sabato 2 marzo 2013

Liberazione, Sandor Marai




Dicembre 1944. L'armata rossa, che già dall'inizio di novembre
è arrivata alla periferia di Budapest, sta per completare
l'accerchiamento della città.
L'antivigilia di Natale una ragazza di 25 anni, Erzsebet, che già mesi vive braccata,
sotto falsa identità, riesce a trovare un estremo nascondiglio per il padre:
il vecchio, un celebre scienziato a cui gli squadroni fascisti delle croci frecciate
danno la caccia, verrà murato, insieme ad altre 5 persone,
in una cantina grande quanto una dispensa.
Erzsebet, invece, scenderà nello scantinato del palazzo dove vive,
insieme a tutti gli abitanti di quello e di altri palazzi dei dintorni.
Ci rimarranno per quattro settimane, quanto durerà il terribile assedio,
mentre sopra le loro teste infuriano i combattimenti.
In quel mondo sotterraneo maleodorante e caotico, in una promiscuità
" da porcile ", mentre tra la gente ammassata sui materassi si scatenano tensioni
sempre più acute, Erzsebet aspetta "qualcosa "
qualcosa che si riassume in una parola: liberazione.
Tra poco i russi saranno qui , pensa, e tutto cambierà.
Finalmente, nella notte tra il 18 e il 19 gennaio, vedrà la sagoma del primo russo
stagliarsi sotto la porta: 
ma quell'incontro sarà ben diverso da come se l'era immaginato.


Con Liberazione Marai ci ha lasciato una testimonianza bruciante
dell'orrore che un'intera città, la sua,
aveva vissuto in quei mesi, assediata dai sovietici,
bombardata dagli Alleati e sottoposta ai rabbiosi rastrellamenti
degli sconfitti.
Nè , quando scriveva le ultime righe del libro nel settembre 1945 
si faceva più illusioni sul regime che l'armata rossa era venuta ad instaurare
nel suo Paese.

Un piccolo assaggio:

" In questi 10 mesi Erzsebet ha imparato che si può entrare in contatto con le persone anche senza
parlare. In dieci mesi e nel caos degli ultimi ventiquattro giorni e notti, ha imparato
che c'è un modo di entrare in contatto tra esseri umani più percettivo e affidabile della parola,
fatto di sguardi, silenzi, gesti, e messaggi ancora più sottili; è il modo in cui un essere umano nel suo
intimo risponde al richiamo di un altro, quella silenziosa complicità che nel momento del pericolo
dà alla muta domanda  una risposta più inequivocabile di qualsiasi confessione o argomentazione, e il cui senso è semplicemente questo: io sono dalla tua parte, anch'io la penso così, condivido la tua
preoccupazione, noi due siamo d'accordo..."

20 commenti:

  1. Quando tu parli di un libro, il modo con il quale ne parli, la descrizione che fai, il messaggio che passa è :Vado subito a comprarlo!
    Grazie Antonella,sei una biblioteca vivente!
    Un abbraccio.
    Dani

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    1. Grazie a te di aver apprezzato questo libro che è veramente un libro da leggere. Non è sicuramente il capolavoro assoluto di Marai ma è un libro che a mio parere va letto in primo luogo per il suo contenuto e poi per la splendida scrittura di Marai che ogni volta riesce ad incantarmi.
      Ciao, buon fine settimana.
      Antonella

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  2. Noi Jene conosciamo bene questo libro, ci piace molto!
    Un abbraccio zamposo

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    1. Ciao Jene, anche voi lettrici appassionate di Marai?
      Io l'ho scoperto una decina di anni fa ed è diventato una delle mie letture preferite, lo considero uno dei grandissimi del 900.
      Un abbraccio zamposo anche a voi e buon fine settimana.
      Antonella

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  3. Ciao Antonella,
    io non lo conoscevo questo libro, ma da quello che ho letto mi sembra bellissimo, appena posso lo leggo.
    Grazie mille per avermelo presentato.
    Un mega abbraccio e buona giornata

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    1. Ciao Audry, Marai, come ho risposto nel commento delle Jene, è per me un grandissimo autore, forse il più grande del 900.
      Questo è un bel libro che penso dovresti leggere, dovrebbe piacerti. Claustrofobico, angosciante, con i rumori di una guerra terribile che non vedi ma senti, cupo, senza speranza...

