mercoledì 14 gennaio 2015

Io sono...






Va bene io sono Charlie Hedbo, noi siamo Charlie Hedbo ...
Vorrei vedere come potremmo non esserlo, ci mancherebbe altro, siamo stati colpiti nel cuore dell'Europa,
siamo stati colpiti nel bene più prezioso Che abbiamo: la Libertà che comprende
anche e soprattutto la libertà di stampa ... e quindi sì, io sono Charlie
però io sono anche i 4 quattro Ebrei massacrati Nel super-Mercato, sì,

Io sono ebrea, noi Siamo tutti Ebrei.



Sabato scorso Tutte le sinagoghe di Parigi Sono stato chiuse.
Non succedeva dai tempi dell'occupazione nazista. Gli ebrei di Parigi non hanno potuto onorare in Sinagoga il Shabbat per paura di nuovi attentati. Timore concreto dopo la strage di 4 ebrei nello Hyper Cascher
da parte di uno jihadista franco - arabo. Una vergogna che ricade su tutta l'Europa, che ricade come un'infamia sul governo francese perchè le Sinagoghe hanno dovuto chiudere per una ragione sola: non sono protette dalla polizia francese, sono alla mercè di nuovi attacchi.








Ma accade ancora di peggio in questa Parigi, in questa Francia in questa Europa.
nessuno urla, nessuno scrive, nessuno dice " Je suis Juif  ". Campeggia ovunque, anche sulla tour Eiffel  solo la scritta " Je uis Charlie "  Pure 4 ebrei sono stati maciullati solo perchè ebrei da Amedy Coulibaly,
il jihadista Che dopo aver ucciso una poliziotta  ha fatto 10 km. in una Parigi sotto presidio poliziesco, ha passato la Senna, si è esposto a mille pericoli per cercare ostaggi ebrei.
Non è entrato in un super market qualsiasi per sequestrare francesi qualunque per contrattare  la libertà dei complici Kouaki sotto assedio. No, si è esposto per ore per cercare la sua preda: l'ebreo.
Puro antisemitismo islamo - nazista. Ma nessuno lo nota sui media. Abbiamo visto nei telegionali una sequenza da far vergogna: prima il pellegrinaggio, i mazzi di fiori deposti davanti alla redazione violata di Charlie Hebdo. Bene. Giusto. Se fossi stata a Parigi li avrei portati anch'io. Subito dopo il corrispondente da Parigi parla davanti allo Hyper Casher...Nessuno! I parigini non vanno a piangere i loro concittadini ebrei.
Non si commuovono per gli ebrei.








Questa è la Francia di oggi. Questa è Parigi. Questa è l'Europa. Questo è il nuovo antisemitismo che impera nelle nostre società che voltano le spalle, indifferenti, se a massacrare gli ebrei sono islamici ed arabi.
Una vergogna che infanga la Francia da anni. Già nel 2005 la Commissione Stasi voluta dal Presidente Chirac per indagare sulle tensioni religiose, notava," Ogni bambino ebreo non può entrare in una scuola con la Kippah in testa senza essere offeso, insultato, picchiato " . Non da altri francesi ma da ragazzi di origine arabo - islamica. Esagerazione? Per nulla. Il 21 gennaio 2006 Iam Halimi, un ebreo di 23 anni, è stato rapito da una gang di arabi; lo hanno tenuto legato e nudo per tre settimane, lo hanno torturato e alla fine hanno gettato l'alcool sul corpo e gli hanno dato fuoco. Nel 2008 un arabo francese, Merah, ha massacrato a colpi di mitra tre bambini ebrei e il loro insegnante da vanti ad una scuola di Tolosa. A maggio un arabo francese, 
Nemmouche, ha ucciso quattro ebrei davanti al museo ebraico di Bruxelles. 








Tutti e due, come i Kouachi, come Coulibaly, seguiti distrattamente dai servizi francesi che li hanno lasciati fare, sottovalutando la carica jihadista e antisemita..
Infine...la strage dello Hyper Kocher. Il risultato è orribile: gli ebrei hanno paura di vivere in Francia. In 50.000 l'hanno lasciata dal 1990 al 2013. E la fuga aumenta: 7.000 ebrei hanno cercato rifugio in Israele nel corso del solo 2014. E non per ragioni di lavoro. Ma di questo antisemitismo trionfante e schifoso che si impone in Francia, in Europa, in Italia non si parla. La ragione è vergognosa. Gli ebrei francesi non sono affatto perseguitati dalla destra, dal Front National ( allora sì che sarebbe uno scandalo). Sono perseguitati dagli arabi e dagli islamici francesi. Quindi si tace. Complici ignavi di una nuova infame persecuzione degli ebrei.


