venerdì 1 gennaio 2016

Dedicato ad Audrey: Il bacio di Hayez






Oggi è il compleanno della mia carissima amica Audrey ed io ho pensato di dedicarle
questo post. Avremmo dovuto visitare insieme, all'inizio di dicembre, questa mostra purtroppo
non sempre le cose vanno come vorremmo o come le abbiamo programmate e alla fine lei non è riuscita
a venire a Milano...ci siamo andati noi, e oggi - per il suo compleanno - le regaliamo quello che
abbiamo ammirato.








I quadri che hanno fatto l'Italia

Il 5 dicembre in una piazza della Scala gremita di turisti e forze dell'ordine e illuminata da
un caldo sole campeggiano le due gigantografie di due opere di Francesco Hayez, protagonista della mostra Hayez. Quasi un secolo di opere del maggior interprete del Romanticismo
che si tiene negli spazi delle Gallerie d'Italia di Intesa San Paolo.
In una c'è il celebre Bacio nella versione del 1859, nell'altra la Meditazione: un opera che non ha alcun
significato religioso nonostante la croce in primo piano









Si tratta infatti di un'allegoria che descrive la situazione politica italiana subito dopo i moti del marzo 1848
in cui il pittore si era esposto in prima persona per la liberazione dall'impero asburgico: la data che è possibile leggere proprio sulla croce trattenuta dalla giovane donna ( 18.19.20.21.22 marzo 1848 )
è infatti quella delle Cinque Giornate di Milano che diedero avvio alla Prima Guerra di Indipendenza














Hayez realizza la Meditazione ( nome scelto per fuorviare la censura ) nel 1851
con il cuore pieno di amarezza per il naufragio della speranza di liberare l'Italia: la protagonista ha il seno scoperto, è una madre pronta a nutrire i propri figli, ma ha il volto accigliato, preoccupato;
le mani provate dal peso del grosso volume e della croce esprimono rassegnazione; l'atmosfera è di profonda mestizia.














Un messaggio politico dunque, come quello contenuto nelle tre versioni ( 1859, 1861 e 1867 ) 
del Bacio che nell'esposizione di piazza Scala sono rappresentate per la prima volta insieme
" Il grande artista ormai assurto tra i padri della Patria, il quale si era battuto con la sua pittura per 
l'affermazione degli ideali del Risorgimento aveva voluto lasciare con questo piccolo quadro. dalla
retorica facile e coinvolgente, un messaggio di ottimismo alla giovane nazione che, appena uscita dalle
lotte per raggiungere l'indipendenza, doveva ora pensare a rigenerarsi " ( Fernando Mazzocca, curatore della mostra sul catalogo )







Ma osservandolo bene c'è un senso di misteriosa inquietudine, dovuto all'ombra proiettata lungo le scale alla loro destra, come se su i due amanti gravasse un destino avverso. Altrettanto inquietante è il
varco a sinistra, risucchiato nell'oscurità, che non si sa dove possa condurci.









" Il messaggio politico era affidato agli abiti dei due amanti che compongono volutamente i due
tricolori italiano e francese, espediente reso più evidente ed esaltato dalla variante del panno bianco
abbandonato sulla scala nella versione inviata all'Esposizione Universale di Parigi del 1867,
facendo diventare il dipinto una sorta di allegoria che celebrasse la collaborazione, l'abbraccio tra le
due nazioni che avevano reso possibile la nostra unificazione "












Collaborazione che viene disattesa con la pace di Francavilla con la quale l'Austria manteneva il
dominio di Venezia e che fu sentita dai patrioti italiani, e in particolare dal veneziano Haeyz, come tradimento di NapoleoneIII. Per questo nella versione del 1861 la fanciulla indossa un vestito bianco al posto
di quello azzurro: l'abito lucente de satin blanc accostato al verde del mantello, più brillante in questa
seconda edizione, assumeva un preciso significato patriottico, un dichiarato ed orgoglioso omaggio alla
nazione, suggellato dall'apposizione della data emblematica che segna la raggiunta unificazione italiana.
( Frac.sco Hayez veneziano fece 1861 di anni settanta )









Per Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo
" La pittura civile di Hayez offrì un importante contributo alla formazione di una coscienza nazionale. Hayez è stato il più grande pittore del nostro Ottocento, al pari di quello che furono in Francia Ingres e Delacroix e questa può essere un'occasione per un grande rilancio del pittore che nella sua vita aveva avuto
uno straordinario successo, ma poi era caduto nell'oblio "








La mostra rappresenta infatti la più aggiornata esposizione monografica su Hayez, raccogliendo in un'unica sede oltre 100 dipinti e affreschi dell'artista, molti dei quali inediti.. Il percorso segue una successione
cronologica ritmata dalla presenza degli autoritratti dell'artista, in modo da rievocare insieme la sua
vicenda biografica e il percorso creativo, dagli anni della formazione tra Venezia e Roma,
ancora nell'ambito del Neoclassicismo, fino all'affermazione, a Milano, come protagonista del movimento romantico.








