giovedì 31 gennaio 2013

Viaggio nella povertà / Italia a pezzi




Ho un'amica, Gloria, che considero una persona di grande esperienza e sensibilità
con la quale in questi ultimi mesi ho parlato a lungo
della situazione politico - economico- sociale in cui versa l'Italia.
Lei è una volontaria della Caritas e parlando è nata l'idea di questa serie
di articoli in cui ci descrive questa realtà che lei vive quotidianamente. 



VIAGGIO NELLA POVERTA'


Mauro vive da 6 mesi nei bagni pubblici della città. Sam dorme
da 1 anno sdraiato sui cartoni dietro a un Centro Commerciale. Luca aspetta
vicino ai cassonetti la chiusura del supermercato per frugare tra i rifiuti.
Tutti pranzano alla Caritas ma per 6 giorni alla settimana e solo per il pranzo;
la sera e la domenica ci si scalda con il Tavernello.
Storie di ordinaria disperazione, di faticosa sopravvivenza, per un piatto di pasta
o per un vestito usato affidano la propria esistenza alle Istituzioni ( sperando nella loro
sensibilità) ed ai Volontari ( sperando nel loro cuore ).
Ripeto: SPERANDO. Queste persone possono solo sperare che qualcuno pensi a loro;
non importa se per reale solidarietà tra esseri umani, per linea politica  o per bisogno di ripulirsi
la coscienza di chi regala loro un po' di tempo, un paio di scarpe usate, una doccia 
una volta alla settimana.
Con loro ho imparato la DIGNITA', quella di chi non possiede nulla ed è stato preso 
a calci dalla vita: loro non pretendono mai, non chiedono.
A volte è quasi difficile capire quali siano i loro reali bisogni.
Essere volontari è complesso: si deve guardare in faccia la VERA POVERTA' 
poi tornare in una casa calda e chiedersi : " Potrei fare di più? ".
Una cosa in realtà quasi tutti la chiedono: UN LAVORO.
Sì, perchè la maggior parte di loro ha un'età definita ancora " lavorativa ", " produttiva ",
e loro si adattano.
C'è chi è un ottimo artigiano, chi muratore ma tutti si adattano a tutto: ad una giornata di lavoro
in nero e sotto pagata, a svuotare una cantina tenendo per sè quattro stracci che avremmo
buttato, a fare un trasloco in cambio di un pasto.
Questo non  è un elogio a queste persone: hanno pregi e difetti, a volte sono intrattabili, a volte ubriachi; 
sicuramente hanno qualche responsabilità nel percorso della loro vita, ma, altra cosa
che ho imparato con loro è NON GIUDICARE; le loro storie, come le nostre,sono complesse,
articolate, fatte di torti e ragioni, di padri - padroni, mogli tradite, bambini abbandonati,
lavori persi, mutui da pagare, attività fallite.
Ognuno risponde a seconda della propria capacità, dei propri strumenti.
Non dico nulla di nuovo, testimonio la realtà di una piccola cittadina che fino a qualche anno fa 
conosceva la Caritas, la Mensa, il Guardaroba per i poveri solo attraverso i servizi
in TV e che ora fa i conti con i "nuovi poveri "
Così è nata la nostra Associazione: un connubio tra un "Centro Anziani " e la Caritas, sensibilizzando 
Comune  e ASL.
Riusciamo a dare un pasto caldo a circa 30 persone al giorno, possiamo monitorare 
le loro condizioni fisiche attivando, quando serve, il Medico di Base, fornendo loro docce
e vestiti puliti, i supermercati ci forniscono i prodotti alimentari in scadenza che,
in tempi brevi, noi utiliziamo.
La nostra non è un'isola felice, abbiamo le nostre problematiche interne che vanno dai
Volontari non adeguatamente preparati che, sicuramente con il cuore, offrono il loro tempo,
ma che, per ora, non fanno corsi di preparazione ( sono indispensabili ),
dai contrasti con l'Amministrazione Comunale che ci delega la gestione di queste persone
ma risponde in tempi lentissimi e, a mio parere, insufficienti ai bisogni primari
che vanno dal lavoro, alla casa all'igiene personale.
Ovviamente ( ma è poi così ovvio? ) quando una persona OGNI GIORNO deve fare i conti
 con il freddo, la fame  e i tempi morti di lunghe giornate vuote si ritrova in un girone infernale
con altre anime che, come lui, si inventano la sopravvivenza  che spesso sfocia 
nell'illegalità: piccoli furti, spaccio che sommati all'alcolismo, all'uso di sostanze stupefacenti, 
ai percorsi di tipo psichiatrico, finiscono per incanalare in un viaggio di sola
andata verso il carcere, i servizi di salute mentale, i SERT, le Comunità ( quando va bene );
tutto questo ha un costo per i cittadini che non sono tutelati nella loro sicurezza
e contribuiscono a pagare il  mantenimento "a tempo indeterminato " di spese sanitarie
non propriamente  indirizzate alla "salute del cittadino " come dovrebbe essere,
ma al mantenimento di uno "status " patologico.
Anche questo contribuisce ad aumentare le nostre tasse, ma Vi lascio con un 
quesito:  siamo troppo distratti dalle vicende giudiziarie del bel Corona per accorgerci 
di quanto si specula " anche " su queste situazioni?
Evitiamo i patetici moralismi, guardiamo a Corona come ad un uomo
da processare e condannare  ma guardiamo anche tanti altri più o meno famosi,
ladri, faccendieri, stupratori che stanno ai "domiciliari dorati",
ed intanto la TV ci spieghi bene lo scandalo 
Monte Paschi di Siena
( pago il canone ed è un mio diritto pretendere che dicano la verità ) "


