giovedì 21 novembre 2013

I Libri di Sandor Marai / Terra, Terra!






Nel 1969, dopo vent'anni d'esilio ( e trentacinque dalle pubblicazione
 delle " Confessioni di un Borghese " , il primo suo volume di memorie )
Marai decide di sfogliare quell'album di immagini morte che si porta dentro e di
raccontare gli anni atroci del dopoguerra.
In un montaggio implacabile e sontuoso ci fa sfilare quelle immagini davanti agli occhi: 
dall'apparizione fantasmagorica dei russi sulla sponda del Danubio alle rovine di 
Budapest, dove Marai va a cercare quel che è rimasto della " vecchia vita " e 
trova la sua casa ridotta a un cumulo di macerie.
E poi il faticoso ritorno a una parvenza di normalità in una città dove tutti odiano tutti.
E ancora il tentativo, nell'aprile del '46, di ritrovare quell'Europa tanto amata 
ed idealizzata, che ora gli appare "sterile, dal vago odore di cadavere, come immersa
nella formalina ". Sara, una volta ancora, il desiderio di scrivere il desiderio di
scrivere nella lingua materna a fargli decidere di tornare in un Paese mutilato,
dissanguato, atterrito sul quale il feroce processo di sovietizzazione stende una ragnatela
che si fa " ogni giorno più fitta ed appiccicosa ".
Infine, dopo un anno e mezzo, nel settembre del 1948, quando gli è ormai stata tolta
la libertà di scrivere ( " il papa letterario dei comunisti, uno studioso di estetica di nome 
Gyorgy Lukacs " ),annota Marai nel diario " mi decapita nella rivista del suo partito" )
 e, soprattutto,la libertà di tacere, la decisione di andare via, o meglio di andare "verso qualcosa ".
A spingerlo è la " nostalgia della Terra ": il desiderio di " vedere quello che dalla coffa
dell'albero maestro della Caravella di Colombo aveva visto il mozzo quando, all'alba, con
voce rotta dall'emozione aveva gridato " Terra, terra!...".
Fra i molti che hanno raccontato quegli anni in Europa, Marai spicca per
la potenza della parola, per la perfetta lucidità della mente e per la sua capacità
di mostrarci la guerra e ciò che ad essa è seguito come varianti di un identico orrore.
( Dal risvolto di copertina )



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Per conoscerlo un po'


" Mi arrampicai sul cumulo di macerie fatto di spezzoni di scala, schegge di mobili e in cima 
alla collina di rovine che era stata la mia casa vidi il mio cilindro e un candelabro di
porcellana francese. Tra i detriti si intravvedeva qualche fotografia, tra cui quella raffigurante 
Tolstoj in compagnia di Gor'kij nel giardino di Jasnaja Poljana che avevo appeso sopra
la scrivania. Mi misi in tasca la foto e mi guardai attorno per vedere cosa avrei potuto portare
via come ricordo. Superando una barricata  penetrai in una stanza dove avevo tenuto i miei libri
ben allineati sugli scaffali. Avrei voluto trovare il Marco Aurelio con testo a fronte,
le 2 Conversazioni£  di Eckermann e la vecchia edizione ungherese della Bibbia.
Ma era difficile orientarsi. Lo spostamento d'aria aveva come macerato la carta,
riducendo la maggior parte delle pagine a una poltiglia. Eppure sul cumulo di rovine, intatto,
vicino al mio cilindro, un libro era rimasto. Andai a prenderlo e lessi il titolo:
" Guida alla cura del cane borghese ". Misi in tasca anche quel volume e scesi dal mucchio di 
detriti verso il piano terra. In quel momento - mi sarebbe tornato in mente spesso 
in futuro - provai uno strano senso di sollievo "





23 commenti:

  1. Jena Anziana conosce bene i libri di Sandor Marai, ha detto che è davvero uno scrittore di altri tempi che strega con le sue riflessioni e la capacità di descrivere a fondo tutte le contraddizioni dei sentimenti umani.
    Un abbraccio zamposo

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    1. Jena Anziana ha ragione è un grandissimo scrittore, dotato di una scrittura elegante, come solo una volta si scriveva, e di una capacità introspettiva unica.

