato! Quanto amore e quanto dolore, quanta sofferenza. E la sofferenza degli altri, delle persone a noi care a volte è più difficile da "sopportare" e da accettare della propria. Per non parlare di quanto la morte di chi ci è vicino, ogni morte, ci confronti anche con la nostra... e ci spaventa... ti abbraccio forte!!! Ti abbraccio anche per Platone... Ti abbraccio...

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    1. E' stato ed è difficile...convivere per mesi con la morte seduta nella stessa stanza dell'amica d'infanzia mi ha distrutta.
      Grazie e un grande abbraccio.
      Antonella

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  6. Purtroppo esistono momenti bui nella vita e non aggiungo altro al tuo post, dove si leggono tanti momenti difficili.
    Un abbraccio di cuore.

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    1. Sì, purtroppo la vita ci riserva anche momenti come questi, non è stato facile vedere una persona cara morire ogni giorno un po.
      Grazie, un abbraccio.
      Antonella

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  7. Straziante, intenso, colmo d’amore questo ricordo dell’amica che ti ha lasciato. Capisco la disperazione che si prova vedendo la sofferenza di chi ci è caro. Mi dispiace per te, per la tua amica e per Platone la cui dipartita avrà peggiorato il tuo stato d’animo. Un amichevole abbraccio.
    enrico

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    1. Ciao Enrico, è vero sai, in un momento così tremendo perdere anche il mio compagno di sempre, il mio dolce Platone, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per la mia amica ho sofferto in modo indicibile ma a mente fredda mi rendo conto che la malattia l'avrebbe divorata sempre di più, che il dolore sarebbe diventato sempre meno controllabile, spero che ora sia in pace.
      Grazie di esserci stato, un abbraccio.
      Antonella

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  8. Antonella cara, quanti momenti difficili ci riserva questa vita.... mi dispiace moltissimo per te e ti capisco. Non aggiungo altro, ti sono vicina e ti abbraccio. Ale

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    1. Ciao Ale, grazie, è davvero un momento difficile e fa bene sentire che le persone ti sono accanto.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  9. Bentornata fra noi, hai scritto un racconto molto commovente e sono sicura che Platone ti è sempre vicino, così come la tua amica.
    Un abbraccio.

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    1. Ciao Ofelia, sì, credo anch'io che lo siano e questo pensiero mi fa stare meglio.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  10. Ciao Antonella, ho perso un grande amico proprio un anno fa e capisco quello che provi fino in fondo, ti abbraccio e unisco il mio cuore al tuo.

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    1. Grazie Sciarada, è un dolore grandissimo, soprattutto perchè l'ho vista morire piano, piano durante questi mesi e non ho potuto fare nulla per aiutarla.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  11. Cara Antonella, mi dispiace veramente tanto per tutto quello che ti è successo e per la tragedia della tua amica. Sei stata veramente grande a starle accanto in modo così amorevole e immagino tutto lo strazio che devi aver provato. Ho perso anch'io tante persone per questo terribile mal: parenti, amici, colleghi, alunni...e sempre ho vissuto malissimo la loro malattia, continuando a chiedermi perché debbano esistere malattie così devastanti e perché sia successo proprio a loro, che tanto erano generosi, disponibili e amanti della vita, tanto da combattere come dei leoni per poter sopravvivere, strappando ogni giorno di vita con le unghie e con i denti, non riuscendo comunque a vincere sul male. Ti abbraccio e ti auguro di poter ritrovare la serenità.

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")