Fin qui la mia amica. Io non aggiungo nulla se non dirvi che per un certo
periodo pubblicherò alcuni suoi "pezzi " concernenti la realtà che lei vive ogni
giorno in quanto volontaria Caritas, per il momento li inserirò nell'ambito dell'iniziativa 
"Italia  a pezzi " , poi proseguirò autonomamente e in seguito forse
potrete seguirla, se vi fa piacere, direttamente su un suo blog.







POST ALL'UNISONO PER ESPRIMERE LA NOSTRA INDIGNAZIONE!




Questo vuol essere un post che unisce la nostra indignazione per quanto accade in Italia!
"Prendiamo l'Arte e ...mettiamola da parte!" Sì per una volta facciamolo, facciamolo davvero ... e tutti quanti insieme diciamo ... anzi urliamo forte, forte, forte:




BASTAAAAAA!!!!!!



Se anche Tu pubblichi o condividi... ricordati di inserire il tuo link nella'apposita pagina (dove puoi leggere anche un piccolo regolamento), cliccando nel link sottostante :





Nell'ambito di questa iniziativa ho pubblicato anche:








Con questo post, che vuole semplicemente
  essere una denuncia sociale e non un proclama politico,
 aderisco a:


CREIAMO LA CATENA DELL'INDIGNAZIONE


ASPETTIAMO TANTI ALTRI ANELLI...

AGGANCIA  IL TUO...


QUINDI SE VUOI ADERIRE FAI IL TUO POST E PUBBLICALO CON IL TITOLO DI 
ITALIA A PEZZI











37 commenti:

  1. Ciao Antonella bel post...eh sì...LA MAREA NERA (che avanza come ho scritto nel mio post qualche giorno fa) marea nera fatta di nuovi poveri!
    Per quanto mi riguarda verrò a leggerli tutti gli articoli della tua amica volontaria...più tardi verrò a lasciarti delle mie considerazioni su questo che ho letto con molta attenzione e non voglio liquidarlo in poche righe.
    Ciao e buona giornata

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  2. Grazie Pino, lei è una persona che ha una ricchezza interiore e un'esperienza di vita veramente grandi. Ti aspetto con le tue considerazioni, anche perchè risponderà anche lei ai vostri commenti, è direttamente coinvolta in questa realtà e quindi sicuramente più preparata di me. Ci saranno diversi articoli, questa è solo una presentazione generale, per ora li inserisco in Italia a pezzi poi quando l'iniziativa sarà finita proseguirò da sola.
    Ciao, buona giornata e a dopo.
    Antonella

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  3. Quanta indifferenza per chi soffre...

