martedì 18 agosto 2015

Expo, Giardino, mele e musica classica per le serate al padiglione polacco




Al primo sguardo, il padiglione della Polonia si presenta sul Decumano come un grande cubo
composto da piccoli pezzi di legno incastonati.









Lo scrigno che contiene lo spazio espositivo polacco non è altro che composto da cassette di legno
in cui, di solito, viene collocata la frutta.
Stupefacente vero?














E di certo gli 880 metri quadri del padiglione, costato 15 milioni, non mancheranno di stupirvi
ancora molte volte. Percorrete la lunga scalinata che porta all'ingresso dell'area
in cui è allestita l'esposizione polacca.








Il fulcro del percorso è la mela. Tutto ruota intorno al frutto simbolo del Paese che
poi è anche uno dei prodotti maggiormente esportati.








Prima di varcare la soglia del padiglione prendete una mela rossa tra le mani, datele un morso
e assaporatene la bontà. Da qui lasciatevi trasportare nel motto del padiglione:
" abbiate speranza voi che entrate "
 e perdetevi nel rilassante giardino magico.









Piante, erba, e sentieri bianchi danno l'impressione di passeggiare all'interno
di un mondo parallelo in cui la natura regna sovrana.









Il percorso, che assomiglia ad un piccolo labirinto, è reso ancora più magico e al contempo rilassante
 grazie all'intervallarsi di alberi di mele e specchi che ne aumentano lo spazio fino al punto
da far sembrare lo spazio verde quasi infinito.









Dal giardino i visitatori vengono guidati fino al successivo spazio espositivo.
Qui a farla da padrone è nuovamente la mela che diventa un simbolo fisico in una enorme
struttura adagiata al centro della stanza. Passando all'interno del frutto verrete guidati
verso il piano terra del padiglione.








Soffermatevi ad ammirare non solo i ritratti di uomini e donne vestiti dei costumi tipici
del Paese ma, soprattutto, concedetevi qualche minuto di sosta davanti al maxi schermo
su cui scorrono le immagini che ricostruiscono la storia del Paese. Dal Medioevo fino ai 
nostri giorni.









E oltre, verso un futuro tecnologico ma a misura d'uomo. 
La vera bellezza del padiglione, tuttavia,è l'ampia offerta di intrattenimento che
ogni giorno anima la piazzetta antistante la struttura principale.








Se il ristorante è imperdibile per la bontà dei piatti e i costi decisamente 
contenuti, ancora di più lo sono i laboratori di cucina ( divertentissimo quello in cui
si insegna a preparare i biscotti allo zenzero ) o i concerti di musica classica e pianoforte
che ogni giorno vengono ospitati nella struttura.









Un offerta ampia che rende la Polonia una delle visite obbligatorie all'interno di
Expo 2015.
























Se invece pensate che lo spazio espositivo polacco non faccia per voi, concedetevi
un passaggio nel gif schop del padiglione. L'area ricorda un mercato, offre prodotti tipici del Paese
a prezzi non troppo popolari e accessori deliziosi.
Vasto l'assortimento di vodka, interessanti i barattoli di conserve, soprattutto quelle di funghi.









La Pagella

SI'

* L'assenza di confusione
*Il giardino magico
* I concerti la sera


NO

* La lunga scalinata
*I piatti non propriamente adatti alla stagione estiva




























































( Fonte Marianna Baroli, Libero del 28 luglio 2015 )
( Immagini dal web )

10 commenti:

  1. Un'esperienza unica. E un corredo fotografico molto interessante.
    Ti aspetto sulle mie pagine.
    Un sorriso per la giornata.
    ^___^

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    1. Grazie! Scusami, non sto passando a farti visita perchè in realtà sono in semi pausa continuo solo la pubblicazione di questi post su Expo però la prossima settimana torno e non mancherò di passare a leggere le tue affascinanti storie.
      Ti auguro una felice giornata.
      Antonella

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  2. Un padiglione che mi attira. Forte le cassette in legno. Il mangiare però non mi sembra di mio gradimento, però mi attirano i biscotti allo zenzero. Affascinante anche il giardino.

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    1. Anche a me piace molto l'idea delle cassette di legno...e anche quella dei biscotti allo zenzero!
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Sicuramente uno dei padiglioni che ho gradito di più, sul podio via e ne ho visitati più di 15. Al primo posto Israele. La cucina polacca, provata durante uno splendido soggiorno a Cracovia, è molto grassa, giustamente deve scaldare durante l'inverno, però ricordo piatti davvero squisiti. Grazie per avermi ricordato questo padiglione davvero straordinario, anche se la mia visita risale solo a 3 giorni fa.

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    1. Ciao Sandra, benvenuta! Grazie a te per esserti fermata a leggere questo post. Non ho mai provato la cucina polacca ma credo proprio che sia piuttosto grassa...ma essendo piemontese di cucine un po' grasse ne so qualche cosa!
      A presto e buona giornata.
      Antonella

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  4. Anche questo padiglione l'ho visto solo dal di fuori ma ho in programma di andare ad Expo un'altra volta prima che chiuda e forse sarà l'occasione per visitare anche dentro, i tanti padiglioni in cui non sono entrata. Ciao

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    1. Ciao, bentornata dalla tua vacanza. Se ci torni spero che tutti questi post che ti sei letta ( sei stata davvero bravissima non ne hai saltato nessuno ) ti siano utili.
      La prossima settimana tornerò anch'io sul blog, in questo periodo ho pubblicato solo questi post su Expo che avevo già preparato, a presto.
      Antonella

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  5. Ciao Antonella, da come lo hai presentato mi sembra che questo padiglione rilasci delle ottime sensazioni con un'intelligente semplicità . Un abbraccio !

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    1. Ciao, anche a me è piaciuta molto la semplicità...non è poco in un " ambiente " del genere, dove si tende a stupire.
      Ti auguro una serena giornata.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")