      Un abbraccio zamposo.
      Antonella

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  2. Ciao Anto, come sempre mi incanto a leggere le tue recensioni su Marai e mi riprometto appena avrò qualche soldino nel portafoglio di comprare i suoi romanzi...
    Ma ti ho fatto qualcosa?
    Scusa se te lo chiedo ma non sei passata da me e mi sono preoccupata...
    Un abbraccio

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    1. Melinda, ma come ti viene in mente di avermi fatto qualche cosa? sono passata da te e ti ho scritto a lungo...ma tranquilla non mi hai fatto assolutamente niente!

      I soldini che userai per comprare i libri di Marai sicuramente non li rimpiangerai...meglio non si potrebbero spendere.

      Ciao, cara, un bacione.
      Antonella

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  3. Sempre ben fatte le tue recensioni! Leggerò sicuramente questo romanzo!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris

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    1. Grazie Beatris, è un libro molto duro ma consiglio a tutti di leggerlo.

      Un abbraccio.
      Antonella

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  4. Quanto mi piacque L'eredità di Eszter!
    Questo mi manca. Provvedrò.
    Un saluto.

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  5. Quanto mi piacque l'Eredità di Eszter!
    Questo mi manca. Provvedrò.
    Un saluto.

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    1. Anche a me è piaciuta molto " L'eredità di Ester " ma io amo tutti i libri di Marai.

      Buon pomeriggio.
      Antonella

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  6. Oh, mi stai convincendo a conoscere questo scrittore^^

    Moz-

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    1. Bene, allora ho raggiunto un obiettivo. Lo considero uno dei grandissimi del 900 e mi sono resa conto che è poco conosciuto e se ne parla pochissimo...se ti sto convincendo ne sono felice.

      Ciao, buon pomeriggio.
      Antonella

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  7. Ciao Antonella,
    ho letto il post solo che sono talmente tanto nel pallone da non riuscire a scrivere qualcosa di logico e sensato, scusa.
    buona serata un abbraccio

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    1. Ma di cosa Audrey dovrei scusarti? Non preoccuparti per nessun motivo, cerca di stare serena...ti telefono domani mattina.

      Un bacione.
      Antonella

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  8. Hai ragione, Antonella, è poco conosciuto e se non sbaglio è stato rivalutato, anche lui come altri, dopo la morte.

    Buona serata.

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    1. Hai ragione Gianna, inoltre le sue opere non sono state tradotte per lungo tenpo, in realtà mi pare che in italiano non siano nemmeno ancora uscite tutte.

      Secondo me è uno dei più grandi autori del '900.

      Ciao, buona serata, un abbraccio.
      Antonella

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  9. Ed ecco arrivato l'atteso appuntamento con la magia di Sàndor Màrai, scrittore di altri tempi ma dai sentimenti immortali!
    Un abbraccio :)

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    1. Ciao Xavier, sì, scrittore dalla lingua elegante come oggi non ce ne sono più e grande conoscitore ed indagatore dell'animo umano. Hai iniziato a leggere qualche cosa di suo?

      Un abbraccio e un bacione.
      Antonella

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  10. Di fatti io non lo conosco,ma sono io un caso clinico Antonella,del resto cerco sempre letture leggere e gia' e' un miracolo portare a termine quelle. A volte vorrei leggere di tutto e delle altre mi perdo nel nulla! Buona serata betty

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    1. Ma no, almeno in questo caso non sei tu un caso clinico, di Marai si parla troppo poco e così un autore di grandissimo valore resta semi sconosciuto.

      Ciao, auguro anche a te una buona serata.
      Antonella

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  11. Potentemente scritto, molto interessante!

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    1. Ciao Leovi, sì, è un grandissimo libro scritto in modo magistrale, credo sia tradotto anche in spagnolo se hai occasione leggilo, ne vale la pena.

      Ti auguro una felice serata.
      Antonella

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  12. Ciao Antonella! Grazie per essere passata a salutarmi!
    Non conoscevo questo scrittore..
    Un saluto ed una carezza ai tuoi pelosi!

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  13. Ciao, figurati, è stato un piacere.
    Questo è uno dei miei scrittorio preferiti, purtroppo in Italia non si è parlato e si continua a non parlare molto di lui ma uno dei pochi veramente grande.

    Ti auguro una buona giornata e una scodinzolata dai pelosi!
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")