Le diverse sezioni della mostra riflettono i mutamenti del clima culturale, storico e sociale di cui
Hayez è stato un sensibile e versatile interprete, padrone di diversi generi come la pittura storica e il
ritratto - celeberrimi quello di Manzoni e della Principessa di Belgioioso - la mitologia, la pittura sacra
e un ambito allora di gran moda come l'orientalismo, fino a giungere alle composizioni - forse
quelle più affascinanti e che più riflettono la sua indole di libertino - dove trionfa in nudo femminile, declinato
in una potente sensualità che lo rende unico nel panorama del Romanticismo italiano ed europeo.





























































































Cara Audrey, sicuramente non è la stessa cosa che vedere questi meravigliosi dipinti dal vero ma è tutto quello che  Renato ed io abbiamo potuto fare...chissà, magari prima del 21 febbraio riuscirai a venire a Milano ma per intanto ammirali così, meglio di niente.
Tantissimi auguri, amica mia, e...un bacio.


Con l'occasione auguro a tutti voi un 2016 meraviglioso e ricco di soddisfazioni!








Hayez
Gallerie d'Italia
Piazza della Scala 6 - Milano
Fino al 21 febbraio 1016
da martedì a domenica dalle 9,30 alle 18,20
giovedì dalle 9,30 alle 22,30 / Chiuso il lunedì
Biglietto euro 10 / ridotto euro 8












21 commenti:

  1. Cara Antonella, ai iniziato il nuovo anno con un post veramente speciale tutte queste opere io non le conoscevo, e ti ringrazio che tu la abbia pubblicate.
    Ciao e rinnovo gli auguri di un anno 2016 che sia veramente buono.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, grazie sono veramente contenta che questo post e soprattutto questi dipinti ti siano piaciuti.
      Anche a te tantissimi auguri per un felice 2016.
      Antonella

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  2. Subito dopo Natale sono stata a Milano, con unamia amica e ho visto Rubens, Hayez e la mostra su Giotto. E' stata una giornata culturale al massimo e meno male che avevo fatto online i biglietti per Giotto e Hayez, così non abbiamo fatto code. Siamo state fortunate anche a Palazzo Marino perché, nonostante i controlli più accurati, ce la siamo cavate abbastanza in fretta. Tutto ciò che ho visto mi è piaciuto e l'ho trovatointeressante. Buon 2016! Auguri

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    1. Ciao Mirtillo, anch'io ho visitato a dicembre oltre a Hayez, Rubens e Boldini...Giotto l'avevo visitato ad ottobre. Milano ha offerto davvero tanto in questo autunno/ inverno!
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Un post che sarà sicuramente apprezzato da Audrey... ora passo da lei per gli auguri (doppi).
    Tantissimi auguri per un sereno 2016 Antonella, a te, a tuo marito, e famiglia tutta. Tanta pace e salute. Un grande abbraccio.

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    1. Tantissimi auguri anche a te e ai tuoi cari.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  4. Risposte
    1. Grazie e tanti auguri per un sereno 2016 anche a te.
      Antonella

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  5. Splendido post come solo tu sai fare, brava carissima Antonella!
    Tanti auguri per un sereno 2016 in un abbraccio!
    Beatris

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    1. Ciao Beatris, grazie, questa mostra era splendida e meritava parlarne a lungo, spero di essere riuscita a comunicarvi la bellezza racchiusa nei dipinti.
      Tantissimi auguri anche a te e ai tuoi cari.
      Antonella

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  6. Auguri, cara Audrey.

    Hai visto cbel gran regalo ti ha fatto Antonella ?

    Auguro ad entrambe Buon Anno con un abbraccio.

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    1. Ciao Gianna,tantissime auguri anche a te per un sereno 2016.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  10. Hai fatto un bel regalo anche a noi, non solo alla tua amica! Questi quadri, così ben descritti, si apprezzano anche meglio.
    Buon anno a te e alla tua famiglia e grazie ancora!

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    1. Grazie a te per aver apprezzato questo post, in realtà la mostra mi è piaciuta molto e mi ha fatto apprezzare ancora di più questo grande artista che già amavo.
      Buon anno a te e ai tuoi cari.
      Antonella

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  11. Cara Antonella,
    questo è stato senz'altro il regalo più bello e apprezzato perchè ci tenevo tanto a godermi questa meraviglia. Mamma mia!!! quante opere meravigliose, mi spiace tanto non averle ammirate però, adesso, posso dire di aver visti attraverso i tuoi occhi. Grazie mille!!! buon anno e un mega abbraccione :* :D

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    1. Ciao cara amica, io spero ancora che tu, prima del 21 febbraio, possa venire a Milano ed ammirare con i tuoi occhi queste meraviglie. Sono contenta che ti sia piaciuto, un grandissimo abbraccio.
      Antonella

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  12. Bellissimo regalo: complimenti!
    E, anche se in ritardo, mi aggrego agli auguri.
    A cui aggiungo quelli per una serena continuazione di 2016.
    ^____^

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    1. Ciao, tantissimi auguri anche a a te, che sia un anno di serenità.
      Felice serata.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")