venerdì 10 gennaio 2014

Oasi Zegna 6 / Le favole del Bosco del sorriso




Oggi vi racconto l'ultima della favole del
Bosco del Sorriso 
e la dedico a Roberta che è rimasta incantata dalle fotografie
di questo bel bosco.






l'Abete


Questa è la storia di due fratelli che vivevano sulle pendici della Alpi 
in un meraviglioso bosco. Erano nati dove le stagioni facevano 
il loro regolare corso.
In Inverno nevicava ed era tutto bianco mentre in estate
il sole riscaldava tutte le creature ed i prati si coloravano di migliaia
di fiori dalle tonalità diverse.






I due fratelli non erano più alti di un metro
ed avevano entrambi un sogno:
arrivare, un giorno, a toccare la Luna con la punta dei loro rami.

Il buon Dio diceva loro che quando sarebbero diventati grandi
sarebbero riusciti a farlo, ma che avrebbero dovuto pazientare.






Durante l'Estate molti bambini andavano a giocare in  quel bosco
e i due giovani alberi amavano sentirli correre tra i rami.

Quando però una mamma o un papà li indicavano
c'era qualche cosa che li faceva arrabbiare.

Nessuno li riconosceva, pur essendo somiglianti avevano caratteristiche
diverse ed un nome simile ma differente.

Uno era l'Abete Bianco e l'altro l'Abete Rosso.






Si susseguirono lunghi inverni e calde estati,
ogni stagione portava con sè grandi novità.

All'Abete Bianco crescevano delle bellissime pigne che 
non cadevano mai.

All'Abete Rosso le pigne, in principio piccole e verdi diventavano di colore
marrone e quando cadevano lasciavano sul morbido terriccio del bosco
i semi  per i nuovi alberi. Malgrado questo alcune mamme e alcuni papà li chiamavano
ancora semplicemente Abeti.






Passarono ancora molti anni e i bambini che un tempo andavano
a giocare in quel bosco erano diventati adulti,  anche l'Abete Bianco e
l'Abete Rosso si trasformarono in due grandi alberi.
La luna non era più così distante ed illuminava la loro chioma con 
nastri d'argento. La cima sfiorava ora il cielo.






Un giorno arrivò nel bosco un uomo con suo figlio, si avvicinò
ai due alberi e con grande rispetto e delicatezza li osservò e li toccò
dicendo loro: " Ora che siete diventati rispettivamente un Grande Abete Rosso
 ed un Grande Abete Bianco ed avete toccato il cielo con la vostra punta
vi lavorerò con grande rispetto ed amore ".






Rivolgendosi all'Abete Rosso gli disse: "Diventerai in meraviglioso
violino. " e rivolgendosi all'Abete Bianco gli disse: " Tu servirai a costruire
il tetto della nostra nuova casa".

I due abeti si sentirono molto fieri di essere stati scelti.
per una causa così importante.






L'Abete Rosso fu lavorato da un bravissimo liutaio ed un giovane
musicista lo suonò per il grande concerto di Natale.

L'Abete Bianco protegge ancora oggi dal freddo e dalla pioggia
la casa di quel bambino e dei suoi genitori.






Sul Bosco del Sorrisi vi ho proposto anche:


























35 commenti:

  1. Una favola bellissima questa degli abeti: è proprio vero che la montagna ha sempre qualcosa da raccontare e sa come farci emozionare!
    Grazie per le foto, sono bellissime,
    un abbraccio

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    1. Ciao Melinda, questo bosco del sorriso è stato anche per me una grande sorpresa. Sono innamorata di queste favole scolpite sul legno...e hai ragione , i racconti della montagna emozionano sempre.

      Un bacione.
      Antonella

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  2. Che dolce storia, Antonella.

    Da raccontare ai bambini.

    Un grande abbraccio.

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    1. Grazie Gianna, anch'io penso che queste del bosco siano favole bellissime...lette sul posto poi sono stupende!

