lunedì 21 gennaio 2013

Italia a pezzi / Al mercato...e l'Italia lentamente muore!





POST ALL'UNISONO PER ESPRIMERE LA NOSTRA INDIGNAZIONE!




Questo vuol essere un post che unisce la nostra indignazione per quanto accade in Italia!
"Prendiamo l'Arte e ...mettiamola da parte!" Sì per una volta facciamolo, facciamolo davvero ... e tutti quanti insieme diciamo ... anzi urliamo forte, forte, forte:  




"Bastaaaaaaaaaaa!"



Se anche Tu pubblichi o condividi... ricordati di inserire il tuo link nella'apposita pagina (dove puoi leggere anche un piccolo regolamento), cliccando nel link sottostante :

LINK BLOG ADERENTI : BASTAAAAA!


*******************




Non faccio mai la spesa al mercato, nel paese in cui abito
ormai non c'è quasi più e non sempre mi trovo a Biella in giorno di mercato
quindi, in genere, compro frutta e verdura al supermercato.
Quindici giorni fa, invece, mi trovavo a Biella con mio marito e i cani ,
dovevamo comperare un regalo e poi proseguire per il Santuario di Oropa
per una passeggiata, siamo passati accanto al mercato e abbiamo deciso di dare 
un'occhiata.
Era una bellissima giornata, aria  tiepida, cielo turchese, maglie e sciarpe colorate
giacconi e vestitini di maglia esposti agli occhi delle persone.
Ci siamo fermati a un banchetto di frutta e verdura per fare la spesa 
e ho visto quello che la televisione ormai da tempo mi ha reso familiare ma che non
avrei mai pensato di vedere con i miei occhi al mercato di Biella
un tempo una delle città più ricche d'Italia.
Una Signora, non molto anziana, ma sicuramente in età da pensione "razzolava"
tra gli scarti della verdura cercando qualche cosa da mangiare, dopo aver educatamente
chiesto al proprietario del banco se poteva prenderli.
Il venditore senza parlare ha preso della verdura  fresca, esposta per la vendita,
e l'ha offerta alla Signora
 lei ha ringraziato e aggiunto, con un filo di voce,
 " MA POSSO PRENDERE ANCHE QUESTE?"
raccogliendo da terra le scorze delle zucche.
Mi si spacca il cuore quando  in televisione vedo queste scene,
in particolare l'ottimo Paolo Del Debbio ci ha molto sensibilizzati sull'argomento,
ma un conto è vedere questo in televisione e soprattutto
vederlo in grandi città,
un altro conto è vederlo lì mentre fai la spesa,
il cuore non solo si spacca, ti cade per terra e si spappola.
Naturalmente mi è venuto da piangere, poteva essere mia mamma,
nemmeno, una sorella un po' più grande...
ho comperato la frutta per lei, il ragazzo del banchetto, anche lui scosso,
ha voluto solo la metà dei soldi, poi, con molto tatto,
si è avvicinato alla Signora e le ha dato la borsa della spesa
dicendole che era un nostro piccolo pensiero.
Lei ha guardato me e mio marito, non ha parlato, il suo viso
si è aperto in un sorriso ed ha abbassato gli occhi.


Questo il fatto. E adesso qualche considerazione.
Questo non è un blog che si occupa di politica e nemmeno intendo farlo,
di politica mi sono occupata e mi occupo in altre sedi,
però non è nemmeno un blog che vive in un altro pianeta,
io vivo nel mondo, ho un mio pensiero, spesso impopolare, e
non intendo tacere oltre.
Per prima cosa ritengo sia una vergogna che uno Stato che si dice
Stato moderno e democratico permetta che succedano cose del genere.
Un Stato, che si ritiene uno Stato non del terzo mondo,
non può permettere che i suoi cittadini per mangiare razzolino nell'immondizia
perchè i soldi delle pensione non bastano più a pagare nulla,
non può permette che siano altri cittadini ad occuparsi di chi è stato
spogliato anche della dignità.
Non può permettere che padri separati  vivano di Caritas perchè spogliati
di tutto.
Ma vi siete chiesti cosa succederebbe se improvvisamente il
vituperato Vaticano decidesse di chiudere tutte le sue mense, dormitori,
guardaroba, case di accoglienza in poche parole le Caritas?
Avete idea di quanti pasti caldi ogni giorno in ogni città d'Italia la Caritas, la chiesa, serve?
E come la Caritas tante altre associazioni di volontariato.
E lo Stato?
Lo Stato per i cittadini italiani latita, è troppo impegnato ad accogliere
e mantenere tutti i clandestini che arrivano.
Per loro centri accoglienza, un tot al mese per il mantenimento, gli asili,
la casa...e per i cittadini italiani?
Per quelli che hanno contribuito con il loro lavoro  a costruirla l'Italia?
E anche noi, con giusta commozione e partecipazione,
guardiamo lontano ma non ci rendiamo conto che anche i
nostri vicini di casa, anche chi vive sul nostro pianerottolo
o nel nostro cortile  non ha più di che vivere,
non ci rendiamo conto che tante famiglie non ce la fanno
a fare studiare i figli, e questi figli
non hanno alcuna possibilità di trovare un lavoro
che consenta di vivere onestamente e a testa alta.



