venerdì 27 marzo 2015

Speciale Fatterellando: Fabergè e le uova dello zar, seconda edizione.





Con l'arrivo della pasqua Fatterellando vi tiene compagnia
 con un' edizione speciale dedicata alle feste e, come già accaduto l'anno scorso, il tema è incentrato sulle uova più famose del mondo, quelle di Fabergé. Mentre con la prima edizione  " Fabergè e le uova dello Zar ( Qui post Antonella  Qui post Audrey )  abbiamo scoperto chi era Fabergé, come sono nate le sue uova, quale fosse il legame con la dinastia Romanov e
la loro abilità nel creare questi doni preziosi, quest'anno vi mostriamo e spieghiamo i segreti di 4 magnifiche creazioni: Flawers egg, Pellicano egg (presentate da Antonella), l'uovo bocciolo di rosa e l'uovo dei mughetti (presentate da  Audrey ).









Il Basket of Flowers Egg, conosciuto anche come “Wild Flowers Egg”, è fatto di argento, il vaso dorato, smalto guilloché opalescente color madreperla e blu scuro, diamanti taglio rosa, smalto verde opaco e smalti multicolori per i fiori. Lo zar Nicola II lo ha presentato a sua moglie, l'imperatrice Aleksandra Fyodorovna il 14 aprile 1901, giorno della Pasqua ortodossa.
Sotto forma di un cesto di fiori di campo, ha il corpo d'argento ricoperto di smalto opalescente color madreperla, applicato con un lavoro a traliccio realizzato con diamanti taglio rosa. La data,1901, è anch’essa in diamanti taglio rosa; la base è in smalto blu scuro. La bella composizione di fiori di campo si trova appoggiata su del muschio verde in fili d'oro.








La profusione di fiori di campo smaltati d'oro nel cesto di fiori, è la prova dell’ interesse del Fabergé per la natura. Ogni fiore, ogni foglia, sono minuziosamente modellati e smaltati il più realisticamente possibile. I fiori sono realizzati in oro e coperti con una varietà di smalti multicolori, rosa, bianco, blu scuro, arancio e malva. Il cesto è rifinito con un set di diamanti. Non è noto se ci fosse una sorpresa: la fattura Fabergé originale parla di "perle" e poiché non ci sono perle sull’uovo, sono stati collegate alla sorpresa. Una broche o un filo di perle, forse sono da collegare in qualche modo all’ uovo?









Le uova di Pasqua imperiali erano create con la massima riservatezza e, una volta consegnate, erano conservate negli appartamenti privati della famiglia imperiale. Solo in un' occasione durante il regno dello zar Nicola II, il pubblico russo è stato in grado di ammirare alcune di esse. Ciò è avvenuto ad una mostra di beneficenza, svoltasi sotto il patrocinio della zarina Alexandra Fyodorovna nel marzo 1902, presso il palazzo del barone Von Dervis in St Petersburg.
The Basket of Flowers Egg fu esposto in quell’ occasione, e le fotografie mostrano il vaso a forma di uovo con la base smaltata bianca; si presume che il sostegno, forse danneggiato successivamente, fu restaurato dopo la Rivoluzione russa e il colore cambiato da bianco a blu scuro. Nessuna traccia del pagamento per la riparazione è stata però ritrovata.








La recente scoperta della fattura Fabergé per 6.850 rubli, del 16 aprile 1901, ha confermato che l'uovo era stato ordinato dallo zar Nicola II per la zarina Alessandra Feodorovna. Nel 1917 l'uovo fu confiscato dal governo provvisorio e venduto per 2.000 rubli: l'identità dell'acquirente non è nota, ma è probabile fosse l’ industriale americano Armand Hammer. Nel 1933 The Basket of Flowers Egg fu acquisito dalla regina Mary, e nel 1953 ereditato da Elisabetta II.








Pellicano




L'uovo è fatto di oro rosso inciso in stile Impero,, smalto, diamanti, perle, avorio ,smalto grigio, rosa e blu opalescente, acquerello su avorio; gli ornamenti sono incisi. E’ uno dei pochi che non è smaltato su gran parte della sua superficie.







In coincidenza con la celebrazione del centenario del patrocinio delle istituzioni caritatevoli dell’ Imperatrice, questo uovo è inciso con le date commemorative "1797-1897" e con i motivi delle Arti e delle Scienze. L'uovo è sormontato da un pellicano in grigio opalescente, smalto blu e rosa, tempestato di diamanti, che alimenta i suoi piccoli, emblema per la fede cristiana di pietà, amore e carità verso il prossimo e, in quanto tale, è rappresentato sempre nell'atto di lacerarsi il petto per nutrire i suoi piccoli. Tale immagine è detta " pellicano con la sua pietà."









La simbologia deriva dal fatto che la femmina nutre i piccoli stritolando i pesci che tiene a macerare nella sacca membranosa che pende dalla mandibola inferiore. Quindi preme il becco contro il petto e ne fa uscire il cibo, dando così l'impressione che si trafigga per farne uscire il sangue con cui nutre i piccoli.La figura del pellicano e dei suoi piccoli è eseguita in diamanti e smalto bianco opalescente. L'uovo è inciso con motivi classici, reca le date commemorative 1797 - 1897, e la scritta "Visita i nostri vigneti, o Signore, e noi abiteremo in te."








La sorpresa è che l'uovo, sollevato dal suo supporto, si apre in otto pannelli ovali. Si rivelano così, le otto miniature su avorio di Johannes Zehngraf (1857-1908) raffiguranti le istituzioni di cui l'imperatrice vedova era patrona, fondate principalmente per l'educazione delle figlie della nobiltà.