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  4. E' vero Gianna, c'è tantissima indifferenza...per tutte parla la storia del clochard che ha citato ieri Xavier , lasciato morire dal freddo in mezzo alla strada davanti ad un bar pieno di gente.... è detto tutto.
    Ciao, buona giornata.
    Antonella

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  5. Inutile girarci intorno esistono seri problemi in Italia. Molte persone sono più prese dall'acquisto dell'ultimo telefonino, che pensare ad aiutare il prossimo.
    Bisogna mettere in primo piano il benessere di tutti e non di pochi e cercare di partire dal basso.
    Serena giornata.

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  6. Hai ragione, sono discorsi già fatti, in Italia ci sono serissimi problemi che non so dove ci porteranno, ma l'interesse di molti è concentrato sul telefonino o sui saldi in via della Spiga piuttosto che su chi non ha un posto dove poter dormire.
    Più tardi ti risponderà anche Gloria che è l'autrice del pezzo.
    Serena giornata anche a te.
    Antonella

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  7. Ciao Antonella, sono tornato a lasciarti le mie considerazioni, ma rileggendone alcuni passi, continuava a venirmi in mente quello che scrissi nel mio post...sono andato a rileggermelo ed eccolo qua...non servono altre parole...lo inserisco in questo commento così lo potrà leggere anche Gloria. Certo la sua testimonianza è vissuta in prima persona quindi sicuramente più reale e negativamente emozionante...

    Torino, 18 Gennaio 2013 -
    ...E non se ne parla nemmeno tanto!...Eppur siamo a conoscenza che avanza come la marea nera di quei disastri ecologici dove capita che una nave che trasporta petrolio per un incidente ne riversa in mare tonnellate e tonnellate! Sì è la POVERTA' che in Italia sta avanzando come quella marea e giorno dopo giorno si vedono gabbiani a riva con le ali impiastrate da quel liquido che più non riescono a riprendere il volo, pesci che anziché "fluttuare" tra le onde cristalline della vita, sono ormai squamati a riva trasversalmente riversi.
    Oggi, sentivo in un radio notiziario, il numero dei POVERI, di gente che prima conduceva una vita "normale", magari gratificante e soddisfacente, e che ora passa "da un cartone di notte ad un centro della CARITAS di giorno per un pasto caldo...è arivato a 50.000!!!
    50.000 INDIVIDUI CHE PERDONO LA DIGNITA' DI PERSONE!!!

    Io non dico altro...per non essere ripetitivo...ma una cosa sola la vorrei aggiungere:
    Non è possibile sostenere tutto questo, non è possibile che la gente continui ad impoverirsi perché non ha un lavoro o ce l'ha precario, perché deve pagare le tasse mal calcolate senza una logica proporzione; non è possibile sostenere che la gente s'impoverisca con la velocità direttamente proporzionale a quella di chi invece s'arricchisce!
    Non è possibile sostenere che la televisione ti inganni non dicendo tutta la verità su accadimenti importanti o nascondendone degli altri; non è possibile che riescano a distrarci con l'acquisto di un calciatore o con l'ultimo modello di tablet.
    Non è possibile sostenere la "mala-vita" di tutta questa gente che ci parla attraverso false promesse, guardandoci con finti sorrisi.
    ...Scusate...avrei ancora molto..troppo da aggiungere a ciò che più non possiamo sostenere...
    ma mi fermo qui, altrimenti faccio un post tutto mio qui in questo commento!