Credo che il nostro primo dovere sia verso i nostri concittadini,
verso chi ogni giorno ci passa accanto
e non è più in grado di avere una vita
dignitosa.


Seconda cosa, le cose hanno preso una piega che non mi sembra porti
a nulla di buono,
e non penso proprio che le elezioni possano servire a qualche cosa.
Tra l'altro da quando in Italia il voto ha portato a qualche cosa?
Quante volte il voto, e quindi il volere, degli italiani è stato disatteso?
Anche ora, abbiamo un governo che nessuno ha votato
e che ha reso completo il disastro,.
Qui si viveva di fabbriche, ne sono rimaste pochissime, che si barcamenano come possono
e sapete che interesse applica la banca per un fuori fido a queste aziende che cercano di resistere
e di non chiudere lasciando altre famiglie senza reddito?
Applica il 16% !!!
Sapete a quanto scontano il portafoglio?
Al 9%!!!
Ma come può il governo che si proclama salvatore della Patria
permettere un ladrocinio del genere?



Mi sembra che non importi più niente a nessuno,
mi sembra che una terribile rassegnazione sia calata sulle nostre città
come una nebbia.
Anni fa per nulla si scendeva nelle piazze, oggi nessuno fiata
e l'Italia lentamente muore.


Nell'ambito di questa iniziativa ho pubblicato anche:
L'uomo qualunque

*Viaggio nella povertà

...continua il viaggio nella povertà...

I cavallini della Giare stanno morendo tutti

Urla del silenzio



Con questo post, che avevo comunque già programmato
per oggi,  e che vuole semplicemente
  essere una denuncia sociale e non un proclama politico,
 aderisco a:


CREIAMO LA CATENA DELL'INDIGNAZIONE


ASPETTIAMO TANTI ALTRI ANELLI...

AGGANCIA  IL TUO...


QUINDI SE VUOI ADERIRE FAI IL TUO POST E PUBBLICALO CON IL TITOLO DI 
ITALIA A PEZZI






http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2013/02/urla-del-silenzio-litalia-pezzi.html

39 commenti:

  1. Ciao Antonella,
    io ho già aggiunto il tuo link, siamo assurde, sono giorni che abbiamo in programmazione e pubblichiamo gli stessi argomenti e lo facciamo in modo molto simile...
    Cosa penso del tuo post lo sai già, ne abbiamo parlato tante volte. Credo che sia un'ottima denuncia sociale, perché vedere certe scene è davvero assurdo, ma la cosa più assurda oltre che anacronistica è che queste persone invece di scomparire ed essere l'eccezione, stanno diventando la regola, aumentando giorno per giorno.
    Un abbraccio e buona giornata ;)

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Audrey, il triste, il vero dramma è che tra un po', se andiamo avanti così, ci abitueremo a vedere queste cose e non ci spaccheranno più il cuore...è una cosa di una tristezza immensa!
      Sì, il resto ce lo siamo già dette, anzi abbiamo già commentato il mio post la scorsa settimana quando ne abbiamo parlato.
      Ciao, un bacione.
      Antonella

      Elimina
  2. Mi sono commossa, Antonella...

    Non si può vivere solo di qualche gesto di solidarietà.

    Che il mondo cambi...