Sì, IO SONO EBREA








13 commenti:

  1. Bellissimo questo post, lo condivido subito.

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    1. Ciao Vivy, grazie per la condivisione.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. Cara Antonella, sottoscrivo pienamente il tuo post, con la speranza che il mondo comprenda la tragica situazione.
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

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  3. Ciao, Antonella, magnifico post, come sempre!

    Tuttavia, vorrei un minimo contraddirti...purtroppo non so come le cose siano state seguite qui in Italia, quali immagini siano state diffuse, quali parole sono state riportate. Ma in Francia, da quello che mi è sembrato guardando telegiornali, manifestazioni, cerimonie e in particolare il discorso del primo ministro francese ieri alla camera, mi è sembrato che ci sia stata molta indignazione sia per i giornalisti, sia per le vittime di fede ebraica, sia per i poliziotti uccisi. A partire dalla manifestazione di sabato, ancora di più a quella di domenica, si potevano vedere manifesti con scritto non solo "Je suis Charlie" o "Je suis flic" (sono un poliziotto), ma anche "Je suis Juif". Domenica, dopo la manifestazione, è stato reso omaggio alle vittime ebraiche con una cerimonia in un sinagoga di Parigi alla quale ha partecipato anche il presidente Hollande. E ieri, il primo ministro ha annunciato che sinagoghe e scuole ebraiche saranno d'ora in poi protette.

    Negli ultimi anni ci sono stati atti che sarebbero dovuti essere puniti con maggiore serietà, che avrebbero dovuto mettere in allarme il governo, la strage di Mohamed Merah e l'uccisione di Iam Halimi su tutte. La protezione è stata abbassata, mi sembra che lo stato e la popolazione francese se ne siano resi conto e che ora stiano tentando di rimediare. La cosa negativa è che si sia dovuti arrivare a tutti questi morti per rendercene conto.

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  4. Io non sono ebreo, non sono Charlie, non faccio il gioco dei potenti e di chi strumentalizzerà, da un lato o dall'altro, queste tristi vicende.
    Spero solo che Parigi torni presto alla normalità, tra sinagoghe aperte e Tour Eiffel romantica.

    Moz-

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  5. io sono solo un piccolo individuo al quale si spezza il cuore a pensare a questo abominio

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  6. Tutti dovremmo ripensare a fondo le tematiche della modernità: la non violenza, la libertà di coscienza, il rapporto della ragione con la fede: anche i musulmani ci provino! Dobbiamo partire dalla non violenza: tutti i musulmani affermano che "l’Islam è pace". Bene: le vignette di Charlie Hebdo sono ironiche, sarcastiche, talora irriverenti e volgari, probabilmente anche inopportune; ma perché a uno scritto rispondere con la violenza? Non sarebbe meglio rispondere con uno scritto ad uno scritto? Contrapporre ironia ad ironia? E gli occidentali facciano la loro parte! Si chieda seriamente agli immigrati di "entrare nel sistema" integrandosi dal punto di vista economico, sociale e politico, e, soprattutto: i politici occidentali difendano in modo serio la cultura europea e le sue radici. In modo serio e costruttivo, non ideologico e provocatorio.
    Dio stesso, probabilmente, quando ha creato l’uomo deve averne sorriso, pensando ai "casini" che avrebbe potuto compiere. Lutero diceva - a ragione - che la cosa che più irrita il diavolo è che gli si rida in faccia.
    grazie
    luisa

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  7. Ciao Antonella,
    razzismo, antisemitismo, negazionismo serpeggiano costantemente ed esplodono all'improvviso, colpiscono alla cieca, fuori da ogni controllo.
    La società è vittima e carnefice ad un tempo. Il seme di questo abominio va cercato dentro alle coscienze di ogni singolo individuo, perché "tutti siamo tutti":Charlie, Juif, il Poliziotto, l'Ebreo...tutti siamo umanità .
    Marilena

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  8. Ciao Antonella,
    hai scritto davvero un gran bel post e devo dire che hai fatto benissimo a sottolineare questa cosa.
    Quello che dici è vero tutti si sono prodigati nel dire che sono Charlie e, secondo me , hanno fatto bene visto quello che è accaduto ma nessuno ha pensato agli ebrei e alle altre persone morte.
    La Francia è davvero sotto il mirino e con lei l'intera Europa, ma la cosa che mi spaventa di più questa volta è il punto di non ritorno e quel aver detto voi non siete più liberi di pensare e scrivere quello che volete.
    Questo non essere più liberi l'hanno palesato con troppo sangue, crudeltà, follia e scuse spaventose.
    Un abbraccio amica mia

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  9. Mi unisco Messaggio a favore della libertà di espressione!
    Abrazos!

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  10. un post davvero bello e sincero,grazie!!

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  11. In questo mondo c'è troppa poca umanità!
    Saluti a presto

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  12. Un bellissimo messaggio a favore della libertà di pensiero e di espressione!
    Un abbraccio da Beatris

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")