    Grazie a chi vorrà leggere, accogliere lo sfogo, e a chi magari vorrà lasciarmi un cenno di approvazione o, perché no, di disaccordo a queste mie ulteriori parole d'indignazione!

    Ciao Gloria...è per me un piacere fare la tua conoscenza...e di questo ringrazio la nostra amica Antonella! che saluto affettuosamente.

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  8. oh oh..non ho riletto e solo dopo averlo pubblicato ho visto che mi son fatto prendere un po la mano!
    ...scusate!

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  9. Ciao Pino, non preoccuparti, questo spazio e di tutti e mi fa piacere che tu lo abbia utilizzato.
    Non aggiungo niente nemmeno io se non il ringraziamento per le tue parole. Mi rendo conto che certi argomenti ai nostri lettori non piacciono troppo ma è arrivato il momento di affrontarli, ognuno con il suo modo di sentire, l'importante è cominciare a parlarne a a pensarci...hai ragione non è più tempo di pensare ad altro!

    Ciao, a presto.
    Antonella

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  10. Un altro post di denuncia, nella speranza che i nostri politicanti aprano finalmente gli occhi: come si può restare insensibili di fronte a queste testimonianze?
    Un saluto zamposissimo e un abbraccio
    Jene

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    1. Ciao care Jene, sì, ancora una denuncia...che probabilmente cadrà nel vuoto , ma tant'è è già un passo avanti parlarne, mettere certe realtà davanti agli occhi di tutti. Io oggi ospito Gloria, e la ospiterò spesso, poi probabilmente partirà anche un suo blog.Ci aiuterà a conoscere in modo più "vicino" e dettagliato una realtà drammatica e di vera emergenza. Se ripassate sta sera troverete anche la sua risposta sicuramente più pertinente della mia.
      Ciao, una zampata piena d'affetto.
      Antonella

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  11. Sai cosa fa rabbia? Che un giorno potremmo esserci tutti, anche noi, al posto di queste persone che non hanno colpe se non quella di far parte di uno Stato che non si prende cura dei suoi cittadini.
    Quando le cose cambieranno, temo che sarà sempre troppo tardi.
    Un abbraccio forte
    Mel

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    1. Ciao Melinda, è proprio questo il punto, questa gente che per sopravvivere deve ogni giorno ricorrere alla Caritas è gente che fino a poco tempo fa viveva dignitosamente con un lavoro onesto...oggi sono loro domani potremmo, davvero, essere noi.
      Ti invito a ripassare di qui perchè sta sera risponderà a tutti anche Glori che è l'autrice del post.
      Ciao, un forte abbraccio anche a te.
      Antonella

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  12. Risposte

    1. Ciao Anni, è vero è l'Europa, il Mondo intero che va così...che tristezza!
      Non so come sia da voi ma qui si sopravvive di volontariato...questa gente per lo Stato non esiste.
      Ciao, buon pomeriggio.
      Antonella

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  13. Le panchine sono piene, soprattutto la notte.
    Ormai il Bel Paese è diventato defraudato, derubato, spremuto fino al midollo, i poveri aumentano, e i ricchi diventano sempre più ricchi :-(
    Questa politica senz'anima, continua a mietere vittime
    sono spaesata, disorientata, non so a chi credere...
    La buona volontà di tanti non basta!perchè i lupi famelici hanno sempre fame!
    Ciao Antonella, buon pomeriggio*

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    1. Ciao Luisa, è davvero una situazione che sta esplodendo...e come dici tu ci lascia disorientati, addirittura un po' spaventati anche perchè queste persone che oggi definiamo poveri fino a un anno fa erano persone che vivevano una vita come la nostra. La buona volontà di tanti non può bastare e poi sarebbe giusto che di queste persone se ne facesse carico non il buon cuore della gente ma lo Stato.
      Ciao, buona serata.
      Antonella