    RispondiElimina
    Risposte

    1. E' quello che dico io non può essere qualche piccolo gesto di solidarietà a risolvere la situazione, non ci si può adagiare sul fatto che gli italiani hanno un cuore grande e che la Chiesa un pasto caldo te lo da tutti i giorni...questo non b asta!
      Ciao, a presto.
      Antonella

      Elimina
  3. Ciao Antonella,
    l'indignazione non può che crescere ,con rabbia e commozione insieme,per episodi come quello che descrivi, purtroppo divenuti tristemente ordinari.
    Condivido la funzione vitale che il volontariato assolve, andando incontro alle urgenze più gravi, ma anche fornendo servizi ai cittadini.E' vero che la mobilitazione è sporadica e stenta a decollare.
    Tuttavia resta il voto consapevole e responsabile l'unico strumento possibile , unito ovviamente alla coerenza e all'impegno.
    Ti saluto con affetto
    Marilena

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Non so che dire Marilena...io sicuramente sarò una che a votare ci va però, ripeto, quando mai in Italia il voto ha risolto o cambiato qualche cosa?
      Ciao, buona giornata.
      Antonella

      Elimina
    2. La situazione politica è catastrofica e non vedo all'orizzonte un futuro roseo.
      Sono convinto che non cambierà nulla, anche perché il futuro governo non avrà maggioranza e ci sarà il classico "inciucio all'italiana".
      Come ho spiegato in altri blog, l'unico futuro è una democrazia diretta e partecipativa; solo partendo dal basso il mondo potrà cambiare realmente.
      Saluti a presto.

      Elimina

    3. Ciao, la penso sicuramente come te...con le elezioni nessuno avrà mai una maggioranza tale da poter governare e quindi si ricorrerà ai soliti giochetti di alleanze, ricatti e spartizioni. Quello che mi spaventa davvero è la passività con cui gli italiani accettano tutto questo.
      Ciao, buon pomeriggio.
      Antonella

      Elimina
  4. Triste pero real...estamos viviendo todos esta mala situación.
    Con imágenes dramáticas que quedan grabadas profundamente...
    Besos, Marcela♥

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Certo, non sono di quelle che ritengono che sia una situazione tutta e solo italiana, sono perfettamente convinta che anche per voi è una situazione brutta e difficile.
      Ciao, buona settimana, baci.
      Antonella

      Elimina
  5. Bene, metteremo anche noi quest'immagine sul nostro blog.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Ciao Antonella...Il tuo post è toccante...Solo poco tempo fa ho "rivisto" rovistare al mercato appena dismesso tra le rimanenze dei banchi di alimentari!
    Tu dici che non avevi mai assistito di persona a scene simili....mentre io rivedendole mi era venuto in mente che quando ero piccolo scene così le vedevo tutti i giorni tornando a casa da scuola passando davanti ad un mercato "quotidiano"!!!
    Sono d'accordo con te per tutto ciò che denunci a riguardo l'assistenza...e sottolineiamo che il nostro, o almeno il mio, non è un discorso dettato dal razzismo! ma che si vorrebbe un'assistenza almeno analoga per i cittadini italiani.
    Infine per quanto riguarda la caritas (ne ho parlato anch'io nel post sulla povertà) ...è scandaloso come lo stato organizzi appunto centri di accoglienza per i clandestini e non faccia nulla per i "poveri" italiani che non riescono a "sopravvivere" se non con l'aiuto di associazioni religiose e/o di volontari!!! ...e pensare che il più delle volte (o forse sempre!) queste persone sono arrivate a estremi tali, grazie allo stato o a leggi/regole che hanno portato a ciò...come ad es. gli esodati ecc...ecc...
    Ciao Antonella...ah ho letto il tuo commento questa mattina e ho cercato di riorganizzare il tutto...passa da me e fammi sapere se secondo te così può andare!
    Buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Pino. ho già visto le modifiche, sono contenta che il suggerimento abbia potuto essere utile...così mi sembra più facile da gestire per tutti.
      Riguardo a quello che ho scritto io non ero abituata a vedere dal vero queste cose, questa è sempre stata una zona ricca di fabbriche quindi di posti di lavoro e di benessere. Naturalmente, ma lo hai capito, il mio non voleva essere un discorso razzista però ritengo che in questo momento sono gli italiani a vivere una condizione di emergenza, mi sembra il minimo pensare prima a loro che ai clandestini.
      Ciao Pino, a presto
      Antonella

      Elimina
    2. Sì Antonella conosco bene la situazione economico-industriale della biellese e dintorni...Ho fatto l'Agente di Commercio dal 90 al 2004 e la mia zona principale era proprio Biella-Novara-Verbania. 8-10 gg al mese li passavo li...facendo avanti e indietro da Torino...quindi ho visto fabbriche chiudere e vissuto un po il "declino economico"! Mi ricordo anch'io quando chiamavamo Biella..."La provincia ricca!"