Le miniature sono dipinte su ovali di avorio pieghevoli e racchiuse in una cornice di perle.









Sul retro delle miniature sono elencate le istituzioni ritratte: l’Istituto Xenia,l’Orfanotrofio Nikolai, l’Istituto Patriotic, l’Istituto Smolny, l’Istituto Ekaterina, l’Istituto Pavel, l’Orfanotrofio di San Pietroburgo di Nikolaj e l’Istituto Elisabeth. Chiuso, i pannelli formano l'uovo intero e le separazioni sono ingegnosamente nascoste.







L’uovo è appoggiato su di un supporto in oro variopinto a quattro gambe e conserva il suo astuccio originale in velluto rosso.
A causa delle date 1797 e 1897 sulla base delle uova,per molti anni l’uovo Pelican è stato attribuito al 1897, ma la ritrovata fattura Fabergè originale, mostra che fu presentato per la Pasqua del 1898.






Nel 1930 è stato una delle dieci uova vendute alla Hammer Galleries di New York e tra il 1936 3 il 1938,acquistato da Lilian Thomas Pratt, che nel 1947 lo lasciò al Virginia Museum of Fine Arts di Richmond, negli Stati Uniti.




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La curiosità di Antonella: Quanto vale un Fabergè
Indubbiamente un gioiello Fabergè è un oggetto molto prezioso, dati i materiali raffinati e l’accurata lavorazione (per le uova un intero anno di lavoro!). Nell’asta londinese di pochi giorni fa un pendente in pietra dura, di poco inferiore ai 2 cm di altezza, è stato aggiudicato per oltre 11mila sterline (14.850 euro); mentre un piccolo contenitore in oro e smalti (5.7 cm di altezza) ha toccato le 11.250 sterline. Anche nel giugno 2011 la medesima casa d’aste aveva venduto un pendente in platino e diamanti (2.9 cm) a 15mila sterline (16.780 euro). Il risultato più clamoroso fu toccato, però, da Christie’s, sempre nella capitale inglese, il 28 novembre 2007: il lotto 55, stimato 6-9 milioni di sterline (9-14 milioni euro), fu aggiudicato a 8.980.500 sterline (13.925.609 euro). Si trattava di un grande uovo su basamento, con orologio e movimento automatico.
Le sole uova imperiali contano una cinquantina di esemplari noti, molti dei quali conservati in musei o collezioni private internazionali. Per avere un’idea del valore di una di queste uova, basti pensare che nel 2004 un magnate russo riuscì a riportare in patria ben 9 esemplari, spendendo circa 100 milioni di dollari!




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Vi invito ora a passare da Audrey per ammirare altre due splendide uova










14 commenti:

  1. Ciao Antonella,
    anche questa è andata!!! ;)
    Il primo uovo è stupendo, mi piace molto lo trovo particolare e cosi ben fatto da far credere che i fiori sono veri.
    Il secondo, quello di Pellicano, al contrario, è raffinato ma la sua particolarità è senz'altro la sorpresa che racchiude.
    Spero che il nostro post piaccia anche agli altri.
    Un abbraccione

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    1. Ciao Audrey, ed ecco che se ne è andato anche un altro Fatterellando. Queste uova Fabergè sono dasvvero stupende e ricche di particolari....non ci resta che aspettare il prossimo anno per presentarne altre 2.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. Cara Audrey, dopo una coi bella carrellata di uova decorate, è bello ricevere da te gli auguri della Santa Pasqua.
    Io contraccambio con tutto il cuore gli auguri e che ti portino a te a tutta la tua famiglia tutto il bene possibile.
    Ciao e buona giornata con un forte e sentito abbraccio.
    Tomaso

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    1. Tantissimi auguri anche a te Tomaso e grazie per aver apprezzato tanto questo Fatterello.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Ho avuto il piacere di apprezzare la collezione di uova Fabergè all' Ermitage di San Pietroburgo ed è sorprendente quanta fantasia ci sia nel rendere unico ogni esemplare.
    Buona Domenica delle Palme carissima Antonella, ti abbraccio e ti mando un bacio !

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    1. Ciao, anch'io ho avuto l'opportunità di apprezzarle all'Ermitage a San Pietroburgoe devo dire che lì assumono un fascino diverso ed impagabile.
      Tantissimi auguri anche a te.
      Antonella

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  4. Ma sai che mi ricordavo benissimo il post dell'anno scorso? Già un anno è passato, mi sembra ieri! Incredibili queste uova e ancora più incredibili i prezzi :O :O
    Un abbraccione super per un gioiosissimo week end! :D ♥

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    1. Ciao Vivy, diciamo che i prezzi sono veramente " imperiali "....Hai ragione, il tempo vola via velocissimo...
      Un grande abbraccio.
      Antonella

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  5. Sono bellissime e affascinanti!Grazie come sempre per le informazioni!Bacioni,Rosetta

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    1. Grazie a te, Rosetta, per apprezzare sempre quello che scrivo.
      Un bacione.
      Antonella

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  6. Vim e gostei muito de tudo. Voltarei, pois já estou a seguir.
    Beijo.
    Nita

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    1. Grazie infinite per il tuo apprezzamento e per esserti iscritta tra i miei lettori.
      Antonella

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  7. Uova sorprendenti...quanta abilità nel crearle...

    Grazie e baci, Antonella.

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    1. Ciao Gianna, è vero, una grandissima abilità che anche a distanza di tempo incanta e stupisce.
      Un abbraccio.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")