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  14. Io mi chiedo spesso che farei se mi trovassi al loro posto, sinceramente non sono mai riuscito a darmi una risposta. Anche a Parigi ci sono molte persone che vivono per strada, c'è chi lo fa per scelta, chi perchè ha perso il lavoro e la casa e chi non ha mai avuto un'opportunità. Dove abito io ci sono Amedé e Adélaïde, nel quartiere li conoscono tutti e tutti ci adoperiamo per aiutarli. La loro storia è triste, hanno perso i figli, il dolore li aveva fatti "impazzire" poi Amedé ha perso il lavoro e si sono ritrovati in strada. Hanno un sorriso per tutti, Adélaïde ha voluto che le insegnassi a parlare coi segni... anche loro sono la mia famiglia. Basta saper ascoltare per davvero e non chiudere gli occhi per aiutare chi ha meno di noi.
    buona giornata
    Xavier

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    1. Ciao Xavier, è bellissima la storia che ci hai raccontato parla di disperazione ma anche di tanta disponibilità e amore. E' bello sentirti dire che queste due persone sono parte della tua famiglia. Bisogna che li spalanchiamo gli occhi su queste realtà. Sai che anch'io mi sono chiesta tante volte" e se succedesse a me ?" e anch'io non sono stata capace di rispondermi...è un pensiero che fa impazzire di dolore, proprio per questo non bisogna essere indifferenti al dolore degli altri.

      Scusami, non sono ancora riuscita a passare da te, è stata una giornata un po' piena...prima di notte passo.
      Buona serata.
      Antonella

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  15. Ciao Antonella, forse a qualcuno, come dici tu, non piacciono questi discorsi, ma è solo un nascondersi dietro a problemi che ritengono più grandi di loro…
    Io penso che invece se ne debba parlare di più… in televisione ci propinano sempre le stesse cavolate, e questi problemi continuano ad aumentare, e aumentare ancora, è come una macchia d’olio che si espande, e prima o poi toccherà tantissimi.
    Ma noi nel nostro piccolo cosa possiamo fare, oltre a fare qualche donazione a questi enti che si occupano di tali problemi? Che poi diciamo la verità… non so quanto arrivi veramente… Il grosso aiuto dovrebbe provenire dallo stato!
    Mia mamma per esempio, ha sempre portato a casa barboni, zingari poveretti che trovava per strada, gli dava un pasto caldo, una bagno, vestiti puliti, ma la maggior parte delle volte era ricambiata con atti illeciti, gli rubavano in casa o altro… e questo ha continuato a farlo per tanti anni, anche a scapito della sua incolumità… ma di più non poteva fare...
    Questo tristissimo, ma VERO post è la testimonianza di una persona che vive questi problemi ogni giorno, e io spero con tutto il cuore, che questo grido venga percepito forte, da chi ha orecchie e non vuole sentire… da chi ha un cuore e non lo vuole usare... e da chi ha la possibilità, e se ne frega...
    Un forte abbraccio Antonella, e grazie per questo post

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    1. Grazie a te Betty per essere qui a leggere e commentare. Concretamente non so quanto possiamo fare, anch'io sono convinta che questo è un problema che non va gestito dal buon cuore di parte degli italiane e dalle associazioni ( che già fanno tanto ) ma va gestito dallo Stato...se avessimo un'altro Stato!
      Sotto trovi la risposta di Gloria che è l'autrice del post e senz'altro più addentro di me nell'argomento.
      Ciao, un grande abbraccio.
      Anronella