      Ciao e buona serata!

      Elimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. Avevo già ripreso il post di Krilù che è stato pubblicato due giorni fa e postato su google+

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao, immaginavo che ti saresti unita...
      Ciao, buona settimana.
      Antonella

      Elimina
  9. ciaoo Antonella..
    il tuo contributo a questa "nostra catena" è toccante e significante della realtà che stiamo vivendo. Succede sempre di più di vedere situazioni e scene che ci fanno venire il magone.

    Proprio in questo periodo sto vivendo momenti difficili anche in casa per via di mio figlio e del ragazzo di mia figlia, e se non ci fossimo noi, con le nostre pensioni credo che anche loro sarebbero nella stessa situazione, senza reddito e senza assistenza.

    Purtroppo è la realtà di tanti e sempre di più siamo toccati..e loro...loro? Loro si dividono i posti al parlamento con stipendi e privilegi stratosferici.
    Ma ci siamo detti tante volte queste cose.
    ..
    Grazie per aver aderito e grazie della tua testimonianza.
    ciaooooooooooooooo
    Carla
    p.s. sono contenta di aver dato lo spunto per questa nostra iniziativa.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Non devi essere solo contenta Carla, devi essere orgogliosa di aver dato con la tua poesia lo spunto per far nascere questo.
      Mi spiace che anche a casa tua ci siano di questi problemi, purtroppo credo che nessuno di noi stia passando immune attraverso questo periodo terribile.
      Brava Carla, sei una donna forte e coraggiosa, sono contenta di averti conosciuta.
      Un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  10. Un'ottima iniziativa, aggancio anche il mio blog.
    Un bacione

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Grazie Melinda, ma ero sicura che una persona come te avrebbe aderito.
      Ricordati di passare da Pini a lasciare il link.
      Ciao, un grande abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  11. Ciao Antonella leggendo il tuo post mi sono comosso Le situazioni che ai descritto
    purtoppo esistono anche nei piccoli paesi ci stanno togliendo la dignità
    tu ai toccato nel segno, e verramente a voce alta bisogna dire BASTAAAAAA!!!!!
    ciao ti auguro un lieto pomeriggio
    Tiziano.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Tiziano, io credo che sia stato proprio il toglierci anche la dignità la cosa peggiore...fin che c'è dignità si trova anche la forza per reagire, senza dignità l'uomo e la donna si sentono un niente.
      Ciao, buon pomeriggio
      Antonella

      Elimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. La situazione politica è catastrofica e non vedo all'orizzonte un futuro roseo.
    Sono convinto che non cambierà nulla, anche perché il futuro governo non avrà maggioranza e ci sarà il classico "inciucio all'italiana".
    Come ho spiegato in altri blog, l'unico futuro è una democrazia diretta e partecipativa; solo partendo dal basso il mondo potrà realmente cambiare.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao, la penso sicuramente come te...con le elezioni nessuno avrà mai una maggioranza tale da poter governare e quindi si ricorrerà ai soliti giochetti di alleanze, ricatti e spartizioni. Quello che mi spaventa davvero è la passività con cui gli italiani accettano tutto questo.
      Ciao, buon pomeriggio.
      Antonella

      Elimina
  14. Ciao Antonella, il tuo post mi ha commossa... è andato a toccare alcune corde del mio cuore… è davvero impensabile che vi siano persone che per sopravvivere debbano andare a rovistare nella spazzatura…
    Ma dove siamo arrivati? E’ davvero una gran vergogna!
    I problemi si stanno accumulando giorno dopo giorno… il lavoro che dovrebbe essere un diritto e un bene di tutti, ormai non esiste quasi più, qui dove abito io, stanno chiudendo tantissimi negozi, è una gran tristezza, passeggiare nelle strade e vedere tutti questi locali disusi e vuoti, che alla fine accumulano spazzatura e sporcizia.
    Di questo passo aumenterà anche la delinquenza, perchè la gente deve pur mangiare…
    I nostri figli sono costretti a trasferirsi all’estero, nonostante abbiano studiato e si siano laureati, e tutti questi sacrifici a cosa sono serviti?
    Una volta, come dici tu, la gente scendeva nelle piazze, faceva sentire la sua voce, ora penso che gli italiani si siano adagiati, quasi arresi… aspettano quel miracolo che secondo me non avverrà mai, finché avremo questa gente al comando…
    Il futuro mi fa tanta, ma tanta paura…
    Un caro saluto Antonella e grazie per il tuo post