      Ho letto tutti i suoi libri e l'idea sarebbe quella di presentarli tutti qui sul mio blog, già tempo fa avevo scritto su Le braci quello che è considerato il suo capolavoro e che personalmente considero un libro bellissimo da leggere e rileggere. Ti lascio il link caso mai ti interessasse

      http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2012/02/ieri-sera-ho-finito-di-ri-ri-ri-leggere.html

      io te li consiglio caldamente.
      ricambio il tuo mega abbraccio, buona giornata anche a te.
      Antonella

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  4. Grazie Antonella, le presentazioni dei libri che fai mi fanno sempre venire voglia di leggerli. Oggi pomeriggio giro un pò in libreria e vedo se posso farmelo arrivare.
    Un abbraccio
    Matilda

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    1. Ciao Matilda, questo libro l'ho presentato basandomi sul risvolto di copertina perchè non volevo andare oltre...è un libro da leggere senza averne già un giudizio.
      A me è piaciuto molto, c'è da dire che io amo tutti i libri di Marai che come dicevo negli altri commenti considero un grandissimo del 900.
      Ho lasciato nella risposta al commento di Audrey il link di un altro post che ho scritto su di lui e sul suo capolavoro " Le braci" se ti interessa puoi leggerlo prima di andare in libreria.
      Ciao, un abbraccio e buon fine settimana
      Antonella

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  5. Ciao Antonella, qui da noi so che non è troppo tardi, anzi. Qui come dicevo a Nik, aspettiamo la fioritura della forsizia. In generale poi, io personalmente (però senza garanzia) penso che si possa potare ancora per alcune settimane. E quindi sono sicura che sei ancora in tempo. Tranquilla!

    Sono curiosa di vederle fiorite!

    Saluti cari
    Cinzia

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  6. Ciao Cinzia, grazie sei stata gentilissima. Io considero che mi trovo più o meno nello stesso clima in cui ti trovi tu e seguo il tuo consiglio.

    L'anno scorso anche, se erano delle piantine piccolissime fatte per talea (si dice così anche parlando di rise? ) da un amico dei miei zii, hanno fatto qualche bel fiore...adesso spero di riuscire a mantenerle in vita.

    Ancora grazie e buon fine settimana.
    Antonella

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  7. Non ho mai letto questo libro e grazie per il consiglio.
    Sereno week end.

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    1. Ciao, io ti consiglio di leggerlo è un libro molto bello anche se cupo e disperato, non so se conosci gli altri libri di Marai, in caso non li conoscessi ne parlerò nelle prossime settimane
      .Sereno fine settimana anche a te.
      Antonella

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  8. Conosco altri libri di questo scrittore ungherese, ma questo no.
    Da leggere con interesse.

    Buona serata!

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    1. Ciao e benvenuta. M fa piacere conoscere una lettrice di Marai, per me è un grande in assoluto.
      Se non l'hai letto ti consiglio di leggerlo, non è il miglior Marai, per intenderci non è " L e braci" ma è comunque un libro che va letto e riletto.

      Passo da te a ricambiare la tua visita.
      A presto, buona serata.
      Antonella

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  9. Ecco un altro esempio di trasversalità delle opinioni
    entrambi riconosciamo terribile l'esperienza vissuta dagli ungheresi
    sia durante l'occupazione nazista sia durante l'occupazione comunista,
    finalmente il pensiero sta viaggiando verso una obiettività
    che prescinde dalle ideologie e accomuna la gente.
    Non nego che ci possano essere delle sfumature
    che potrebbero renderci faziosi, ma il grosso fatto,
    la speranza che le future generazioni possano essere migliori di noi ce l'ho.
    Ciao

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  10. Ciao Massimo, le ideologie dividono, i sogni e le speranze uniscono.
    Spero anch'io che le prossime generazioni possano essere migliori di noi...
    Impossibile non riconoscere, al di là di qualsiasi sia il nostro pensiero, la terribile tragedia dell' Ungheria. Se non hai letto il libro te lo consiglio, ha molto da dire.

    Ciao, buona serata e buona domenica.
    Anto

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  11. Per l'intensità che traspare tra le righe del tuo racconto deve essere un libro che merita di essere letto. Grazie per il consiglio, non conosco quest'autore.
    Buon fine settimana.
    Stefania

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    1. Ciao Stefania, come già ho scritto rispondendo agli altri commenti io considero Marai un grande, se non il più grande, tra gli scrittori del 900. Effettivamente è poco conosciuto, solo da qualche anno i suoi libri sono stati tradotti anche in italiano ( non ne sono sicura ma credo che la traduzione delle sue opere non sia ancora terminata ). Penso che dovrebbe piacerti è un libro molto intenso e crudo. Per le prossime settimane ho in mente di presentarvi gli altri suoi libri, intanto se può interessarti ti lascio il link del post in cui ho presentato quello che è considerato il suo capolavoro: "Le braci"

      http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2012/02/ieri-sera-ho-finito-di-ri-ri-ri-leggere.html

      Buona domenica, a presto.
      Antonella

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  12. Ho in libreria "L'eredità di Eszter", che non ho ancora letto. Mi vien voglia di comprare anche questo...

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    1. Ciao Lella, ho letto " L'eredità di Eszter ", io considero tutta l'opera di Marai una colonna portante della letteratura. Ti consiglio questo libro e soprattutto ti consiglio la lettura de "Le braci " considerato il suo capolavoro. Rispondendo al commento di Stefania (sopra al tuo ) ho lasciato il link del post in cui ne ho parlato...sono sicura che ti verrà voglia di leggere il libro.
      Ciao, buona domenica.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")