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  16. voglio iniziare ringraziando tutti per aver dedicato un po' di tempo alla lettura della mia testimonianza. Melinda ha scritto che anche noi potremmo trovarci in quelle condizioni. é vero, basta pochissimo per ritrovarsi per strada ed io spesso torno a casa con la sensazione di precarietà. In questo Paese è ormai il sentimento dominante: SIAMO TUTTI PRECARI: precarie le nostre case, il nostro lavoro, le nostre pensioni, il futuro dei ragazzi che nemmeno lo sognano più un futuro.Mi ha spaventata un dato riportato dalla TV ma che posso constatare anche nella mia realtà familiare: i ragazzi non cercano più un lavoro, sono rassegnati. questo é molto preoccupante: la rassegnazione uccide i sogni, le speranze, i progetti. Così ci hanno ridotti? Ormai assuefatti alla povertà? io mi ribello e urlo la mia indignazione (inutilmente lo so purtroppo) a questo Stato che non si preoccupa dei SUOI cittadini che stanno morendo.Ed allora continuo a contribuire nel mio piccolo per sostenere altri esseri umani. Non basta un servizio al TG, uno spot sulla povertà. Io offro il mio tempo, le mie energie e ....NON TACCIO. ( frustrata ma viva)
    Ringrazio Antonella per avermi ospitata e tutti voi per i vostri commenti. Se sarà cosa gradita Vi porterò nel nostro mondo dove si trovano la tenerezza, la solideriatà, la complicità e...si riesce anche a sorridere.

    Gloria

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    1. Ciao Gloria, ti ho ospitata con grande piacere e mi sembra che i miei lettori abbiano apprezzato le tue parole.
      Quello che ci stai raccontando è prezioso perchè è la tua testimonianza diretta.
      Grazie per esserci stata e per esserci in futuro.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  17. Ciao Antonella,
    la tua idea è geniali e la tua amica ha fatto un gran bel lavoro, quello che spero e che questo post non resti una cosa scritta cosi, ma che la gente prenda coscienza. Questi post non sono fatti per divertirsi, ma per sensibilizzare e per far capire come si stà anche dall'altra parte, mi auguro che venga letto e compreso e che il vostro messaggio arrivi soprattutto a chi non ha capito che al mondo bisogna aiutare anche chi è meno fortunato, sia perché facciamo del bene agli altri, ma anche perché cosi facciamo del bene anche a noi.
    Nessuno deve dimenticare che aiutare ci fa sentire migliori.
    Un abbraccio e buona serata

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  18. Ciao cara amica, ero sicura che ti sarebbe piaciuto, e mi sembra che sia stato apprezzato da tutti. Con Gloria abbiamo parlato spesso di questi problemi, lei è una bellissima persona che si dedica con tutta se stessa a chi è meno fortunato o semplicemente ha bisogno d'aiuto. Le sue parole descrivono cose che lei vive tutti i giorni il che le rende più incisive e reali. Speriamo che riescano a farci riflettere e ci spingano ad una vera disponibilità nei confronti degli altri.
    Ciao, un bacione.
    Antonella

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  19. Me duele mucho leer estos artículos, pues es la misma realidad que se vive en España!!!
    Falta de trabajo, gente buscando comida en contenedores de supermercados, gente que se queda en la calle por no poder pagar sus hipotecas...una realidad común y angustiosa.
    Besos, Marcela♥

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  20. Ciao Marcela, purtroppo viviamo la stessa triste situazione, sono sempre di più le persone che non ce la fanno e si trovano a vivere rovistando nei cassonetti e a dormire per le strade. Mi sento addosso angoscia per il futuro e impotenza.
    Ciao, un bacio.
    Antonella

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  21. nel dare a tutti la buonanotte penso che tornerò presto a condividere con voi questi momenti; mi sento ricaricata e motivata. grazie a tutti. Domani dirò loro che hanno animato uno spazio e so mi regaleranno un sorriso