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Betty, guarda io sono stata giorni con solo quel pensiero e quel viso in mente...non che vivessi in una splendida campana di vetro e non sapessi cosa avveniva intorno a me ma un conto certe cose è vederle filtrate dalla televisione e un conto è essere lì a fare la spesa e vedere una persona che raccogli gli scarti della MIA verdura. Non bisogna nemmeno essere estremamente sensibili per trovarlo insopportabile...
      Non so di dove sei tu....so che qui da noi tutte le fabbriche sono chiuse e lasciate marcire con vetri rotti e ruggine da tutte le parti, tra poco finirà la cassa integrazione non so come si farà...intanto tutti i negozi sono chiusi e questo, soprattutto per gli anziani, comporta un altro problema, bisogna andare via dal paese per fare la spesa...e chi non ha la macchina? e chi deve scegliere se fare la spesa e se mettere la benzina?
      Anch'io, come te, ma come credo tutte le persone che hanno una testa pensante, ho paura, tanta paura per il futuro.
      Ciao, è stato un piacere chiacchierare conte, spero a presto.
      Antonella

      Elimina
    2. Io abito a Cuneo da 22 anni, non so se ci sei mai stata…
      La cosa che mi ha colpito di più il primo giorno che sono arrivata è la quantità di banche che c’erano… ogni 50 metri c’è n’era una, questo per farti capire che città “benestante” era, ma ora hanno chiuso ditte come “Miroglio Group” conosciuta in tutto il mondo, che dava lavoro a tantissime persone sia qui che ad Alba, rifornendo anche negozi come Motivi, Oltre, Elena Mirò. Fiorella Rubino, e tanti altri… quindi poi di conseguenza chiuderanno anche quest’altri…
      Ha chiuso anche la sede centrale dell’Alpitour…
      Ora rimangono in prevalenza aperti solo negozi di telefonia…
      Ed hai ragione tu, per gli anziani dev’essere tremendo, saranno veramente abbandonati a se stessi… che tristezza
      Perdona il mio prolungamento Antonella...
      Ciao, buona serata

      Elimina
    3. Anzi è stato un piacere scambiare queste considerazioni con te. Conosco Cuneo, anche noi nel nostro piccolo avevamo grandi industrie tipo la Fila...adesso è tutto lì abbandonato a sè stesso e così in tutta la zona.
      Non c'è davvero da stare sereni!.
      Buona serata anche a te.
      Antonella

      Elimina
  15. ultimamente piango con troppa facilità... forse sarà perchè ho smesso di prendere gli psicofarmaci, comunque quando ho letto della signora non ho retto... perchè è la stessa cosa che vedo io quasi ogni giorno e non mi rassegno e non mi capacito che adesso arriva anche il redditometro - solo per incularti - e sarà un'altra trappola per gli onesti, perchè i disonesti mica lo riempiranno davvero. Figuriamoci.
    Così io che vado avanti anche con i soldi che mi presta mio padre dalla sua pensione e magari ci pago l'assicurazione dell'auto, risulto pure che spendo più di quello che guadagno!!! Ma và...

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Tu non hai idea di quanto ho pianto io quel giorno e i giorni successivi perchè quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
      Questo è un momento terribile, per tutti, ed è terribile pensare che bisogna ricorrere all'aiuto dei genitori per pagare l'assicurazione della macchina...è veramente un Italia che va a rotoli e nessuno cerca di fermare il disastro. Quest'atmosfera è terribile, è paura, paura di non poter affrontare il futuro e la paura genera immobilismo.
      Un abbraccio, Antonella

