lunedì 18 giugno 2012

La battaglia degli Aborigeni contro la scalata di Ayers Rock



Di Sergio De Benedetti, Libero del 17 maggio 2012

Recentemente gli Aborigeni d'Australia, e più precisamente i proprietari tradizionali "Anangu" del National Park Uluru- KataTjuta  ( Patrimonio  dell'Umanità sotto l'egida dell'Unesco ), hanno inoltrato una pressante richiesta all'autorità di Darwin, competente per territorio, affinchè vengano presi adeguati provvedimenti per impedire che i turisti salgano in gran numero sul monte Uluru ( o Ayers Rock ), considerato l'alto valore religioso e spirituale che gli stessi Anangu attribuiscono all'ascesa del monte, vero banco di prova per gli indigeni adolescenti nel passaggio all'età adulta.








Nel novembre 2006 ho avuto la possibilità di effettuare un viaggio di tre settimane in Australia. E' stato un viaggio entusiasmante. Tra le molteplici meraviglie di questo straordinario Paese, la montagna sacra di Uluru  è stata la località che ricordo con maggior suggestione non solo per l'improvvisa folgorante apparizione ma anche per i colori iniziali del mattino, l'intensità durante il giorno e la magnificenza del tramonto.




Si va' infatti, dal buio più totale prima del sorgere del sole al lilla che poi si fa arancione e dopo un po' rosso brillante, stabilizzandosi in seguito sul granata carico per poi, al tramonto, ripetere a ritroso le stesse colorature fino a tornare al buio, rischiarato però , qualche attimo dopo, dalle stelle




Uno spettacolo indescrivibile, fantastico, che resterà impresso per sempre.
Ricordo l'arrivo da Alice Springs la sera prima, l'incredibile risveglio in piena notte per farsi trovare lì prima del primo raggio di sole.




Roccia monolitica di arenaria del periodo geologico denominato cambriano, dal nome conferitogli dal geologo inglese Adam Sedgwick , alto 436 metri e con una circonferenza di circa 9 km., il monte Uluru venne scoperto nel 1872 dall'esploratore inglese Sir Ernest Giles, ma tutta l'area era sacra agli Aborigeni da migliaia di anni prima.




Nel novembre 1983, a seguito di un referendum, la zona è tornata di proprietà degli abitanti originari. Nel corso del tempo i rengers del Parco ( ragazzi e ragazze di stirpe Anangu  che hanno frequentato la scuola e si sono perfezionati come guardie forestali ) hanno cercato inutilmente di far desistere i turisti dal salire sul monte per non mortificare la popolazione che vede l'Uluru solo come un luogo sacro cui si accede esclusivamente per  celebrare i riti tribali.

















Tutto inutile: il fascino, il magnetismo di questa montagna e la consapevolezza di molti che vedranno Ayers Rock una sola volta nella vita, spingono tanti ad ignorare l'appello. Ora , però, la richiesta alle autorità: basta, imponete il percorso a piedi intorno alla montagna per i più avventurosi, ovvero con pulmini attrezzati per chi ha difficoltà motorie o semplicemente preferisce non camminere, al limite organizzate voli con elicotteri-navetta per vedere l'Uluru dall'alto, anche più ecologicamente con alianti, ma eliminate le ascese a piedi, oltretutto pericolose per i turisti che spesso affrontano la traversata senza equipaggiamento e senza la benchè minima preparazione atletica".


























( fotografie dal web )

16 commenti:

  1. Questo luogo dev' essere davvero meraviglioso e credo he questa meraviglia vada rispettata. Post interessantissimo Antonella. Un abbraccio e buona settimana

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  2. Ciao Diana, condivido tutto quello che dici, le meraviglie che abbiamo sono di tutti e da tutti vanno rispettate, tanto più quelle che per qualcuno rappresentano il Sacro. Buone settimana anche a te. Un abbraccio.
    Antonella

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  3. Sei stata fortunata a fare questo viaggio. Grazie per le notizie sulla montagna sacra che non conoscevo.
    Paola

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  4. Mi hanno sempre affascinata le "montagne sacre" sento che anche dentro di me hanno una forte valenza spirituale. Purtroppo io non ho fatto questo meraviglioso viaggio, forse ti è sfuggito , all'inizio del post l'ho scritto che riprendevo integralmente l'articolo di Sergio De Benedetti su Libero del 17 maggio...certo che mi piacerebbe poter dire che è un mio viaggio! Ciao, a presto.
    Antonella

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  5. Ciao Antonella,che belle foto e che bel post...hai ragione,questi posti solo a guardarli in fotografia ti danno una sensazione di benessere,tranquillità e spiritualità. Sarebbe bello poterli visitare e farsi incantare dalla loro magia,dalla semplicità e dalla bellezza della terra e del panorama.
    Buona giornata,un abbraccio.

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  6. Ciao Audrey, sì sarebbe una cosa magnifica poter respirare dal vero la spiritualità altissima che c'è in certi posti. Per questo ritengo che vadano assolutamente preservati i luoghi ma anche le religioni che e gli Dei di questi luoghi. Buona giornata anche a te, un abbraccio.
    Antonella

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  7. Dove mette mano l'uomo c'è rovina. Spero che questo popolo ottenga al più presto ciò che chiede che poi non è così complicato. Anche qui c'è di mezzo l'economia che espropria dei diritti interi popoli.
    Bellissimo post!

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    1. Ciao Carla, hai ragione dove mette mano l'uomo c'è rovina...un grande peccato. Nel caso specifico poi mi sembra che si richieda solo un po' di rispetto che in casi di questo genere è il minimo. Un abbraccio.
      Antonella

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  8. Ma è straordinario, Antonella e che foto! Tante sono le cose che non conosco e che non ho visto... per fortuna c'è il web!
    Un bacione!

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    1. Quanto ci sarebbe da vedere e quanto di cui parlare! hai ragione per fortuna che c'è il web...sai nella vita "tangibile" non tutti ti ascoltano quando parli di queste cose...io qui ho trovato persone fantastiche...come te e tanti altri. Grazie di seguirmi. Un abbraccio.
      Antonella

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  9. Non ci sono mai stata però mi piacerebbe tantissimo andarci...deve essere proprio un vero ritorno alla natura!

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    1. Penso che sia veramente un luogo pieno di magia e spiritualità. Grazie per essere passata, a presto.
      Antonella

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  10. Sono davvero affascinata dai colori delle foto e dal racconto...davvero a volte l'uomo toglie ilsignificato ai luoghi più magici e sacri. Mi piacerebbe tanto vederlo con i miei occhi ma solo per fare qualche migliaia di foto tutto intorno e non ci penserei proprio a salirci. Un saluto.

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  11. E' vero l'uomo tende a dissacrare tutto anche quello che un popolo ha di più spirituale. Grazie di essere passata, buona settimana.
    Antonella

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  12. Veramente affascinante questa parte della storia della geografia mondiale e della storia dei popoli.
    Grazie Antonella per le tue parole di oggi..
    Vaty

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  13. Ciao, mi spiace davvero tanto per quello che è successo e per il dolore che stai provando. grazie di essere passata nonostante tutto. T abbraccio forte.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")