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  22. confrontarsi con realtà come la Caritas non può non lasciare in noi un segno,
    mia figlia ha fatto un tirocinio presso la caritas della nostra diocesi e ora continuerà come volontaria...ha aiutato nella sezione per l'insegnamento della lingua italiana agli stranieri, al centro di ascolto, all'emporio e alla mensa e il suo modo di guardare alla sua vita è cambiato...non può non cambiarti se ti confronti realmente, se ti metti in discussione...vedere bambini che si siedono e mangiano quello che c'è, e poi pensa che lei quando torna a casa, fa il broncio se non c'è qualcosa che le piace, ascoltare la disperazione, vedere la dignità vera...no, non si rimane indifferenti, ci si sente responsabili non solo di quelle persone ma anche di noi stessi e del nostro essere, vivere, testimoniare, credere, sperare...si smette di lamentarci e di pensare che debbano sempre essere gli altri a fare qualcosa e si inizia a pensare che magari poco, ma possiamo farlo anche noi...che forse non sarà grandissimo ma servirà farlo insieme ad altri...e il cuore si riempie...di qualcosa che non puoi immaginare, di una forza che non pensavi di avere...

    grazie...
    un abbraccio
    lella

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    1. Grazie Lella per la tua presenza e per la tua testimonianza, non ho parole da aggiungere pechè è già stato detto molto, ti invito solo a ripassare di qui perchè anche Gloria lascerà una sua risposta.
      Ciao, un abbraccio e buona giornata.
      Antonella

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  23. E' un pezzo di una forza dirompente; entra dentro al cuore e ci mette di fronte a responsabilità sociali che sono anche nostre. Credo che ciascuno di noi debba reagire all'immoralità politica reagendo con il lavoro, con la solidarietà con la comprensione. Indignarsi solamente non basta, bisogna essere operativi e agire.
    La tua amica è una gran donna e sono lieta di aver scoperto che di persone così ce ne sono tante. Buon lavoro a lei e a tutte quelle come lei.
    Un abbraccio cara.

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    1. Non puoi nemmeno immaginare che grande donna è!
      Io non posso aggiungere niente se non invitarti a leggere la risposta che lei lascerà e, se ne hai voglia anche quelle che ha già lasciato, sono quelle contrassegnate "Anonimo " per il momento.
      Ciao, buona giornata e grazie di essere passata.
      Antonella

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  24. Grazie del complimento e grazie per la tua visita. Passerò sicuramente a leggere il tupo poema.
    Buona giornata.
    Antonella

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  25. buona sera a tutti. Sono imbarazzata nel sentirmi definire "una grande donna" ma il mio cuore "saltella" nel leggere che siamo in tanti ad indignarci di fronte a questa Italia che mette in ginocchio e poi calpesta il suo popolo. La nostra indignazione sarà probabilmente ignorata dai "grandi" ma continuiamo ad indignarci: SIAMO VIVI.
    Oggi alla Mensa Caritas ho detto agli ospiti che stiamo parlando di loro, che non sono dimenticati; non hanno chiesto molto, si sono scambiati sguardi d'intesa e hanno sorriso.Quel sorriso un po' amaro di chi non spera, di chi non vuole e non può pensare a domani, ma vi garantisco che si sono sentiti importanti: qualcuno ha parlato di loro. Noi abbiamo consumato il nostro pranzo, con la pasta (sempre più frequente perchè meno costosa) e "le mozzarelle in scadenza".Come sempre sono tornata a casa con quella piacevole sensazione di aver ricevuto un po' del loro cuore; l'ho tenuta stretta dentro di me mentre venivo riassorbita dalla mia quotidianità.Però ho fatto la spesa rinunciando ad un dolce per me ed ho comprato i sacchi della spazzatura (sono finiti).
    Un abbraccio Gloria

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  26. Ciao Gloria, sono contenta che siamo riuscite a "far partire" questa collaborazione che ha già dato il suo primo risultato, ha regalato un sorriso agli ospiti della Caritas, non è niente, ma scalda il cuore.
    Grazie di dedicarci il tuo tempo.
    Un abbraccio, Antonella

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  27. babayaga-60@libero.it1 febbraio 2013 alle ore 21:08

    una piccola comunicazione: mi sono iscritta al blog e quindi sarò riconoscibile come babayaga.
    buona serata a tutti.

    Gloria

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  28. Ciao Gloria, bene , devo dire che "Anonimo" non mi piaceva tanto.
    Ti auguro una buona serata e a presto.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")