lunedì 16 febbraio 2015

Le notti folli della Camera della Vergogna e la morte di una bambina.





Riporto qui di seguito parte di un articolo a firma Mario Giordano pubblicato su Libero
di sabato 14 febbraio e che, secondo me, descrive in modo esemplare l'Italia di oggi

" E' la notte della Repubblica. E' la notte in cui una bimba muore, dopo appena tre ore di vita,
perchè attorno alla sua culla si concentrano tutti i vizi di questo Paese malato. Ed è la notte in cui i 
Parlamentari stanno lì a scazzottarsi sui banchi di Montecitorio per ragioni incomprensibili ai più.
Il confronto tra le due notti è inevitabile. Mai come oggi il Palazzo appare buio. Nero. Proprio come la notte. La notte delle istituzioni che si dimostrano sempre più lontane dai problemi quotidiani del Paese, il vivere e il mrire, per esempio, persino riuscire a respirare se sei appena nato in un ospedale del Sud.
Magari avere una canula a disposizione. O un'ambulanza attrezzata. O una strada per il pronto soccorso che non sia una mulattiera. Ma che gliene importa di tutto ciò ai deputati che si menano a Montecitorio?
Sono troppo impegnati a fare rissa, a saltare sui banchi, a scaricarsi addosso faldoni e insulti, ferite e minacce,a riempirsi d'ebrezza nella scazzottata notturna, Sono troppo impegnati ad urlare parole che nessuno ascolta per sentire l'ultimo gemito di una bimba che muore.
Nicole ha vissuto solo tre ore. Ha fatto tempo a conoscere la burocrazia ottusa, i servizi sanitari insufficienti, gli effetti dei tagli, gli elicotteri che non partono, gli strumenti che mancano, la rete dei trasporti devastata.
Ha fatto tempo a conoscere il peggio di questo Paese che non riesce ad uscire dai suoi guai.
E ora qualche angelo provi a spiegarglielo, lassù in cielo, che mentre lei moriva travolta dai problemi dell'Italia, coloro che quei problemi dovrebbero risolveri stavano a prendersi a botte come bulletti di periferia, spintoni&schiaffoni come nemmeno nei film di Bud Spender e Terence Hill.
Nicole soffoca, l'Italia pure. Ma non c'è tempo per pensarci. Dobbiamo salire sui banchi a menar le mani
nello spettacolo notturno dell'Onorevole Pugilato Show.








( ...)


E' la notte della Repubblica. Il Parlamento con il record storico di voltagabbana ( 173, mai così tanti ), che aspetta il buio per regolare i suoi conti oscuri. A suon di compravendite. O in alternativa a suon di botte.
Poca differenza fa, in fondo, se i deputati si scambiano pugni o soldi, schiaffi o prebende, se inciuciano intese indicibili oppure si aggrediscono come ragazzotti al luna park, se trasformano il luogo sacro delle istituzioni in un Saloon da ubriachi o in un mercato delle vacche, in ogni caso il risultato è identico.
Stanno cioè spingendo quell'aula sempre più lontana dal Paese. Mai era parsa così poco rappresentativa, di fatto poco democratica. Mai era parsa così piegata su se stessa e incapace di dare una risposta ai mille problemi concreti degli italiani. Di chi, cioè, ogni giorno lavora, soffre, fatica, viaggia, si ammala, costruisce,
studia, s'arrabatta, s'ingegna, corre, suda, lotta.
O semplicemente non ce la fa e muore. Come Nicole "





( Fotografie dal web )































18 commenti:

  1. Che amarezza! Dire che siamo allo sfascio è ancora poco.

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    1. Sì, siamo già oltre, un Paese allo sbando senza più un minimo di dignità.
      Ti auguro una buona giornata.
      Antonella

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  2. Cara Antonella, è anche molto difficile fare dei commenti!!!
    Non posso che dire forte! VERGOGNA!!!
    Tomaso

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    1. In effetti è così, Tomaso, non si può più nemmeno commentare, l'unica parola che resta è VERGONA.
      Ciao, buona giornata.
      Antonella

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  3. Che altro scrivere, hai fatto già tu.
    Bravissima Antonella, baci.

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    1. Purtroppo non c'è niente da dire, questa è la realtà in cui siamo costretti a vivere.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  4. .......è la festa dell'incompetenza e della maleducazione.
    in quali mano ci ritroviamo!
    Un abbraccio

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    1. Ogni volta che ascolto il telegiornale penso che abbiamo toccato il fondo...ma al peggio non c'è mai fine!
      Un abbraccio.
      Antonella

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  5. è un immagine tremenda del nostro paese, sì, siamo nella notte buia...e ne siamo così impauriti da non riuscire ancora a muoverci...siamo ancora fermi a guardare, sperando che un minimo di senso e ragionevolezza ritorni...

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    1. Una notte buia, in cui noi stiamo immobili, angosciati e impauriti...è un'immagine quasi apocalittica dell'Italia.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  6. Che vergogna, che tristezza, che dolore per questo povero paese.

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    1. Ciao Carla, hai ragione, vergogna, tristezza, rabbia, angoscia...dolore!
      Un grande abbraccio.
      Antonella.

      P.S. Ma tu sei qui adesso?

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  7. Grazie a Dio... oltre all'uomo e queste cose... c'è Dio.
    Ti abbraccio forte ♥

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    1. Sì, c'è Dio, però a volte ho l'impressione che ci abbia un po' dimenticati...
      Un grande abbraccio.
      Antonella

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  8. A che punto è arrivata l'Italia lo si capisce dal fatto che all'estero non se ne parla nemmeno più di queste cose. Una volta si leggeva sui giornali di eventi simili, se ne parlava durante le pause caffè, e anche al notiziario... ora la cosa passa inosservata, non interessa più... quasi ci si fosse abituati. È questa la cosa peggiore... dall'Italia all'estero ci si aspetta il peggio. Per poi accorgersi che al peggio non c'è fine...

    Brava Antonella, come sempre.

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    1. Ciao Cinzia, guarda, io non mi sono mai vergognata di essere italiana, anzi ne sono sempre stata orgogliosa perchè ho sempre pensato agli italiani come a un grande popolo, mi ha sempre dato fastidio sentire alcuni italiani dire che si vergognavano di essere tali, anche nei momenti peggiori ho sempre difeso la mia " italianità ", ne ho anche scritto più volte...bene, quando si sbaglia bisogna saperlo riconoscere, probabilmente ho sempre sbagliato pensando che l'Italia potesse avere un futuro...se questa è l'immagine che riusciamo a dare di noi, se queste sono le persone che ci devono portare fuori da questo pantano, se questi sono gli uomini che devono salvaguardare la nostra identità...bè, con grande angoscia e dolore penso che non ci sia proprio più niente da fare.
      Un grandissimo abbraccio.
      Antonella

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  9. Queste sono le persone che dovrebbero rappresentarci, non ci sono parole.
    Un sorriso per la giornata.
    ^__^

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    1. Sì, non ci sono più parole...solo la profonda vergogna che si prova ad essere rappresentati da gente di questo genere.
      Ti auguro una felice giornata.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")