      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Molto interessante, bella foresta! Un abbraccio

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    1. Grazie Leovi, sì, è un bosco bellissimo a due passi da casa mia.

      Un abbraccio.
      Antonella

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  4. Bella storia!
    L'uomo deve ritornare alle origini e ritrovare la simbiosi con la natura.
    Serena giornata.

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    1. Ciao, naturalmente condivido il tuo pensiero!

      Buona serata.
      Antonella

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  5. Questo filone del Bosco del Sorriso è davvero bello e poetico. Ti riporta in un mondo incantato, ma anche reale, il mondo della Natura.

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    1. Ciao Ambra, purtroppo per il momento le favole sono finite ma l'Oasi Zegna regala tante altre splendide passeggiate di cui un po' per volta vi renderò partecipi. Qui la Natura la senti davvero amica!.

      Buona serata, a presto.
      Antonella

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  6. Ciao Antonella,
    è una storia bellissima però mi ha messo tristezza. Anche se i loro legno è stato usato per creare qualcosa di raro e perfetto (il violino) e importante e imponente (il tetto), forse sarebbe stato più bello lasciarli nel loro habitat naturale. Non lo so!!! è vero cosi hanno avuto fini nobili ma un po' mi intristisce pensare che sono stati tagliati e lavorati e soprattutto allontanati l'uno dall'altro.
    Buona giornata un abbraccio <3

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    1. Ciao Audrey, mi avevi già detto per telefono che questa favola ti aveva rattristata, io non credo che bisogna rattristarsi perchè questi due alberi sono stati tagliati, sono serviti a costruire qualche cosa di grande e di importante per l'uomo e vivranno per sempre in quel qualcosa...e l'uomo li rispetterà per sempre come li ha rispettati quando erano due "cuccioli di abete " .

      Un bacione.
      Antonella

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  7. Bellissima storia per due bellissimi alberi...!

    Moz-

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    1. Grazie Moz, il Bosco del Sorriso propone tante belle storie di alberi!

      Ciao, Antonella

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  8. Ciao Antonella,
    questa è una storia preziosa per avvicinare i bambini, e non solo loro, all'armonia della Natura, nelle molteplici diversità degli esseri viventi, ed al rapporto vitale tra l'uomo e il Creato.
    Con semplicità questa storia parla al cuore e alla mente.
    Un saluto affettuoso:)
    Marilena

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    1. Ciao Marilena, hai ragione queste piccole storie del Bosco sono preziose per insegnare ad amare la natura, sono storie semplici che sanno parlare a tutti e ci aiutano a comprendere la responsabilità che abbiamo nei confronti della natura.
      Ho aggiunto in fondo al post i link degli altri racconti del Bosco del Sorriso.

      Un caro saluto.
      Antonella

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  9. La generosità degli alberi racchiusa in una bella favola :)
    Passata l'influenza?
    Un abbraccio :)

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    1. No, Xavier, non mi è passata e nemmeno a mio marito ( e per lui vista la sua patologia è un po' più complicato che per me! )

      Naturalmente ero sicura che questa favola di alberi e di montagna ti sarebbe piaciuta1

      Un bacione.
      Antonella

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  10. Ma perchè,
    avevi l'influenza?
    Alla nostra età non sarebbe meglio fare il vaccino?
    (dico nostra età tanto per dire, dalle foto pari più giovane di me.)
    Comunque avendo fatto riferimento alle foto ti dirò che preferivo quella di prima,
    qui pari la padrona della ferriera.
    Ciao

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    1. Ciao Massimo, sì, ho l'influenza e non riesco a venirne fuori...passerà e spero l'anno prossimo di ricordare quanto sono stata male...così farò il vaccino. Ho capito, preferisci la foto versione estiva...più colorata e meno seriosa, e, credo, anno più anno meno di avere la tua età, io sono del 1957.