      Elimina
  16. Ciao Antonella,
    faccio parte anch'io dell'iniziativa e ne sono orgogliosa.
    Ho letto con attenzione il tuo post, comprendo e condivido le tue parole sono perfettamente d'accordo con te.
    La gente continua a vivere la propria quotidianità, ci lamentiamo tutti, ma continuiamo ad andare avanti così, forse non stiamo abbastanza male o siamo tutti come anestetizzati, rassegnati o illusi che domani qualcosa cambi senza che noi dobbiamo fare nulla.
    Continuiamo a tirar fuori soldi dal portafogli, ma difficilmente ci facciamo coinvolgere in qualcosa che implichi un nostro impegno mentale, che ci costringa a cambiare mentalità ad agire in prima persona.
    Grazie per questo tuo post.
    Un caro saluto,
    Marina

    RispondiElimina

  17. Hai ragione, sembriamo tutti anestetizzati, o convinti che da un giorno all'altro qualche cosa possa cambiare e così lasciamo che le cose continuino ad andare avanti così...ognuno chiuso nelle sue personali preoccupazioni quotidiane, senza renderci conto che solo urlando questo "basta" insieme abbiamo una piccola possibilità di farci sentire.
    Buona serata.
    Antonella

    RispondiElimina
  18. Cara Antonella, la situazione che racconti è davvero toccante e nessuno, come dici tu, dovrebbe doversi umiliare così, è tremendo. Il minimo vitale dovrebbe essere garantito a tutti, anche e sopratutto ai pensionati. Per farlo tuttavia uno Stato ha bisogno di soldi, e questi soldi li può avere soltanto se la popolazione paga le tasse e se le amministrazioni non rubano. Quindi credo che la responsabilità della situazione in cui si trova l'Italia debba essere distriuita. E un po' di questa responsabilità tocca a ognuno di noi. Ma l'Italia intera deve cambiare atteggiamento. Non si può andare avanti a pensare che i furbi sono quelli che fregano il prossimo. Che rubano le pensioni di invalidità, che si appropriano dei soldi pubblici, che fanno male il proprio lavoro, che non rispettano le regole e le leggi,... Perché altrimenti a farne le spese sono i più deboli, i più poveri, quelli che già hanno così poco e che spesso hanno già fatto una vita di stenti.
    Ieri sera ho visto Presa Diretta su Rai3. È stato sconvolgente il reportage sul terremoto dell'Aquila e un uomo che ha perso la moglie e due figli in quel terremoto ha detto delle cose davvero giuste (http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-2bd89f08-3f3c-4504-99e9-983c03be1541.html). E poi hanno fatto vedere un reportage sulla giunta comunale di Reggio Calabria (caso Orsola Fallari). Una vergogna incredibile. Questi sono solo due esempi, ma a mio avviso dimostrano dove sta andando a finire l'Italia. Manca senso civico, senso di responsabilità, onestà e solidarietà.
    Certo, poi nella quotidianità ci sono per fortuna esempi come il tuo, che danno speranza. Ma a livello della società intera, qualcosa deve assolutamente cambiare.
    Iniziando dal singolo.
    Un abbraccio
    Cinzia

    RispondiElimina

  19. Bè, tutto giusto, non posso aggiungere niente, forse solo precisare perchè me la
    prendo con lo Stato e non , come giustamente fai tu, anche con chi non paga le tasse.
    Ovviamente le tasse vanno pagate, su questo non ci piove, però se questi signori che ci governano fossero, non dico onesti, ma un po' meno esosi forse queste tasse potrebbero essere un po' meno pesanti e per tante persone oneste sarebbe più facile pagarle. H o degli amici che sono stati ridotti sul lastrico dagli "studi di settore" e il mese prossimo chiuderanno la loro attività, questo non è assolutamente giusto, uno stato serio non può pretendere che un lavoratore paghi tasse su un reddito che loro presumono e che è lontano anni luce dalle realtà.
    Ciao, un abbraccio.
    Antonella

    RispondiElimina
  20. Hai perfettamente ragione. Anch'io sto vedendo sempre più poveri che chiedono l'elemosina e persone che rovistano nei rifiuti. E' una vergogna per il nostro Paese e una grande preoccupazione. Ora è tardi, vedrò domani di aderire all'iniziativa.

    RispondiElimina
  21. Ciao Katherine, è vero la povertà sta dilagando e nessuno sembra aver voglia di reagire in qualche modo, eè davvero una vergogna che l'Italia e gli italiani non meritano. Se aderisci ricordati di passare da Pino a lasciare il Link.
    Ciao, buona giornata.
    Antonella

    RispondiElimina

Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")