      Ciao, buona serata.
      Antonella

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    2. sei più grande di una dozzina d'anni
      ma io ho il vantaggio di dimostrare 15 anni di meno :-))))

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  11. Quanta tenerezza in questa storia che tocca il cuore!
    Un abbraccio e buona serata da beatris

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    1. Ciao Beatris, è una storia piena di bontà che ci fa sentire ancora più vicini alla bellezza delle nostre montagne.

      Un abbraccio.
      Antonella

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  12. Ciao grazie mille Antonella.
    Foto meravigliose, questa storia è stupenda ed emoziona. Questo bosco mi piace tantissimo.....si si devo venire a vederlo. Posto magico. Buona guarigione a te e a tuo marito.

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    1. Ciao Roberta, sono contenta che la dedica ti abbia fatto piacere. Ho notato che hai apprezzato molto il Bosco e la sua serie di favole e mi è sembrato bello dedicartelo, naturalmente anche ad HayLyn.

      Per quanto riguarda l'influenza mio marito sta meglio io sono ancora piuttosto " presa "...passerà!

      Ciao, buona serata.
      Antonella

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  13. tenere e da far leggere ai bambini queste storie del bosco
    grazie Antonella e ancora auguri

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    1. Ciao Gabe, sono belle storie sia per i bambini che per gli adulti
      Grazie a te, a presto.
      Antonella

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  14. Gli alberi sono meravigliosi, io ho imparato ad apprezzare questi alberi in una sessione di meditazione all'aperto, abbracciando un albero ha sciolto le tensioni in me ed ho pianto come una bambina dopo tanto tempo. Mentre meditavo avevo la sensazione che l'abete fosse un'immensa autostrada che traghettava la mia anima verso il cielo! Nello studio degli olii essenziali ho scoperto la loro potenza ! Veri e propri antibiotici, il loro olio ha il potere di donare vigore e forza!

    Buon week-end Antonella! un abbraccio

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    1. Ciao Renata, bellissimo il tuo commento relativo alla tua esperienza. Anche per me è stato liberatorio scoprire questo bosco ed abbracciare gli alberi.

      Il bosco è molto bello ed istruttivo, ci sono parecchi cartelli che spiegano le proprietà dei vari alberi...un percorso davvero emozionante.

      Buon fine settimana, un abbraccio.
      Antonella

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  15. Che bel racconto, ci spiega la differenza tra i due con grande poesia!!!
    Ciao Lieta

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    1. Ciao Lieta, quando sono stata per la prima volta in questo bosco è stato come entrare in u7na favola. Tutta l'Oasi Zegna è splendida!

      Ciao, buona serata.
      Antonella

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  16. Una bella favola che fa assaporare il profumo del bosco..la sua bellezza...l'atmosfera ..la magia e sa trasmettere vive emozioni..belle davvero tutte queste storie che ci stai proponendo!
    Ti auguro una buona giornata..ciao Stefania

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    1. Grazie Stefania, come dicevo a Lieta tutta l'Oasi Zegna è splendida...sembra quasi incredibile che un tempo i nostri grandi industriali tramutassero intere montagne in posti di benessere per tutti. In questa oasi addirittura sono state costruite scuole e un istituto per i bambini orfani e ancora oggi la famiglia Zegna si occupa di questa grande Oasi che è diventata un luogo di grande richiamo turistico sia invernale che estivo.

      Buona serata e buon fine settimana.
      Antonella

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  17. Ciao Antonella,
    ci sei mancata moltissimo ma rieccoci qui! Come sono andate le feste?
    Bella questa favola, fa assaporare la magia del bosco e della natura, complimenti per le fotografie.
    Un abbraccio zamposo

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    1. Ciao Carissime amiche Jene, bentornate e buon anno, anche voi mi siete mancate moltissimo ed è bello riavervi qui.

      Grazie, gradisco molto i vostri complimenti e mi fa piacere che questa storia di alberi vi sia piaciuta.

      Un abbraccio zamposo.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")